Derek And The Dominos … sotto questo nome si nasconde una delle tante avventure musicali di Eric Clapton.
Dopo l’esperienza nei
Cream e la fugace parentesi con i Blind
Faith, nel 1970 Clapton dà vita (con il tastierista Bobby Whitlock, il bassista Carl
Radle e il batterista Jim Gordon)
a una formazione che vorrebbe essere un pò più anonima del solito, e invece fa
subito scalpore quando si aggiunge il chitarrista Duane Allman. Così formata la band registra, ai Criteria Studios di
Miami, un album entrato nella storia grazie alla lunga Layla, scritta da Clapton
e ispirata alla sua tormentata relazione con Patti Boyd, moglie dell’amico George
Harrison.
Vent’anni dopo, The
Layla Sessions sarà la testimonianza completa di quell’evento, nonché il
resoconto di una stagione in cui creatività musicale e droghe andavano a
braccetto. Lunghe jam, assoli interminabili, rock e blues come un fiume in
piena: la musica scaturisce libera e fluida da un’incredibile urgenza
espressiva.
Qualche mese più tardi, nell’ottobre del 1970, Derek And The
Dominos (senza Allman) si ritrovano a suonare al Fillmore East di New York in una delle loro rare esibizioni dal
vivo. L’avvenimento viene catturato nell’album doppio “In Concert”, ripubblicato nel 1994 in Live At The Fillmore.
Ma i turbamenti amorosi di Clapton, la sua depressione e la dipendenza
dall’eroina mettono prematuramente fine alla band. Clapton si rifugia per oltre
un anno nella sua casa inglese nel Surrey, da cui esce pubblicamente solo per
il Concert For Bangladesh.
Nel 1973 ricompare nel concerto che Pete Townshend organizza per lui al Raimbow di Londra, dopo di che comincia di nuovo con la nota,
fortunata carriera solista.(da "Rock Blues", di Mauro Zambellini)