For His Wine
& Chamber è l’album di esordio dei ClayToRide,
giovanissima band veneta che, dopo un primo EP di avvicinamento, esordisce con
un full lenght che presenta caratteristiche ben precise che superano il valore intrinseco del contenuto stesso. Mi riferisco in particolare alla metodologia di registrazione
utilizzata e al fatto che il disco appaia come il prolungamento naturale di un’intensa
stagione live, che li ha visti protagonisti in un numero di eventi decisamente
fuori standard, se rapportato alla data dell’inizio attività, circa tre anni
fa.
L’approccio verso una
musica che non si conosce può anche prescindere dalla parola e dall’approfondimento,
stati che, eventualmente, possono arrivare in un secondo tempo: l’apprezzamento
o l’indifferenza colpiscono in un attimo, e la razionalità c’entra davvero
poco, ma il sapere qualcosa in più e preparare in qualche modo l’ascolto, contribuisce a
fornire un’immagine decisamente completa, magari non sempre centrata, ma attraverso il dettaglio si arriva sovente al
quadro finale.
Certe frasi
estrapolate dall’intervista “ufficiale” vanno riportate, e ne spalmerò alcune
nel corso di questo commento. Parto dalla prima: ”Non pensiamo che ci sia tanta differenza a fare rock nel 2014, nel ‘68
piuttosto che nel 2024: suonare è una necessità, è esprimere il proprio essere
in una delle maniere più significative che l’uomo stesso abbia”.
Sì, i ClayToRide fanno rock, senza averlo
pianificato a tavolino, perché è frutto del DNA: uno imbraccia una chitarra e
nasce, ad esempio, un giro di blues, … non è mai stato in Tennessee, non ha mai
visto Clapton dal vivo, eppure… quello esce!
La proposta dei CTR è originale, anche se non penso che
l’obiettivo sia l’unicità di espressione.
Mi è sembrato a tratti
di rivedere il passaggio epocale di fine anni ’70, quando un rock libero e “distruttivo”
- nel senso del “fuori dagli schemi” - decretava di fatto la fine di una certa
musica totale a vantaggio della spontaneità ad ogni costo. Ho ritrovato anche
il profumo di Seattle e di certa musica tipica degli anni ’90. Forse hanno
ragione in pieno loro? Non c’è differenza tra le epoche? Suonare - il rock - è un’esigenza
basica?
“La simbiosi che nasce con i propri amici/fratelli è la
soddisfazione più grande che il rock, come tutta la musica, può darti”.
Amicizia, fratellanza,
soddisfazione comune, tutti termini che potrebbero apparire come frutto di illusione
giovanile, o come speranza rivolta ad un mondo ideale, eppure… solo un lavoro
di squadra, convinto ed applicato con una certa rigorosità, permette di
centrare tutti gli obiettivi: che siano così saggi questi giovani uomini?
Parrebbe di sì!
E arriviamo alla
realizzazione pratica del disco.
L’incontro con Mike 3rd non può che condurre verso la
strada della costruzione analogica, con una sorta di prolungamento del live
in fase di registrazione: “Mike ci ha
dato la possibilità di constatare che registrare in analogico è veramente come
fare “all’amore senza preservativo…”: ecco una chiosa che dovrebbe entrare
nel vocabolario della musica, una frase davvero efficace, capace di giudicare e
comparare tecnologie ed epoche differenti, con il metro oggettivo di chi parte
dal “nuovo” e, nella ricerca della qualità sonora, approda al “vecchio”. E lì si ferma. E in questo passaggio
avviene un incontro significativo, quello con il mitico produttore californiano
Ronan Chris Murphy, che modella l’album a
modo suo, proseguendo in modo indotto la collaborazione con gli studi Prosdocimi Recordings. Una partenza col piede giusto. Ma senza qualità di base,
gli incontri fortunati si dissolvono con la stessa rapidità della loro nascita.
La proposta dei ClayToRide è in lingua inglese, perché è inutile
girarci attorno, solo l’idioma di albione regala emozioni, anche quando non si
capiscono i significati.
“I nostri testi sono influenzati da momenti o situazioni
particolari; possiamo dire che la musica che facciamo, a distanza di tempo, ci
suona come un caro vecchio ricordo del passato e ci aiuta a rimembrare dei
momenti significativi della nostra vita”. Appunti, post it musicali che col passare del tempo ritornano
utili, per se stessi, per rimembrare, e per condividere con chi si ha l’occasione
di incrociare, una sera, su di un palco ben attrezzato.
