Era nell’aria, si
sentiva l’odore, gli strumenti erano già “attaccati”, ma tutto era ancora sul…
sentito dire.
Quando il 26 maggio,
secondo giorno di FIM, Pino Tuccimei
e Joe Vescovi salutavano
prematuramente la compagnia, raccontando di un impegno a Viareggio, il pensiero
è corso immediatamente verso quel luogo magico.
Per chi ama la musica,
a maggior ragione se è un po’ “antico”, Viareggio non vuol dire mare, e nemmeno
sole, e neanche Marcello Lippi, ma … Piper, Piper e ancora Piper… 2000.
Non tutti hanno avuto
la possibilità di vivere direttamente quell’avventura, in quel lustro
incredibile, a inizio anni ’70, ma anche per chi era troppo giovane, o lontano miglia
e ancor di più, il fascino del Piper è arrivato tutto intero: le gesta degli
artisti - e organizzatori - che lo popolavano e la vita felice e
libera sono simbolo di un’epoca fatta di gioventù, di spensieratezza, di gioia
e … di tanta musica di qualità.
Non voglio
ripercorrere la storia, lo farò a tempo debito e con mezzi appropriati, ma è
sufficiente visionare una locandina dell’epoca per scoprire nomi come New Trolls, Osanna, PFM, Banco, Genesis, Atomic Rooster, Audience,
Rory Gallagher, Brian Auger, Adriano Pappalardo, Mike Patto, Amazing Blondel,
Van Der Graaf, Trip, tanto per citare una locandina che riporta “Lo
straordinario programma estivo del Piper 2000 di Viareggio”, dal 29
giugno al 20 agosto, credo, del 1972.
Da perderci gli occhi!
Il Piper 2000 ha
subito mutamenti significativi, come ogni locale dedito a spettacoli musicali,
piegandosi al sacro volere della moda del momento, perché occorre dare al
pubblico ciò che esso chiede… le aziende non possono vivere di soli ideali!
Dopo il rock il night,
e poi la discoteca, e ancora tutta una serie di attività adeguate al
momento contingente.
Gli attuali proprietari
posseggono il Piper dal 1979, e nonostante qualche temporanea cessione della
gestione, il locale è rimasto stabilmente nella mani delle stesse persone. A
ben vedere dal ’79 ad oggi sono passati
34 anni, una grande fetta di storia che riguarda una sola famiglia, da genitori
a figli.
Non so quale sia la
molla che ha fatto scattare il nuovo progetto, ma è certo che la direzione
presa è molto precisa, nei tempi, nei modi e nei protagonisti, come emerge chiaramente
dalle interviste a seguire.
E’ stato emozionante
arrivare alla fine della strada che conduce al mare, senza avere la necessità
di chiedere informazioni… l’auto arriva da sola e giunti all’ultimo semaforo appare un enorme
manifesto, che nell’occasione pubblicizza i prossimi concerti di New Trolls UT
e Viola Valentino.
Rock e pop, suddivisi
su due giornate, venerdì e sabato. Questo l’intendimento per il futuro.
Certo, entrare nel
Piper è come rivivere la storia, e i pochi metri che mi separavano da quello
che sarebbe stato un tavolo … fumoso - non per contenuti ma per microclima - sono
stati pesati, passo dopo passo, per non scalfire il momento magico.
Chissà, forse ho
partecipato a qualcosa di importante, una riunione progettuale che lascerà il
segno… di certo è emersa la volontà di Manolo
Filippi - proprietario del locale e Max
Morel - direttore artistico e non solo - di dare la svolta rock capace di
creare un ponte con il periodo d’oro. Non un’operazione nostalgia, ma un idea,
una filosofia di vita che cammina in parallelo con l’andamento della nostra
società.
Corsi e ricorsi
storici diceva Gianbattista Vico, e con questo concetto si potrebbe pensare di
ritrovarci addosso i pantaloni scampanati e le camice a fiori, ma c’è molto di
più, c’è la voglia di tornare alla semplicità delle cose, ai sentimenti puliti,
alla serenità che era tipica di quei momenti e alla quale sarebbe giusto
aspirare, soprattutto in momenti neri come quelli attuali, dove occorre
aggrapparsi all’essenza della vita, se si vuole sopravvivere.
E così dalla riunione
tra “massoni” emergono modifiche estetiche, riammodernamento strutturale, ma
soprattutto qualcosa che è estremamente complicato, ma che rappresenta una
scommessa da vincere, quella di puntare sui giovani, di abbinare i miti ai
nuovi talenti, di dare spazio alle nuove forze, che possono emergere osservando
l’esperienza e la bravura di chi la sa lunga, ovviamente con il supporto di un
pubblico che deve arrivare copioso.
Per azzerare il gap temporale,
e traghettare la musica da epoca a
epoca, è stato chiamato in causa uno dei più importanti manager/promoter mai
visti in Italia, quel Pino Tuccimei,
il cui curriculum richiederebbe pagine su pagine, e tutto ciò non basterebbe
per sottolinearne l’importanza storica.
Orizzonte temporale …
due anni, periodo entro il quale le cose devono andare nella giusta direzione.
Il programma iniziale -
e mi riferisco al venerdì rock - tiene
conto dei tre mesi estivi.
Qualche nome, al quale nei prossimi giorni verrà abbinata la data di esibizione: New Trolls UT, Raccomandata Ricevuta di
Ritorno, Le Porte non aperte, Osanna, Trip, Analogy, The Real Mothers Funkers, Garybaldi,
Il Tempio delle Clessidre, Randy Roberts,
Ingranaggi della Valle, Spettri.
Giornata lunga, proseguita
all’interno del locale, con il coinvolgimento del resto della famiglia “Piper”,
con il racconto di aneddoti che toccano un lungo arco temporale.
Viareggio, il 18
giugno, primo vero giorno estivo di questo pazzo 2013, è una meraviglia, e una
cena passata a parlare del futuro è stata la degna conclusione, con la speranza
di aver iniziato una buona semina.
Ma i veri protagonisti
la pensano così…