Prima della sosta
estiva MAT 2020 realizza un altro
numero speciale, dedicato al Piper 2000,
quello di Viareggio.
E’ questa una
produzione casuale, legata ad incontri non pianificati, e trovare sulla nostra
strada musicale un pezzo di storia non poteva che stimolare la curiosità e la
voglia di condivisione.
La convinzione di
creare qualcosa che potesse restare nel tempo si è rafforzata dopo aver capito
che oltre alla storia c’era da trattare l’argomento “futuro”.
Il nome Piper provoca
visioni antiche, momenti che riportano all’adolescenza, alla vita serena, alla
televisione in bianco e nero. Era l’inizio dell’era del benessere, e i giovani
trovavano nella musica l’elemento più facile e piacevole per vivere in piena
comunione il tempo libero, magari avvicinando quelli che sarebbero divenuti
miti musicali.
Ed è proprio con
l’inizio degli anni ’70 che il Piper di Viareggio, come molti altri locali
dell’epoca, propone una musica nuova, in piena evoluzione, a quei tempi
chiamata pop, o più semplicemente rock, e col tempo riconosciuta come prog.
Quel genere
particolare, passato da prodotto di massa a musica di nicchia, sta ritornando
alla ribalta, forse perchè nei momenti di crisi ci si aggrappa alla qualità e
alla cultura, o magari solo perché è il momento giusto per ritrovare il
corretto interesse, tenendo conto che moltissimi di quei protagonisti sono in
piena forza e attività, e che da loro traggono ispirazione i giovani, probabili
protagonisti del “nuovo” Piper.
Il programma estivo,
presente all’interno del magazine, racconta di una ricca serie di concerti, e
se i risultati saranno soddisfacenti il seguito sarà garantito.
Ritrovarsi all’interno
del Piper può lasciare il segno, e MAT 2020 non ha fatto eccezione.
Nell’occasione è
emerso il team, costituto da Manolo
Filippi - il proprietario - Max
Morel - il direttore artistico - e da Pino
Tuccimei - manager e promoter - elemento di congiunzione tra le due epoche.
Nelle pagine a seguire
non si è cercata la cronologia o il mero racconto storico, e forse sarebbe
stato utile tracciare a fondo il ritratto di elementi fondamentali come Alberigo Crocetta, ma si è cercato di
lavorare con le testimonianze dirette, con ciò che già esisteva e con i ricordi
dei protagonisti di allora: l’idea del numero speciale è nata il 18 giugno,
nemmeno un mese fa, e forse qualche miracolo lo abbiamo fatto!
Molte le testimonianze
inserite, alcune delle quali particolarmente significative, con episodi inediti
che arrivano alla spiegazione della svolta musicale, almeno per quanto riguarda
l’Italia.
Hanno parlato con MAT
2020, in ordine sparso: Silvano Martini,
Giorgio Debiasi, Edoardo Vianello, Pino Sinnone, Joe Vescovi, Gianni Belleno,
Paolo Siani, Lino Vairetti, Luciano Regoli, Ciro Perrino, Maurizio Salvi,
Oliviero Lacagnina, Lina Savonà e Martin
Thurn-Mithoff; da
aggiungere il saluto di Steve Hackett.
Un ringraziamento a Riccardo Storti, Gianni Sapia e Mauro Selis
che hanno integrato il lavoro della redazione di MAT2020.
Questo numero rimarrà,
come rimane tutto ciò che passa dalla memoria - col tempo sempre più labile - alla
carta: saremo felice di realizzare altre puntate musicali sul Piper di
Viareggio e sulla sua evoluzione.
Buona lettura!