Ha compiuto ieri 60 anni Phil Collins.Tanti auguri!
Ho avuto la fortuna di vederlo suonare nel febbraio del 1974, a Torino, in un momento magico della vita dei Genesis. La sua carriera piena di successi non è comunque sinonimo di felicità, se a soli 60 anni ha dichiarato di aver recentemente pensato al suicidio:
Non leggerà i miei auguri, il buon Phil, ma spero davvero trovi un po’ di serenità. E se non riuscirà a darci altre emozioni musicali (purtroppo la qualità degli ultimi tempi non è quella di un tempo)… teniamoci stretti i ricordi, quelle memorie che riportano ad un quintetto inglese che è riuscito ad “inventare” qualcosa che prima non esisteva.
Philip David Charles Collins (nato a Chiswick, Londra, Inghilterra il 30 gennaio 1951) è un batterista e cantante noto sia come solista che come componente dei Genesis. La sua “vocazione” musicale nasce all’età di 5 anni quando gli zii gli regalano una batteria giocattolo. A 12 anni fonda il suo primo complesso. Prima di intraprendere la carriera musicale pareva destinato a divenire attore: già da piccolo, infatti, aveva recitato in commedie, musical e spot pubblicitari manifestando però una innata vocazione per la musica e la batteria.
La svolta nella sua vita avviene quando risponde ad un annuncio su una rivista musicale (Melody Maker) ed ottiene la possibilità di un’audizione per entrare a far parte dei Genesis.
La sua abilità sullo strumento e i suoi trascorsi teatrali fanno di lui il “drummer” ideale per la band di Peter Gabriel e Mike Rutherford. Collins resta batterista dei Genesis a partire da Nursery Cryme (1971) fino a The Lamb Lies Down on Broadway (1974). Nell’anno successivo (1975), Peter Gabriel decide di abbandonare il gruppo e Phil Collins prende in mano le redini del complesso, diventandone cantante e leader a partire da A Trick of the Tail del 1976, conservando anche il ruolo di batterista in studio (per le esibizioni live, i Genesis chiameranno prima Bill Bruford e successivamente Chester Thompson). Non cambia l’amore con cui i vecchi fans seguono la band e i Genesis vincono il disco d’oro con Duke.
Come solista crea un proprio stile che lo porta ad affermarsi in tutte le più importanti graduatorie di vendite e gradimento a livello mondiale. Nel 1981 esce Face Value, che è contemporaneo a una profonda crisi seguita alla rottura del matrimonio. L’album scala le classifiche internazionali, poi viene pubblicato Hello, I must be going, e il successo si ripete. Nel 1983 compone parte della colonna sonora del film Against all odds e vince il primo Grammy. Nel 1985 esce No Jackets Required (da cui è tratto Sussudio); fra gli ospiti speciali figurano anche Peter Gabriel e Sting.
Segue una lunga pausa come solista, e Collins ne approfitta per ricostruire i Genesis (Invisible Touch - 1986) e comporre per il cinema; nel 1988 è molto apprezzata la colonna sonora di Buster, nel quale Collins figura anche come attore.
Il 13 luglio del 1985 è uno dei protagonisti del Live Aid e riesce a suonare prima a Wembley poi a Philadelphia, trasferendosi da una città all’altra in circa tre ore grazie ad un volo in Concorde.
Alla fine degli anni Ottanta esce il quarto disco da solista, But Seriously, cui collaborano Eric Clapton, David Crosby e Steve Winwood, quindi Both Sides, undici canzoni prodotte da Collins e da lui suonate e registrate nello studio-casa del Sussex.
Al suo attivo c’è anche la militanza nel gruppo jazzistico Brand x al fianco di John Goodsall, Percy Jones e Robin Lumley.
Vanta collaborazioni con artisti di fama mondiale tra i quali: Quincy Jones, Eric Clapton, Phil Bailey, Robert Plant, Chaka Khan, Howard Jones.
Poco dopo il tour che segue la pubblicazione dell’album We Can’t Dance, nel 1995, Collins annuncia l’abbandono definitivo dei Genesis, che senza di lui incideranno un solo altro album, con scarsa fortuna. L’anno seguente, pubblica Dance Into The Light; il tour che lo seguì fu un enorme successo e, nel 1998, esce Best Of.
Rallenta anche la sua attività solista, anche a causa di problemi all’udito che rendono problematica la sua partecipazione a lunghi tour.
Ottiene comunque un notevole successo componendo e interpretando colonne sonore per i film di animazione della Disney ed in particolare per la colonna sonora di Tarzan (con la quale ha vinto l’Academy Award) e dalla quale verrà tratto anche un musical.
Si propone anche come leader di una big band jazz, con la quale incide anche l’album A Hot Night in Paris.
Ciclicamente si ripropongono voci che vorrebbero Collins nuovamente nei Genesis come batterista, mentre Gabriel riprenderebbe il ruolo di cantante. Anche se in varie interviste diversi membri del gruppo, e lo stesso Collins, si sono dichiarati possibilisti in proposito, nulla di concreto si è finora realizzato.
Tale reunion avviene in occasione dei concerti per la sensibilizzazione ai temi ambientali Live Earth e dopo pochi giorni (14 luglio 2007). In entrambe le occasioni la formazione non prevede il rientro di Peter Gabriel
Le ultime notizie lasciano poche speranze…