giovedì 9 gennaio 2025

Alla scoperta dei Timbreroots


Mi occupo da sempre di musica e sono molto critico, direi intransigente, rispetto a gran parte delle proposte “giovani” con cui avviene il bombardamento quotidiano.

Ma so riconoscere rapidamente dove risiede la qualità, anche se proposta da ragazzi, ovvero anime appartenenti a generazioni lontane dalla mia.

Non è quindi la diversità di età che apre il solco tra me e la musica del Festival di Sanremo, tanto per accennare ad un evento importante, ma il tutto si riduce alla piacevolezza di ascolto, e a quel punto gli aspetti meramente tecnici perdono ogni significato.

È il 21 dicembre e i miei figli organizzano a mia insaputa - e di mia moglie - un week end in Alto Adige, per vivere la giusta atmosfera natalizia nei noti mercatini.

Siamo a Merano, città di cui ricordavo poco, e incontro Marco Pantozzi, amico e musicista, che colgo di sorpresa ma che si presta per fare da guida turistica nella sua città in una splendida mattina di pieno sole.

Tra vicoli, piazze e bancarelle, vengo colpito dalla musica: un palco qualche giovane, probabilmente una sorta di intrattenimento attraverso brani conosciuti.

E invece no… sonorità acustiche e una voce non comune attirano la mia attenzione, così come un notevole tecnica chitarristica.

Ma ciò che conta è la fusione tra ambiente e trame musicali, e i Timbreroots - ho scoperto il loro nome attraverso un QR Code bene in vista, quello che conduce a tutte le informazioni possibili - sciorinano con naturalezza un sound davvero accattivante.

https://linktr.ee/Timbreroots?utm_source=linktree_profile_share&ltsid=27ffa02c-42d3-46b9-9419-8c65e9dfcd73

Non posso dare giudizi completi dopo aver ascoltato un solo brano live e poco altro, e mi riserbo di approfondire, ma nel frattempo pubblicizzo la loro arte catturando le parti oggettive inserite nel loro sito. Cliccare sui titoli in blu a seguire potrebbe essere il prima passo verso la loro conoscenza!

Questo il “pezzo” che ho ripreso, e spero possa spingere a curiosare e a scoprire meglio i Timbreroots!


Ogni essere umano è un unico tono di timbri e radici diverse. Quando questi toni si uniscono in una sinfonia armoniosa, ognuno può ritrovarsi su una lunghezza d'onda benevola, dove ognuno può trovare il suo posto dove sentirsi a proprio agio in una comunità pacifica.

Benedikt Sanoll


Questa filosofia è alla base dei "Timbreroots" e dà forma alla loro musica, quella di una band indie folk dell'Alto Adige. Combina ambient indie folk, rock alternativo e pop britannico per creare un'esperienza sonora emozionante che delizierà i fan di Mumford & Sons, The Lumineers, Ben Howard, Coldplay e Bon Iver.

Il canto epico, fino a cinque parti e strumenti speciali come la marimba conferiscono ai loro testi profondi vivacità e profondità. La band ha già vinto numerosi premi con il loro album di debutto “Numen's Dreams” e canzoni come “Let's Give Them A Chance”.

Con le loro canzoni più recenti “My Own Bubble” e “Colorful Timbres” hanno dato le prime informazioni sul prossimo tour dell’album nel 2025.

 


COMPONENTI 

Bene (Benedikt Sanoll)-voce, fingerstyle - chitarra, pianoforte 

Philipp Sanoll-percussioni, marimba, voce 

Vinci-basso elettrico, sassofono, voce 

Sebi-chitarra elettrica, banjo, voce 

​Simone-pianoforte, fisarmonica, sintetizzatore, voce


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