Approfittando di questi giorni di vacanza sono riuscito finalmente a vedere un DVD che era da tempo … “caldo” nella mia interminabile pila di materiale da ascoltare/vedere. Non amo la prima visione spezzettata e quindi ho atteso il momento migliore, che per me significa “dasoloincasa”, per questo “Delirium-Il viaggio continua-La storia 1970-2010”, “inventato” dalla Black Widow Records.
Negli ultimi due anni ho avuto l’opportunità di ascoltare più volte il gruppo e quindi il materiale inserito è in parte ciò che mi aspettavo di trovare.
Il cofanetto, oltre al DVD, contiene un CD con il concerto tenutosi al Teatro Politeama Genovese, il 13 febbraio del 2008.
A fine post tutti i dettagli relativi.
Ogni gruppo, prima o poi, si cimenta col DVD, perché è qualcosa che è richiesto dal pubblico. Le tecnologie disponibili fanno si che nelle case degli amanti della musica esistano sistemi che fanno rivivere l’emozione unica del concerto. Non è proprio la stessa cosa, ma trattasi di ottimo surrogato. I gruppi maggiori sfornano più DVD che album, in alcuni casi … solo DVD.
Ma questa “fatica” genovese, che riassume già nel titolo 40 anni di musica, appare subito come qualcosa di più.
Poteva forse essere un libro, mille pagine pronte a raccontare quarant’anni di vite incrociate, di vicende avvincenti, di delusioni e rivincite. Ogni essere umano pensante potrebbe scrivere, a un certo punto della vita, ciò che ha avuto l’opportunità di prendere e dare, il classico bilancio di mezza età. Poteva essere il racconto della storia della musica italiana, almeno di parte di essa. Ma obiettivamente non c’era altro mezzo che la musica, da vedere e ascoltare, per rappresentare degnamente il percorso dei Delirium.
In fondo è sufficiente inserire il dischetto e soffermarsi sul menù: il passato, testimoniato dalle sequenza RAI, fa battere il cuore a chi in quei giorni di inizio anni settanta era incantato anche dal Festival di Sanremo, perché in quel contenitore si potevano trovare gruppi pop stranieri e nostrani, come i Delirium appunto. Il cammino è invece raccontato dalle presentazioni e dalle interviste ai protagonisti, mentre il presente… beh, il concerto è tutto da vedere, con l’antico che si sposa al nuovo, con passaggi consueti nel mondo dei Tull e dei VDGG e un epilogo di Woodstockiana memoria.
E poi le foto di Pino Pintabona che raccontano i momenti salienti.
Dal punto di vista del contenuto… che dire, occorre amare i Delirium e conoscere la loro musica.
Se così è, o se si è giovani e curiosi, il cofanetto potrebbe regalare molto, senza cadere nel nostalgico.
A ben pensarci questo formato che sa di “riassunto di più vite”, è assolutamente vincente, almeno per chi gode della musica altrui, e sarebbe davvero bello che la stessa logica fosse applicata agli altri gruppi nostrani che tanto hanno dato a tutti noi.
Ma sono certo che Massimo, Alberto e Pino della Black Widow Records hanno le idee molto chiare su ciò che è bene per la musica e per che ne fruisce!
Note DVD