mercoledì 15 novembre 2023

15 novembre 1986: i Genesis suonano in un hangar dell'Alitalia (in playback)-Il video

Non sono un fan dei Genesis votati al pop, quelli guidati da Phil Collins, tanto per intenderci, ma penso valga la pena presentare un aneddoto che risale a metà anni ’80 e che riguarda, anche, la storia di casa nostra.

Non è un reperto importante come quello che ho pubblicato qualche giorno fa, relativo ad un concerto parigino al Bataclan, nel ’73, ma la storia dei Genesis come si sa, presenta importanti cambiamenti - certamente discutibili per i fan originali - e questa ne è una valida testimonianza, seppur in playback.

Estrapolo in toto lo scritto pubblicato sul sito ufficiale dell’Alitalia, spazio in cui si possono trovare altre curiosità di carattere musicale. 


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ALITALIA IN MUSICA


Una delle trasmissioni di varietà di maggior successo nella storia della televisione italiana è stata Fantastico: un programma di punta della prima rete RAI andato in onda in tredici edizioni dal 1979 al 1998. Nell’autunno del 1986 Pippo Baudo era il conduttore di Fantastico 7 (coadiuvato da Lorella Cuccarini e Alessandra Martines) e aveva espresso il desiderio di avere come ospite il gruppo britannico dei Genesis, all’epoca sulla cresta dell’onda dopo la virata sul genere pop impressa dal cantante e batterista Phil Collins. Purtroppo, il gruppo era già impegnato in un tour promozionale del proprio disco Invisible Touch e non aveva fisicamente il tempo di trascorrere un’intera giornata al Teatro delle Vittorie di Roma, sede della trasmissione TV. Tuttavia, le insistenze di Baudo e la piena collaborazione di Alitalia permisero di ottenere la quadratura del cerchio. I Genesis in tutto potevano concedere circa tre ore di tempo e dovendo transitare di passaggio a Fiumicino, lo staff di Fantastico e di Alitalia pensarono di allestire un set di ripresa all’interno dell’hangar adibito al lavaggio e alla verniciatura dei velivoli. Come ben sa chi frequenta lo scalo romano, l’hangar Avio 6 è impressionante, con i suoi 8000 metri quadri per 25 metri di altezza, e in quei giorni l’ambiente non era affatto sgombro: al suo interno era presente infatti l’Airbus A300 I-BUSH “Mantegna”, in manutenzione.

 


I tecnici Alitalia e RAI fecero miracoli: enormi rotoli di plastica trasparente usati per le operazioni di lavaggio e verniciatura vennero adattati a foggia di quinte e le luci di scena e le macchine del fumo furono posizionate in modo da non interferire con il materiale già presente in loco. I tre componenti del gruppo musicale si sistemarono sotto la semiala sinistra – con l’indicazione di muoversi il meno possibile dalle rispettive posizioni – e i cameramen vennero istruiti affinché seguissero percorsi obbligati al di sotto dell’aereo, per evitare contatti diretti con il velivolo o le strutture dell’hangar, scongiurando possibili incidenti. Lo sfasamento tra gli orari della trasmissione TV e la disponibilità del gruppo imposero riprese in differita; Phil Collins, Tony Banks e Mike Rutherford si esibirono in playback, senza alcuna possibilità di interazione in diretta con Pippo Baudo.

La trasmissione andò in onda su RAI Uno il 15 novembre 1986 e i tre componenti dei Genesis suonarono due canzoni: Invisible Touch e In Too Deep.

Nel corso della breve conferenza stampa tenutasi lo stesso giorno delle registrazioni, il tastierista Tony Banks affermò: «Non veniamo spesso in Italia, però qui abbiamo molte radici: è uno dei primi Paesi che ha ascoltato la musica dei Genesis». E il cantante e batterista Phil Collins aggiunse: «Il primo grosso concerto della nostra carriera è stato proprio al Palasport di Roma, ed il modo col quale il pubblico ha reagito ci ha dato molta fiducia». Chissà se i Genesis si ricordano ancora di quel loro inusuale concerto sotto l’ala di un Airbus a Fiumicino? Noi per l’occasione abbiamo restaurato il filmato RAI, gentilmente fornitoci da Alessandro Carmassi, caposcalo Alitalia e grande appassionato dei Genesis.