Sette brani, un pugno
di episodi di vita vissuta, idee chiare e un po’ di sfrontatezza, ma solidi
principi che sanno di corretto carburante per la vita.
Chiedo spesso a nuovi
musicisti quanto abbia influito il luogo di nascita nella formazione personale
musicale, ricevendo risposte antitetiche, ma il profumo che ho sentito in
questa occasione, quello della laboriosa provincia veneta, mi porta alla
creazione di una picture positiva di questi rockettari dei giorni nostri, sufficientemente
coraggiosi e sicuri nelle affermazioni, ma vestiti con gli abiti dell’umiltà.
Ma… cosa significa ClayToRide?
Loro sono per la
libera interpretazione e non danno una risposta chiara, e così io disegno la
mia idea.
Clay, è anche il
termine utilizzato per identificare il caolino, elemento fondamentale per la creazione
della struttura cristallina che caratterizza lo stato vetroso, un’immagine che
sa di ordine superiore, ma soprattutto di legami solidi e interazione. Ma il “raffreddamento”
porta alla perdita della perfezione, e nessuna azione contrapposta potrà
ricondurre allo stato iniziale; non so se tutto questo sia applicabile alla
musica in senso generale, ma un piccolo significato lo si può trovare se si
accenna alle relazioni umane e al percorso che questi giovani e talentuosi
hanno intrapreso: il successo e la visibilità, qual’ora arrivassero, sono
gratificanti, ma il mio augurio è che i ClayToRide perseguano i loro obiettivi
con l’intelligenza e la semplicità che dimostrano di possedere, la loro musica
non potrà che essere la risultante di svariati componenti, attitudini che, nella sostanza, dimostrano di possedere in pieno.
E intanto ascoltiamo
un bel disco di sano rock!
ClayToRide:
Andrea
Pasquetto: voice, mouth organ
Gregorio La Salvia:
guitar, voice
Stefano Sartori: guitar,
voice
Matteo Tretti: drums
Biografia
“ClayToRide try to create spontaneous music sponsored by their mental
disorders, their emotional changes and their Dionysian passion”.
Con soli tre anni di attività,
ma con ben oltre 100 live act alle spalle, i ClayToRide presentano il
loro primo lp For His Wine & Chamber, dopo l’ep Age of Innocence
autoprodotto nel 2012. Durante il periodo promozionale del primo ep, i
ClayToRide sono tanto ispirati da dare forma in poco tempo a For
His Wine & Chamber, cominciando fin da subito a proporre le prime
tracce inedite durante i concerti, così da valutare in tempo reale la risposta
del pubblico. È proprio in questo periodo che la band comincia ad aprire live con sempre maggior visibilità e
affluenza: i ClayToRide dividono il palco con nomi del calibro di Actionmen, La crisi, 3 allegri ragazzi
morti, Airway, ExKgb, Dumbo Gets Mad, Il buio, Speed Jackers e TonyLaMuerte,
convincendosi sempre di più che i tempi per incidere il primo album sono
decisamente maturi. È così che la band
trova nel produttore Mike 3rd e nel
suo Prosdocimi Recording Studio
l’isola felice e la sua guida perfetta dove registrare e produrre le 7 tracce di
For His Wine & Chamber. Le
registrazioni – come di consueto per le produzioni “analog style” Prosdocimi –
avvengono in presa diretta nella
live room dello studio, utilizzando microfoni a testa carbone per ricavare le
sonorità e gli echi tipici della location
storica. Tutte le strumentazioni e le apparecchiature utilizzate durante le
incisioni e sovraincisioni sono state scelte da Mike 3rd e dai membri per
garantire la spontaneità e la naturalezza tipica della band durante i live act,
senza tralasciare il calore e la precisione della filosofia analogica. Il mastering è stato affidato a Ronan Chris Murphy, diretto collaboratore
della Prosdocimi Records, e ai suoi tecnici presso i Veneto West Studios di Santa Monica, L.A. Ancora
una volta i ClayToRide si ritrovano a promuovere un disco senza interrompere la
composizione di nuovi pezzi. For His Wine & Chamber è in
promozione dal vivo e proprio durante i concerti i ragazzi testano il nuovo
materiale.
ClayToRide:
www.facebook.com/pages/ClayToRide/151805998200931?fref=ts
Prosdocimi Recording Studios:
www.prosdocimirecording.com