Senza entrare nell’annosa
diatriba, ”cover sì, cover no”, propongo oggi un gioiellino targato Pink Floyd,
gli Echoes.
Di solito questo genere musicale mette tutti d’accordo, ma dando un’occhiata al
video a seguire ci si può rendere conto del motivo del mio entusiasmo.
Ho chiesto loro
qualche spiegazione supplementare, un po’ di storia e i progetti in corso, e ho
completato il quadro per sintetizzare una vicenda di passioni… passioni
musicali, comuni e sempre apprezzabili.
Ma chi sono gli Echoes?
Nel vasto panorama tribute-band in Italia, sicuramente
una menzione particolare va agli ECHOES,
considerati una delle massime espressioni del fenomeno. Band di musicisti non
più giovanissimi, portano - col nucleo storico, oramai da molti anni - in giro
per la penisola e non, le musiche dei mitici Pink Floyd, prima come SUNSET, successivamente
come ANOTHER SIDE OF THE MOON, fino ad acquisire nel 2002 l’attuale nome
ECHOES. L'accurata scelta sonora, la meticolosa cura degli arrangiamenti e la
completezza dell'organico fanno degli ECHOES una tribute-band in grado di
riprodurre durante i concerti quell' atmosfera sonora tipica dei Pink Floyd
tanto apprezzata dal pubblico e che è ancora capace di sconvolgere gli animi e
trasmettere emozioni. Oltre che riproporre musicalmente in maniera accurata i
classici del gruppo inglese, dal periodo con Barrett fino a Delicate Sound of Thunder che è più o
meno la versione live di A Momentary
lapse of reason, gli ECHOES si avvalgono nei propri live anche di supporti
scenici molto suggestivi, luci particolari e proiezioni su mega-schermo di
video, molti dei quali originali,che così bene accompagnano lo show. Notevoli
consensi di pubblico e di critica per gli ECHOES, sia in Italia che all’estero.
Line Up
Carlo Croci voce, chitarra acustica, chitarra 12 corde
Maurizio Colori basso, cori
Marco Molicotti chitarre, cori
Walter Bittarelli batteria
Fabrizio Mammoli tastiere, cori
Carlo Croci voce, chitarra acustica, chitarra 12 corde
Maurizio Colori basso, cori
Marco Molicotti chitarre, cori
Walter Bittarelli batteria
Fabrizio Mammoli tastiere, cori
David Biancolini sax
Rossella Graziani cori
Rossella Graziani cori
Anita Umbertini
cori
Musicisti
con notevole esperienza, vantano collaborazioni con:
Claudio Simonetti, Bernardo Lanzetti, Gazebo, Paolo
Belli, Skiantos, Irene Grandi
Carlo Croci è colui che ha dato per anni voce allo SPOT radiofonico in network della Renault Clio
Carlo Croci è colui che ha dato per anni voce allo SPOT radiofonico in network della Renault Clio
L’INTERVISTA
Possiamo sintetizzare un po’ della vostra storia, partendo
dall’originaria passione musicale? Come nasce l’amore per i Pink Floyd?
Beh! Noi Echoes siamo tutti giovani
ragazzi nati a cavallo tra i fine ‘50 e i primi ‘60, e ciò significa
che nella colonna sonora della nostra adolescenza sicuramente una parte
speciale va alla musica dei Pink Floyd, che ha lasciato in tutti noi un segno
indelebile, è diciamo, il nostro comune denominatore che portiamo ormai, col nucleo
storico, da molti anni in giro per la penisola e non, prima come SUNSET, successivamente
come ANOTHER SIDE OF THE MOON, fino ad acquisire nel 2002 l’attuale nome
ECHOES.
Quali sono i periodi storici che proponente nelle vostre
performance?
Cerchiamo di riproporre in
maniera accurata i classici del gruppo inglese, dal periodo con Barrett fino a Delicate Sound of Thunder, che è più o
meno la versione live di A Momentary
lapse of reason.
