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giovedì 14 gennaio 2016

ARABS IN ASPIC- "Victim of your Father's Agony"


ARABS IN ASPIC- Victim of your Father's Agony

Gli ARABS IN ASPIC ritornano all’incisione e propongono un nuovo album, Victim of your Father’s Agony.
La data del rilascio risale al luglio scorso, e quindi i fortunati presenti al Prog Festival di Veruno, ad inizio settembre, avranno goduto della novità e della rinnovata verve creativa della band norvegese.
Black Widow Records è ancora l’etichetta di riferimento proseguendo nella collaborazione ormai consolidata.
Trentasei minuti - non molti - suddivisi su nove tracce, permettono di evidenziare le caratteristiche principali ed un sound che mantiene strette radici con il rock del passato; ma le contaminazioni sono linfa vitale del disco, e la psichedelia della title track - e di TV - termina una sequenza iniziata con il profumo “atomic” di Vincent Crane - You Can Prove Them Wrong.
Nel mezzo troviamo la beatlesiana Sad Without You, la forza esplosiva di One e God Requires Insanity - il brano più lungo, oltre otto minuti -, l’atmosfera perfetta di Saint-Palais-sur-Mer, Pt. 2 - peccato sia così breve! -, la real prog Flight of the Halibut e la pillola strumentale The Turk and the Italian Restaurant - sono tre in totale le tracce senza cantato.
E’ un album che convince, perché appare quello della maturità per chi segue da tempo la band, mentre penso possa catturare l’attenzione di chi solo ora scopre gli ARABS.
Qualche elemento in più può arrivare dal loro pensiero, estrapolato da una mia intervista di un po’ di tempo fa:
Amiamo il muro di suoni quando siamo in fase live. E amiamo tutti  gli equipaggiamenti analogici e vintage, pesanti e rovinati dall’uso. Ci piace giocare con le dinamiche nelle nostre canzoni e ampliare al massimo le possibilità, utilizzando tutti gli effetti possibili. Registriamo la nostra musica in presa diretta, ma “doppiamo” le chitarre, le voci, le tastiere e le percussioni. Non realizziamo la nostra musica come fosse una performance live, ma utilizziamo la tecnologia in studio per rendere la musica  un po’ più psichedelica. Insomma, dal vivo sembriamo molto più… “ classicamente heavy prog” rispetto alla fase in studio”.

Molto in tema l’artwork, peculiarità del loro lavoro, un aspetto curato in modo maniacale e perfettamente progressivo:
Ciò che si vede sulla cover è in genere molto importante. “Fare un classico album rock con elementi prog significa pensare ad un “documento” destinato a durare molti anni. Sappiamo che molti nostri fan utilizzano le cover come quadri da parete”.


 Ma proviamo a sintetizzare la loro storia…

Il Progetto ARABS IN ASPIC  nasce nel 1997 in Norvegia, per opera dal chitarrista e vocalist Jostein Smeby e del chitarrista ritmico e suonatore di  theremin Tommy Ingebrigtsen.
Dal momento del loro incontro, provocato dal comune amore per il rock duro anni ’70 - soprattutto quello dei Black Sabbath - provano differenti musicisti e diversi tipi  di musica, sino alla creazione di ARABS IN ASPIC.
Abbandonano le cover, completando la band con l’hammondista Magnar Krutvik, il batterista Eskil Nyhus e suo fratello, il bassista Terje Nyhus. Al quartetto si aggiunge poi  Stig Arve Jorgenson - cori e organo hammond - così Magnar si dedica alla chitarra acustica e al synth.
Dopo un paio di anni e due uscite discografiche (l’EP “Progeria” e il CD “ Far Out in Aradabia”), la band si è mette in stand by, a causa di vari motivi.
Nel 2006 Jostein, Eskil e Stig, assieme al bassista Erik Paulsen formano quello che è conosciuto come ARABS IN ASPIC II.
Il nuovo spirito musicale conduce a importanti cambiamenti nel songwriting, come dimostrano le numerose registrazioni realizzate negli anni successivi.
Nel 2009 la band entra in studio, quello del leggendario chitarrista dei TNT, Ronni LeTekro, e registra "Strange Frame of Mind", premiato dalla critica, masterizzato da Tommy Hansen nel Jailhouse Studios, in Danimarca.
Prima del rilascio in vinile dell’album, nel 2012, gli ARABS decidono deciso di tagliare il "II" nel nome della band, tornando alla forma originale.
Nel 2011 firmano un contratto con la genovese Black Widow Records che rilascia "Strange Frame of Mind” su CD e su piattaforma digitale, ristampando le prime due uscite su doppio vinile.
Nel 2012 la band registra "Pictures in a Dream" nel proprio studio. Questa sessione vede la presenza su due brani del leggendario vocalist Rune Sundby, della prog band norvegese Ruphus, direttamente dai seventies! L'album viene masterizzato da Bjorn Engelmann nella Cutting Room, in Svezia, ed è disponibile in vinile, CD e SU  tutte le piattaforme digitali.

Nel 2013 gli ARABS IN ASPIC iniziano a lavorare su un nuovo album, Victim of your Father's Agony, uscito nel luglio 2015.




TRACK LIST:

1)YOU CAN PROVE THEM WRONG 3:56
2)SAD WITHOUT YOU 3:25
3)ONE 6:12
4)THE TURK AND THE ITALIAN RESTAURANT 2:42
5)GOD REQUIRES INSANITY 8:21
6)TV 3 1:39
7)FLIGHT OF THE HALIBUT 4:08
8)SAINT-PALAIS-SUR-MER PT. 2 1:04
9)VICTIM OF YOUR FATHERS’ AGONY 5:58

Line up
Jostein Smeby: Guitars, Vocals
Eskil Nyhus: Drums, Percussions
Stig A. Kvam-Jorgensen: Keyboards, Acoustic guitar, Vocals
Erik Paulsen: Bass, Vocals

Release date: 24th  JULY  2015
Label: BLACK WIDOW
Cat No: BWRCD 185-2 / BWR 185
Formats: CD / LP