martedì 18 marzo 2014

Forza e passione di Mario Contarino


Il dibattito sulle possibilità che offre al giorno d’oggi la tecnologia è aperto e non porterà mai a nessuna verità assoluta e, parlando di realizzazioni musicali, troveremo ventenni che fanno ricorso a sistemi di registrazione analogici e artisti pluridecorati che eliminano ogni traccia di umanità nel raggio di chilometri e professano una decisa autarchia, possibile grazie ai sistemi più avanzati che permettono di lavorare in piena solitudine, con il paradosso della compagnia di chi abita magari a diecimila miglia di distanza, e che attraverso “sistemi superiori” e impalpabili contribuisce a creare un album di successo.
Mario Contarino è un giovane musicista che non ha dubbi sull’utilità dei sistemi più evoluti, perché è grazie a loro che può esprimersi compiutamente componendo la musica che ama.
Mario è romano ed ha una malattia a carattere degenerativo che gli impedisce di condurre una vita fatta di dinamicità fisica, la “distrofia muscolare”. Collegato giorno e notte ad un respiratore, compone musica strumentale e non, attraverso un computer, ed ha un progetto specifico che si chiama TBP, illustrato a seguire.
Dice Mario:” Vorrei che tutto il mondo conoscesse la mia storia e la mia musica, per far capire che la vita può essere vissuta in qualsiasi condizione!”.
Nelle prossime righe Mario risponde alle mie domande e a fine post, oltre alla sua biografia, potremo vedere il viso stupito di Steve Vai al cospetto di idee innovative.
Una storia che può insegnare molto sull’argomento “passione”, e sul come non esista alcuna barriera fisica o mentale, che possa impedire all’uomo di sognare e, perché no, rendere concreto ciò che potrebbe sembrare impossibile.
E intanto Mario progetta il secondo album…



IL PROGETTO


L’INTERVISTA

Come descriveresti i tuoi … primi 30 anni fatti di musica?

Pieni di sacrifici, ma sopratutto di emozioni! La musica fa parte di me da sempre, e non saprei vivere senza!

Mi parli del progetto TBP? In cosa consiste esattamente?

E' un progetto fondato e gestito da me, che consiste nel trasmettere le mie emozioni tramite la musica, sia strumentale che cantata. Compongo tutti gli strumenti con il computer, non potendo suonare a causa della Distrofia Muscolare, e poi quando registro i miei brani li faccio ri-suonare a dei musicisti professionisti.

Lo strumento con cui hai iniziato a suonare è la batteria: riesce a trovare la stessa soddisfazione attraverso le nuove possibilità tecnologiche?

Credo proprio di si, anzi così mi sento più libero perché posso scrivere qualunque cosa mi viene in mente, melodia, armonia o ritmo che sia.

Che cosa pensi del lancio di messaggi attraverso una musica priva di liriche? L’approccio strumentale è altrettanto efficacie?

Penso che si possa comunicare benissimo anche solo con la musica, ma è più difficile che venga recepita da tutti. Sicuramente includendo delle liriche i messaggi si possono far arrivare in modo più diretto.

Immagino che avrai una buona conoscenza musicale priva di vincoli temporali: che cosa hai recuperato e che cosa utilizzi di un passato che per ragioni anagrafiche non hai vissuto?

Ascolto veramente di tutto, ma soprattutto il rock, spaziando dagli anni ‘60 sino ai giorni nostri. Sinceramente la musica che amo di più è quella dagli anni ‘70 ai ‘90. Quando scrivo non mi ispiro a nessuno in particolare, faccio ciò che mi viene in mente.

Qual è il genere musicale che più ami e quali sono stati i tuoi punti di riferimento?

L'hard rock, l'heavy metal, il blues, il funky ed il progressive degli anni ‘70. I miei idoli sono veramente tanti... da Steve Vai ai Judas Priest, come anche Deep Purple, Led Zeppelin, Iron Maiden, Queen, Van Halen, Yes, Eric Clapton, Jimi Hendrix e tanti altri.

Come definiresti la musica che componi?

Pura e sincera! Fatta con cuore ed anima!

Nella tua pur giovane storia non sono mancate grosse soddisfazioni: mi dici che cosa ti ha colpito di più? Quali personaggi ti hanno sorpreso maggiormente?

Ne sto avendo veramente tante! Sto ricevendo complimenti da tutto il mondo (Jason Becker, John Macaluso, Mike Terrana, Mattias Eklundh) e sono riuscito addirittura a stupire Steve vai in persona tramite un mio assolo.

Esiste la solidarietà e l’amicizia nel mondo musicale che frequenti?

Assolutamente sì! Tutti i musicisti con cui collaboro sono miei amici, persone veramente splendide!

E’ in corso le realizzazione del tuo secondo album: mi racconti di cosa si tratta? Esiste un bridge rispetto a quello precedente?

Con il mio produttore, Giacomo Castellano, stiamo producendo "Musical Colors", del quale stiamo realizzando un "making of" ad episodi, dove documentiamo e raccontiamo l'evoluzione della produzione: si possono vedere gli episodi qui: http://www.youtube.com/playlist?list=PLte610iCUv5eujbqh4wMNfAJW5DF0VBgK
Sicuramente si può notare un evoluzione del sound, e per la prima volta ascolterete anche brani cantati...
Per sapere tutto del progetto andate qui: http://www.facebook.com/TBPofficial

IL VIDEO



LA STORIA

Mario Contarino, è nato a Roma il 26 Ottobre 1984, ed all'età di cinque anni gli è stata diagnosticata la Distrofia Muscolare di Duchenne.
Fin da piccolo ha sempre avuto la passione per la musica, in particolare per la batteria, infatti; vista la passione, abbandona la scuola al secondo anno di Liceo Scientifico.
L'anno successivo, all'età di sedici anni, entra a far parte come batterista nella band pop rock "Ladri di Carrozzelle", gruppo composto maggiormente da ragazzi con la sua stessa patologia.  La batteria era suonata e suddivisa per quattro persone, con l'uso di pad elettronici; con questa esperienza ha anche l'occasione di imparare la lettura ritmica e la scrittura dello strumento. Ha fatto parte del gruppo fino all'estate del 2006 ed in questi sei anni suona in circa seicento concerti in tutta Italia, partecipando a molte manifestazioni e trasmissioni televisive importanti. Una di queste è stata la partecipazione al Concerto del 1° Maggio 2006 in piazza S. Giovanni a Roma, di fronte a migliaia di persone, ed in diretta televisiva.
Visto l’avanzare della Distrofia non ha più la forza per suonare ma, grazie al computer, ed alla tecnologia, a fine 2007 inizia a comporre musica, utilizzando il software della Steinberg “Cubase” insieme a vari plugin VST.
A seguito di questo, fonda un progetto personale dal nome TBP, con il quale, per gioco, dall’ estate 2011 realizza una trentina di cover di brani famosi, “stravolti” in versione strumentale hard rock. Principalmente, però, il progetto TBP consiste nel trasmettere emozioni e stati d’animo attraverso la musica, con brani originali, strumentali e non, che raggruppano molte influenze e varietà di generi rock (hard, funky, progressive, fusion, blues, metal e molti altri).
Il 13 Novembre 2012 esce, con l'etichetta Zeta Factory, "Universe Of Emotions", album di esordio del progetto TBP, prodotto dal noto chitarrista  Giacomo Castellano (Raf, Nannini, Noemi ecc.). L'album ottiene molte recensioni positive.
Nel frattempo riceve i complimenti da molti musicisti fra i quali: Steve Vai, Jason Becker, Mike Terrana, John Macaluso, Mattias Eklundh, Lorenzo Feliciati e moltissimi altri.
Al momento (2014, insieme a Giacomo Castellano, sta producendo il secondo album del progetto, nel quale suoneranno musicisti di spessore del panorama Italiano ed internazionale.