Ho visto un filmato che vi ritrae on stage assieme ad un
articolato ensemble di fiati, nella riproposizione di Atom Heart Mother: che tipo di difficoltà comporta questo tipo di soluzione, quando
diventa itinerante?
Sì, per la riproposizione della
suite Atom Heart Mother ci siamo
avvalsi, proprio per riproporla più fedelmente possibile, di un Ensemble di
ottoni e di un coro polifonico di 35 elementi. E' chiaro che il lavoro di
preparazione è stato veramente notevole: prove singole, prove a sezioni, prove
generali, capirai che il concertare il tutto
ha richiesto mesi di preparazione, e in questo ho avuto la fortuna di
avere eccellenti collaboratori, sia nell'ensemble - il Maestro nonché
eccellente trombettista Mirco Rubegni - sia nel coro - il
Maestro direttore Siog.ra Loretta Torelli e il Maestro d'organo
Sig.ra Piroska Boldizsar. Per quanto riguarda gli
spettacoli, tutta la parte tecnica è affidata alla Tarkus service i cui
tecnici, Maurizio, Mauro e Mattia sanno garantire sempre massima
professionalità e affidabilità.
Che tipo di attenzione avete per la scenografia in genere?
Abbiamo una nostra scenografia nei
live, supporti scenici molto suggestivi, luci studiate e
preparate, proiezioni su mega-schermo di DIA e video, molti dei quali
originali, che accompagnano molto bene il nostro show.
Che cosa ha lasciato la musica dei Pink Floyd a distanza di
tanti anni dalla creazione?
L'accurata scelta sonora, la
meticolosa cura degli arrangiamenti e la completezza dell'organico fanno si che
durante i concerti degli ECHOES si ricrei quell'atmosfera sonora tipica dei
Pink Floyd tanto apprezzata dal pubblico e che è ancora oggi capace di
sconvolgere gli animi e trasmettere emozioni, questo, ed è la cosa più bella,
non solo ai nostri giovani coetanei, ma anche a quelli che giovani lo sono
davvero, e che costituiscono sempre una bella fetta del nostro
pubblico; questo lascia ben sperare per il futuro, nel senso che, sta a
dimostrare che ci sono ancora oggi molti giovani che, meno male, sanno
apprezzare la vera buona musica.
7)Quale futuro prossimo avete pianificato per il percorso
degli Echoes?
Per questo inverno, 2013/14 abbiamo
pianificato un tour teatrale in Italia centrale che, fino ad ora sta
riscuotendo notevoli consensi di pubblico e di critica, arrivando ad incredibili
sold out - Teatro Liryck di Assisi (PG) e al Teatro Signorelli di Cortona (AR).
i prossimi appuntamenti saranno martedì 25 marzo a Terni al Teatro Secci e
successivamente sabato 5 aprile a Montepulciano (SI) al Teatro Poliziano.
INFO
THE ATOM SIDE OF THE WALL
È uno spettacolo unico nel
suo genere, in cui, assoluta protagonista è la musica dei Pink Floyd, in una
cavalcata sonora e visiva di quasi due ore, per ripercorrere i momenti più
belli e più significativi della discografia del gruppo inglese, compresa, punta di diamante dell'esibizione, l'esecuzione
integrale della celebre suite sinfonica Atom
Heart Mother del 1970. Lo spettacolo può essere definito a tutti gli
effetti un vero e proprio "Pink Floyd Show", uno show
interamente dedicato ai Pink Floyd, alla loro immortale musica e, non meno
importante, a quelle tematiche ancora così attuali, nel mondo d’oggi ormai
privo per certi aspetti di veri contenuti etici e morali. Temi come il
conflitto interiore, il rapporto con il denaro, l’avarizia e l'alienazione mentale. I Pink Floyd nelle
loro composizioni scandiscono i vari
stadi della vita umana: suoni di battiti cardiaci per esplorare, in un alta
forma di empatia, la natura dell'esperienza dell'essere umano… brani che
pongono l’accento sugli elementi mondani
e futili della vita, che accompagnano la sempre presente minaccia della pazzia,
e l'importanza per ognuno di vivere la propria esistenza… ambientamenti in un aeroporto, per evocare lo stress e l'ansia provocati dal settore
moderno dei trasporti… viene trattato il
modo in cui il passaggio del tempo può controllare la vita di un individuo con
veemente ammonizione per coloro che
sprecano tempo prezioso focalizzandosi sugli aspetti più mondani della vita… si
prendono gioco dell'avarizia e del consumismo, con testi ironici ed effetti sonori relazionati
alla ricchezza, come il suono di un registratore di cassa o il rumore di monete
sonanti… parlano dell'etnocentrismo, del confronto e dell'uso di semplici
dicotomie per descrivere le relazioni personali. Si parla della malattia
mentale come risultato del porre la fama e il successo in cima alla lista delle
necessità di un individuo
La suite Atom
Heart Mother, nella sua versione originale, è la prima volta che viene
rappresentata, dal vivo e con formula itinerante, nel centro Italia.
