martedì 18 gennaio 2011

Intervista a Greg Lake


L’intervista che propongo oggi ha un’enorme importanza … affettiva. So che non è semplice far capire cosa significhi per me avere avuto una breve “connessione” con un’icona della musica rock (prog), quel Greg Lake che vidi da adolescente a Genova nel momento di massimo splendore di ELP. Riprovai l’anno a seguire, ma con scarso successo, come si evince dallo scambio di battute a seguire. Ma come è stato possibile carpire qualche segreto a Greg?
La fotografia a seguire mostra i “protagonisti”, Lake e  Wazza, cioè colui che mi ha messo in contatto con Corrado Canonici, uno dei collaboratori di Greg. 

E’ grazie a quest'ultimo se Lake ha accettato di rispondere a qualche domanda. 
Mi aspettavo una lunga attesa, con la reale possibilità di non ottenere alcuna risposta e invece… nemmeno una settimana dopo arriva il risultato! 
Come dico sempre, la musica fa miracoli ed è capace di abbattere barriere di ogni genere, e le distanze tra i miti del rock e i comuni mortali possono essere annullate.

L’INTERVISTA

Eravamo tutti emozionati, in attesa dei concerti di Novembre, che poi sono stati cancellati. Quali sono le attuali condizioni di Keith Emerson? Ci sono possibilità di rivedervi presto on stage?
Sono molto dispiaciuto, ma i concerti di novembre sono stati annullati a causa di una seria operazione che Keith ha subito. Ora ha recuperato, ma al momento non ci sono pianificazioni relative alla ripresa del tour.

Mi pare fosse il 4 maggio del 1973 e ELP era di scena al Vigorelli di Milano. Avevo 17 anni e l’anno precedente vi avevo visto a Genova. Rimasi per 2 giorni a Milano, senza avere la possibilità di vedere alcun concerto. Ufficialmente il problema era un “malessere vocale di Greg Lake”, ma a mio padre non importò nulla e al mio ritorno a casa … furono guai. Mi dici a distanza di tanti anni cosa accadde in quel frangente, che anche Keith ha citato nella sua autobiografia?
Credo che il concerto a cui ti riferisci sia dei primi anni 1970, quando fummo costretti a cancellare l'evento di Milano a causa di una mia improvvisa laringite. Parlo di una situazione in cui si perde completamente la voce e occorre stare a letto in condizioni terribili, per quattro o cinque giorni. Non c’è davvero nulla che possa evitare che ciò accada, e gli unici rimedi sono le medicine e il riposo che, come ho detto, è di circa quattro o cinque giorni al massimo. È interessante notare che questo che hai menzionato è uno dei pochi concerti (tre) che sono stato costretto a cancellare durante quasi cinquanta anni di performance live, quindi, sebbene possa capire la delusione della gente, penso che devo considerarmi fortunato per aver perso un così esiguo numero di “spettacoli” in così tanti anni di attività!

Sempre in quel libro, Emerson ti attribuisce l’appellativo “TheVoice”, ma … in quale veste ti sei sentito completamente realizzato … chitarrista, bassista, produttore …?
Mi sento molto gratificato dal contributo che ho dato al progetto ELP e a quello originale dei King Crimson. Anche se non sono mai completamente soddisfatto del lavoro che faccio, mi considero molto fortunato, sia per essere stato in grado di “muovermi” in ruoli così diversi, sia per il lavoro che ho svolto, che mi ha permesso di raggiungere un successo duraturo e un buon riconoscimento di critica e pubblico.

Non mi sono mai dato una spiegazione relativa al fatto che in un certo periodo storico, un insieme di musicisti sia riuscito a creare qualcosa che prima non esisteva, e ogni gruppo sia riuscito a realizzare musica con caratteristiche diverse… Crimson, Floyd, Tull, Genesis, Giant, VDGG, ELP… che cosa ha favorito quella rivoluzione che ha prodotto musica ormai immortale?
In quel periodo l'idea era di cercare di essere il più originali possibili. Era infatti più importante essere unici che avere successo commerciale. Tra la fine del 1960 e gli inizi del 1970 era possibile bendarsi gli occhi e identificare un artista durante i primi cinque secondi di un brano, perché ognuno aveva un suono del tutto originale e riconoscibile.

