Anche il nome “Rovescio Della Medaglia” riemerge e fa un bagno
rigenerante in Oriente: Live in Tokyo
è la risultante dei rinnovati sforzi.
In realtà della formazione originale resiste solo il
mitico Enzo Vita, mentre la band è
completata dagli emergenti RanestRane, in progetto parallelo.
Ma la fame di prog nell'estremo est è tanta, stramba, quasi un caso da
studiare, e di fatto è sufficiente la presenza di un membro originario di una qualsiasi blasonata band per esaltare nomi “antichi”, forse recenti scoperte, o forse è più probabile che anche in quella parte del mondo capiti di vivere con mezzo cuore aggrappato ad una gloriosa epoca passata.
Ma chi ha bene le idee chiare è l’etichetta, Immaginifica by Aereostella (distribuzione: Self/Pirames International), che conosce alla perfezione il polso del mercato in quella parte del mondo.
Ma chi ha bene le idee chiare è l’etichetta, Immaginifica by Aereostella (distribuzione: Self/Pirames International), che conosce alla perfezione il polso del mercato in quella parte del mondo.
In ogni caso il
Rovescio - questo è il risultato della dicotomia che tutti hanno sempre
realizzato - è qualcosa di ben reale nel mondo musicale italiano. Dei gruppi di
quei giorni erano quelli forse più… rock, più duri, capaci però di unire la
ruvidità dei riff chitarristici ad una musica
- prog - che è stata definita sinfonica. E proprio in questa veste nasce
Live in Tokyo, una riproposizione del
terzo album, Contaminazione, uscito del 1975
con gli arrangiamenti di Luis Bacalov
- collaboratore anche di New Trolls e Osanna - disco che vide anche una
versione inglese (Contamination) e fu
pubblicato in diversi paesi stranieri: il titolo fa riferimento alla
commistione tra rock e musica classica e nella sua completezza risultava… Contaminazione
di alcune idee de certi preludi e fughe del Clavicembalo ben temperato di J.S.
Bach.
Una curiosità che riguarda la versione di allora, e che era riportata sulla copertina (originariamente in lingua inglese), riguarda una tipicità del Rovescio, un tratto che permetteva di distinguerlo dal resto delle band italiane:
"La loro strumentazione è
tra le più interessanti in Europa. L'impianto voci Mack da 6000 watt è
quadrifonico ed equivale ad amplificatori a 36 tracce. La console è in realtà
uno studio di registrazione portatile con filtri, compressori, ecc. La
chitarra, la batteria e le tastiere hanno amplificatori da 900 watt. Le
tastiere consistono in un organo verticale Hammond B, un harmonium, un Eminent
per riprodurre i violini, due sintetizzatori VCS, un Harp 200 e due sintetizzatori mini moog. È
anche importante l'impianto luci. Ci sono 50 lampade che producono colori ed
effetti speciali. Su uno schermo speciale dietro il gruppo, vengono proiettati
diapositive e filmati, per produrre effetti musicali astratti.".
Normale per quei giorni? Peccato il successivo furto!
Un album eseguito poche volte dal vivo e mai con orchestra - la giusta
dimensione per una lavoro simile - e quindi questa nuova uscita, per la prima
volta con ensemble sinfonico, assume un valore unico e l’obiettivo di quasi
quarant’anni fa viene centrato con successo.
Per inciso, il luogo esatto dell’esibizione è il CLUB CITTA’, Kawasaki, Tokyo, 27th April 2013.
Questa piccola sintesi storica mi pare atto dovuto, perché il glorioso Rovescio, dopo essere sparito dalla
scena - come quasi tutti i “complessi” dell’epoca - sembra riappaia dal nulla,
probabilmente attivo in una dimensione locale, ma fuori dai normali circuiti del
web, magari pieni di difetti, ma capaci di diffondere rapidamente ogni tipo di
informazione e in grado di annullare distanze, anche, significative.
Bene… mi auguro che questo sia il primo atto di un lungo percorso, e
che da ora in avanti vedremo il Rovescio
sulle locandine dei prossimi eventi rock, in giro per l’Italia, magari
ascoltando con le nostre orecchie Contaminazione, anche se la dimensione
orchestrale non è certo adatta alle performance itineranti.
Le 13 tracce di questo live hanno un
fascino assoluto. La forza del rock unita all’ariosità e alle trame inventate da Bacalov
riportano all’essenza di un mix che credo possa mettere tutti d’accordo sul
valore della “intromissione” di ciò che è classico in ciò che è ritmo e
avanguardia - sicuramente lo era in quei giorni… avanguardia - e ci si trova
davanti ad una nuova invenzione, un melange dove i due elementi proposti
guadagnano doppiamente: nella fusione di generi e nell’esaltazione della
bellezza singola.
Avevo francamente messo in un angolo questo album e sono andato a
risentirmelo, non per mania comparativa, ma per cercare di rileggere due
epoche, due modi differenti di incisione, due momenti tecnologici agli
antipodi.
Nessun vincitore, ma la sicurezza che questo Live in Tokyo possa
diventare un punto di riferimento, non per nostalgici, ma per amanti della
musica in genere.
Grande spazio alle liriche, e mi piace riportare alcune righe de “La mia Musica”, che mi pare in
linea con il mio giudizio musicale appena espresso:
“Lei
è in me ed in lei c’è tutto me; Nasce ed io, io mi sento io; Canti sopra al
tetto e ti chiamo rondine; Canti sulla riva e ti chiamo mare; Sento mille voci,
cantano i segreti chiusi in fondo all’anima, cantano i pensieri di una mente
libera; E per me che cantano, è per te che cantano; Ed ora nella luce del
pensiero anche il ricordo si fa chiaro e lei mi corre incontro da lontano,
finchè ritorna mia… adesso è qui, adesso è mia…”.
E ora
che la band romana è ritornata… ci aspettiamo grandi cose!
Songs / Tracks
Listing
1. Absent
for This Consumed World
2. Ora non ricordo piu
3. Il suono del silenzio
4. Mi sono svegliato e... ho chiuso gli occhi
5. Lei Sei Tu... Lei
6. La mia musica
7. Johann
8. Scotland Machine
9. Cella 503
10. Contaminazione 1760
11. Alzo un muro elettrico
12. Sweet Suite
13. La grande fuga
2. Ora non ricordo piu
3. Il suono del silenzio
4. Mi sono svegliato e... ho chiuso gli occhi
5. Lei Sei Tu... Lei
6. La mia musica
7. Johann
8. Scotland Machine
9. Cella 503
10. Contaminazione 1760
11. Alzo un muro elettrico
12. Sweet Suite
13. La grande fuga
Line Up
Enzo Vita-Guitars
Daniele Pomo- Drums, Lead Vocals, Flute
Maurizio Meo – Bass, Vocals
Riccardo Romano – Keiboards, Programming, Vocal
Massimo Pomo
In
assenza di contributi attuali propongo la versione originale: