Sergio Pennavaria è un
giovane cantautore di cui ho parlato più volte, dopo averlo visto suonare dal
vivo e dopo aver ascoltato il suo album Senza lume a casaccio
nell’oscurità. Da quel disco Sergio ha ora tratto un video
clip che ha affidato alle sapienti mani del vecchio amico Orazio
Sturniolo, e il risultato è… l’essenza di Sergio Pennavaria.
Ho a lui posto qualche domanda per fare il
punto della situazione, ma sono certo che la visione - e l’ascolto -
di Le tue Parole colpirà immediatamente anche chi si
avvicina per la prima volta alla musica del talentuoso Sergio.
Lo scambio di battute…
A.E. Che
cosa rappresenta il brano “Le tue Parole” a distanza di un anno
dall’uscita di “Senza lume a casaccio nell’oscurità”?
S.P. “Le
tue Parole” è il brano che rappresenta meglio la
somma di tutte le 12 tracce dell’ album per ciò che concerne atmosfere ed
umori. Se vogliamo l’indole dell’intero disco, pensato in origine,
guardando e traducendo tematiche serie in una prospettiva ludica e fuori dalle
righe.
A.E. Come
nasce l’idea del video clip e della collaborazione con Orazio Sturniolo?
S.P. Con Orazio ci
conosciamo sin dai tempi dell’ Accademia di Belle Arti, lui frequentava il
corso di Scenografia ed io di Decorazione, si instaurò tra noi sin da subito
un’intesa intellettuale ed artistica e da lì a poco le prime
collaborazioni nei suoi cortometraggi e nel suo linguaggio teatrale
intrigante e particolare. Orazio è pieno di idee e le stesse le sviluppa in un
modo assolutamente personale, ecco perché ho pensato subito a lui per la
realizzazione di questo videoclip, perché sapevo che la canzone esigeva di una
regia non troppo statica e addormentata.
A.E. Nonostante
la tua vita sia ormai in Liguria, la tua musica è intrisa della tua terra, la
Sicilia, e il video ne è un’esaltazione: quanto ti mancano i tuoi luoghi natii,
e quanto la lontananza fornisce motivi e materiale per nuove creazioni
musicali?
S.P. La risposta a
questa domanda credo sia presente in tutto il mio periodo di permanenza sino ad
oggi in Liguria, nel senso che umanamente ed artisticamente non ho mai
occultato le mie radici anzi; il desiderio di rivivere la mia terra
è grande, ma confesso pure che il mio è un ricordo legato ad un pezzetto del
mio vissuto nell’isola, poiché andai via a 19 anni, e quei 19 anni
sono stati intensissimi, ma purtroppo anche molto contradditori rispetto a
quelle che erano le mie aspettative. Ho assorbito tanto dalla Sicilia ed ancora
oggi mi aiuta ispirandomi nella ricerca dell’intenzione musicale e
dell’energia che mi ci vuole durante l’interpretazione dei brani.
A.E. Una
domanda più tecnologica: quali sono le maggiori difficoltà nella realizzazione
di una storia filmata - e musicata - che deve essere racchiusa in un brevissimo
spazio temporale?
S.P. Questa
la lascio ad Orazio Sturniolo, lui ti darà una risposta sicuramente più lucida
e tecnica della mia. Io e mia sorella Carola ci siamo occupati del soggetto del
videoclip che ricordo è stato girato interamente nella splendida cornice
barocca di Noto in provincia di Siracusa . Mia sorella è stata determinante per
la realizzazione di questo video e come lei tutta la gente coinvolta nello
stesso, che non finirò mai di ringraziare.
O.S. In
realtà non ci sono grandissime difficoltà... io, personalmente, vivo la
realizzazione di un video musicale come un gioco, mi diverto a valorizzare il
brano tramite le immagini, si tratta di un gioco che oscilla tra le competenze
tecniche e la fantasia. Non parto mai da una sceneggiatura dettagliata e non
utilizzo mai uno storyboard; parto da un'idea, da immagini che ho nella mente e
provo a riprodurle utilizzando la videocamera con criteri tutti miei. Poi, in
fase di montaggio, lo sfogo creativo riesce a tagliare e cucire per poter
raccontare lavorare con Sergio è interessante perché lui si affida ciecamente
al mio istinto e mi lascia carta bianca... una grande responsabilità ma anche
tanta libertà.
A.E. Il
video “Le tue Parole” è il preludio ad un nuovo album?
S.P. No, è
soltanto una canzone che grazie oggi al supporto di un video credo
verrà ascoltata con più attenzione. Il nuovo album è
comunque in cantiere e vi preannuncio ricorderà molto poco le atmosfere del
primo… anche perché io non credo di essere lo stesso Sergio del 2011, beh credo
sia normale no?
A.S.Dove
e come rivedremo Sergio Pennavaria dal vivo?
S.P. Questo è un periodo
in cui non mi capita di bussare alla porta e chiedere di poter suonare, anche
perché sono molto preso dalla scrittura. Naturalmente alla prima chiamata in
cui mi si chiederà di suonare risponderò: “Certo che ne ho voglia,
arrivo!”, Perché per me suonare e cantare le mie canzoni è terapeutico, ma chi
ti invita deve saperti pure stimolare!