questa suite, nella sua
versione più imponente e spettacolare, grazie alla eccezionale sinergia di
realtà differenti nell'ambito della scena musicale, è supportata da un contorno
visuale di grandissimo impatto e di grandissima suggestione (quasi cinquanta
artisti tra musicisti cantanti e coreuti).
La suite Atom
Heart Mother è tratta dall’omonimo disco, che è un disco figlio dei
primi anni settanta, in cui il rock stava cercando una strada verso la
maturità, e va quindi a schierarsi al fianco di quei lavori sperimentali di
altri gruppi, protagonisti del genere, negli
anni 70’ appena cominciati. Sono gli anni del rock sinfonico e
dello sperimentalismo della scuola di
Canterbury. A distanza di anni il lavoro dei Pink Floyd, insieme a pochi altri,
regge molto bene l’usura del tempo e si
lascia apprezzare ancora, se non altro per la sua perizia tecnica e
l'equilibrio musicale.
Lo show si
articola in tre sezioni, nella prima e terza sezione gli Echoes propongono quelli che sono stati i brani che
hanno caratterizzato maggiormente la discografia floydiana, mentre nella sezione
centrale, quella della suite riproposta per
intero, si avvalgono della collaborazione della Schola Cantorum di Castiglione del Lago e dell’Atom-Brass
ensemble.
Le
opere d'arte, e completamente quelle di suprema dignità, attendono la loro
interpretazione. Se in esse non ci fosse niente da interpretare, se esse ci
fossero e basta, la linea di demarcazione dell'arte sarebbe cancellata
"Suite" Atom Heart Mother
Marco Molicotti - Lead Guitar
Fabrizio Mammoli - Keyboards
Maurizio Colori - Bass Guitar
Valter Bittarelli - Drums
Michele Sanchini - Violoncello
Atom Brass Ensemble
Mirco Rubegni - Tromba
Matteo Santini - Tromba
Matteo Cardinali - Tromba
Jacopo Caramagno - Trombone
Duccio Nocchi - Trombone
Fausto Ricci - Corno
Gabriele Ricci - Corno
Marco Rappuoli - Corno
Stefano Imbroglini - Basso Tuba
Choir
Schola Cantorum di Castiglione del Lago
directed by Loretta Torelli
www.scholacantorumclago.it
Marco Molicotti - Lead Guitar
Fabrizio Mammoli - Keyboards
Maurizio Colori - Bass Guitar
Valter Bittarelli - Drums
Michele Sanchini - Violoncello
Atom Brass Ensemble
Mirco Rubegni - Tromba
Matteo Santini - Tromba
Matteo Cardinali - Tromba
Jacopo Caramagno - Trombone
Duccio Nocchi - Trombone
Fausto Ricci - Corno
Gabriele Ricci - Corno
Marco Rappuoli - Corno
Stefano Imbroglini - Basso Tuba
Choir
Schola Cantorum di Castiglione del Lago
directed by Loretta Torelli
www.scholacantorumclago.it