lunedì 22 aprile 2013

Serata "Genesis" a Cicagna


Il 20 aprile Il Teatro di Cicagna, situato nell’entroterra genovese, presenta il follow up di quanto avvenuto il 6 ottobre al Govi di Bolzaneto, vale a dire il ricordo del passaggio dei Genesis a Genova, a quarant’anni di distanza dal mitico concerto dell’Alcione.
Rispetto a sei mesi fa mancano elementi importanti, e credo che nessuno si offenderà se sottolineo che le testimonianze di Steve Hackett e Richard Macphail resteranno uniche, ma il siparietto di rito ha trovato degni sostituti, presenti quel 22 agosto 1972, seppur con ruoli differenti.
In realtà Hackett ha fatto una timida apparizione, perché non è mancato il suo messaggio di ringraziamento, arrivato a Mino Profumo - e quindi al pubblico - via sms, e poi una stralcio del filmato del 6 ottobre ha riportato a quella serata indimenticabile.
La scaletta prevedeva un pre-concerto molto “appetitoso”, con le immancabili immagini tratte dalla collezione di Profumo, una sorta di piccola mostra di rarità che rappresenta enorme valore per chi ha avuto la fortuna di vivere quell’epoca gloriosa.  Un inizio di serata con grande anticipo quindi, e alle 20.15 il buffet offerto dal Teatro (Sergio ed Enza) era quasi esaurito.
Sì… questa volta il pubblico è arrivato, numeroso e molto caloroso.
Il secondo step ha portato on stage i ricordi, sviscerati attraverso le parole di Alvaro Fella - membro dei Jumbo che quella sera suonarono prima dei Genesis, così come gli Osanna - Enzo Serpe - a quei tempi musicista e spettatore molto interessato - e Mino Profumo, la memoria storica.
In sintesi si potrebbe dire che i Genesis, in quel preciso momento, erano abbastanza sconosciuti, che la maggior parte dei presenti aspettavano gli Osanna, e che l’impatto con una nuova musica cambiò la vita di molte anime.
Ma il video a seguire potrà risultare più interessante di ogni mio giudizio.


Questa serata, organizzata da MusicArTeam in collaborazione col Teatro di Cicagna, e con la sempre preziosa collaborazione di Marina Montobbio, ha presentato come ultimo atto - ovviamente il più importante -  il concerto dei Real Dream che, come accaduto al Govi, ha riproposto la stessa scaletta preparata allora dai Genesis.
La differenza tra il “parlare” e il suonare/ascoltare la musica è sostanziale, e quando partono le prime note di Watcher of the Skies, inizia il vero viaggio nel tempo.
I Real Dream si presentano con la formazione al completo (nell’occasione del Govi si era resa necessaria una modifica alla line up) che prevede: Alessandro Corvaglia alla  voce e percussioni, Gianni Iannece  al basso/chitarra 12 corde/basso a pedali, Alessandro La Corte alle tastiere, Andrea Orlando alla batteria, e Tiziano Tacchella alle chitarre.
Si passa da The Fountain of Salmacis a The Return of the Giant Hogweed, da The Musical Box a Can-utility and the Coastliners,  sino a quella Seven Stones che assume grande rilevanza se si pensa che i Genesis la presentarono dal vivo solo in quella occasione.
Come spesso accade in queste situazioni “speciali”, il concerto cresce brano dopo brano, e il coinvolgimento e la partecipazione si trasformano in vere ovazioni che nascono alla fine di ogni proposta. I Real Dream si confermano band amalgamata e adatta al colloquio musicale con l’audience, guidati da un frontman di grande qualità, non solo musicale, ma anche teatrale. Una squadra che gira, bene oliata e, soprattutto, innamorata della musica che mette in scena.
Le emozioni si susseguono, e quando il set del 22 agosto 1972 termina (la brevità di allora era giustificata dai tempi e dall’essere tre entità musicali sul palco), Corvaglia annuncia la continuazione della performance, e così i R.D. ci regalano rivisitazioni di Firth of Fifth, di I Know What I Like/ The Cinema Show, sino ad arrivare al canonico bis di The Knife.
Poteva bastare un bis per questa serata?
L’ulteriore richiesta di “uscita” porta alla conclusione più degna, la riproposizione di quel Seven Stones che appare ormai come simbolo del legame tra Genova e la musica universale dei Genesis.
Tutti bravi, tutto bene e tutti soddisfatti.
E’ stata una serata storica per il nostro paese, di quelle da ricordare, nel bene e nel male, e quando tra qualche tempo ripenseremo alla data di Cicagna, potremo certamente legare la musica dei Genesis alla rielezione di un Presidente della Repubblica, e ancora una volta il link tra quella musica incredibile e l’Italia troverà un importante punto di saldatura.