Anche in Italia avvenne un grande cambiamento sulla scia di ciò che la British Music proponeva. Il Banco del Mutuo Soccorso colpì anche ELP e arrivò alla Manticore. Che ricordo hai del gruppo? Hai ancora contatti con loro?
Ho bellissimi ricordi del Banco e della PFM e ho sempre amato la musica italiana e l'arte in generale. C'è qualcosa nello spirito del popolo italiano che sembra produrre arte in maniera quasi spontanea, senza sforzo, e questo spirito era sicuramente presente in entrambe queste grandi band.

Lake scappò dai King Crimson, Bruford dagli Yes, Gabriel dai Genesis… perché questa “vita dinamica” per musicisti inseriti in gruppi in piena crescita?
L'arte non si ferma, è elemento fluido, e le circostanze cambiano continuamente. Parlando in termini strettamente creativi, la maggior parte dei gruppi può stare insieme solo per un tempo molto breve. Possono continuare uniti per fare soldi, per fare concerti e tour, ma il periodo creativo di solito è molto limitato.

Quanto ha inciso la tua famiglia nelle tue scelte professionali?
Mia madre e mio padre sono stati per me un grande supporto quando ero bambino, e sono loro che hanno reso possibile che io mi applicassi e realizzassi i miei sogni attraverso lo studio della chitarra. Senza il loro aiuto e sostegno sono certo che la storia della mia vita sarebbe stata molto diversa.

C’è crisi di talenti o ci sono meno opportunità? O è il mondo discografico che ha mutato volto?
Da quando ho iniziato a suonare e a dedicarmi alla musica molte cose sono cambiate, e sono realmente triste quando dico che la maggior parte di queste non siano cambiate in meglio. Il problema più grande che posso vedere nel mondo della musica di oggi è legato al fatto che, poiché non è più possibile proteggere i diritti d'autore e il lavoro “intellettuale” che sta dietro alla musica ( pensiamo solo al download gratuito e alla diffusione dei bootleg), le case discografiche non sono più in grado di investire nello sviluppo degli artisti, pianificando il raggiungimento di obiettivi sul lungo termine.

Come giudichi l’avvento di internet, dal punto di vista del musicista che deve vendere il proprio prodotto per vivere?
Internet è un'arma a doppio taglio. In un certo senso si può dire che sia un ottimo veicolo per gli artisti, in quanto da la possibilità di comunicare direttamente con i propri fan e fornire in tempo reale informazioni utili, tuttavia il problema che deriva da questa “ nuova libertà” è quello che ho citato nel paragrafo precedente.

Qual è stato il musicista per te perfetto, quello a cui ti sei ispirato?
Sono troppi per citarli, però, come ho detto prima, ho sempre ascoltato la musica italiana, che ha quindi avuto una forte influenza su di me, soprattutto come cantante.

Bill Bruford ha smesso ufficialmente di suonare. Come vedi Greg Lake nei prossimi 5 anni?
Ho intenzione di continuare a suonare, creando fino a quando mi sarà possibile. Per me è solo un piacere per cui non riesco a vedere un solo motivo per cui dovrei smettere.

Grazie per la pazienza.
E 'stato un piacere, e grazie per le interessanti domande. I miei saluti agli amici italiani.


NOTA 

La musica progressive (straniera) relativa al momento d’oro, si può ricondurre a un fazzoletto temporale ad inizio anni ’70. I gruppi che la identificano ( forse non i migliori, ma quelli universalmente riconosciuti) sono, in ordine alfabetico:

Emerson Lake and Palmer
Genesis
Gentle Giant
Jethro Tull
King Crimson
Pink Floyd
Van Der Graaf Generator
YES

Di tutti i componenti delle band succitate, solo due hanno avuto appartenenze “trasversali”. Il record è del batterista Bill Bruford che dopo aver dato vita al progetto YES ha militato nei King Crimson, con una breve presenza nei Genesis.
L’altro “eletto” è Greg Lake, che passò dai King Crimson a ELP.