La giornata del 29 gennaio ha visto protagonista la PFM all’interno della programmazione del corso
dedicato alla Musica Progressiva, all’interno del contesto “UniSavona”.
È il secondo gruppo italiano di cui si parla nella Sala
Stella Maris - i primi erano stati gli Osanna), e sino alla fine delle
lezioni - ormai imminente - tutto lo spazio sarà dedicato a band italiane.
Come sempre è risultato difficile concentrare una lunghissima vita di
musica in novanta minuti, ma il tempo è risultato adeguato a rinfrescare la memoria
dei presenti, mischiando elementi oggettivi ad aneddoti conosciuti.
As usual Fabrizio ha sintetizzato il percorso formativo dell’”argomento
di giornata”, a partire dalle origini, contrassegnate dalla riproposizione in
lingua italiana di brani provenienti da oltremanica e oltreoceano, cioè quando
i QUELLI, con un improbabile Teo Teocoli alla voce, erano la base su cui
potevano contare i grandi artisti italiani del momento, da De Andrè - che, come
noto, incontreranno nuovamente anni dopo - a Battisti, sino ad arrivare a
Celentano e Mina.
Renata ha poi presentato nei dettagli la copertina di “Storia
di un minuto”, il primo album pubblicato, miscelando ancora una volta
la narrazione storica con il pensiero personale.
Il tutto molto efficace.
La narrazione ha trovato diversificazione nella proposta di
alcuni video utilizzati come separazione di periodi storici e variazioni alla
formazione.
E a questo proposito è stato un piacere proporre alcuni minuti di testimonianza locale, quella di Roberto Gualdi, ex batterista della PFM in coabitazione con Franz Di Cioccio.
Un’altra significativa e piacevole giornata in cui si è
parlato di musica di qualità!
E ora ci aspettano LE ORME!