In termini giornalistici il “coccodrillo” è un necrologio realizzato in anticipo rispetto all’evento, confezionato per essere utilizzato all’occorrenza. Quello di Bambi Fossati era pronto per l’uso, e spesso, negli ultimi tempi, si era diffusa la voce della prematura dipartita.
Ammalato, impossibilitato a partecipare attivamente alla
nuova vita artistica dei “suoi” Garybaldi,
era sempre nella mente dei genovesi e di tutti quelli che lo avevano
conosciuto, amanti di una musica mai tramontata.
Era considerato il Jimi Hendrix italiano, per il suo
virtuosismo chitarristico e per molte affinità con quel sound scoppiato a fine
anni ’60.
Gli amici non lo hanno mai abbandonato e ancora pochi giorni
fa Maurizio Cassinelli, drummer dei Garybaldi, mi raccontava delle frequenti
visite, momenti in cui Bambi ritornava alla vita musicale, con buona
partecipazione.
“Coccodrilli” dicevo… a metà Maggio a Genova è andato in
scena il FIM (Fiera Internazionale della Musica) e una fetta importante della
prima serata è stata dedicata a Jimi Hendrix, con grandi “attori” on stage per
una jam da sogno, con la presenza di Eddie Kramer, e la realizzazione di un
dipinto di Jimi, in tempo reale.
Sul palco molti “intimi” di Bambi e idealmente tutte le note
sono arrivate a lui, perché quello sarebbe stato il suo palco, se la vita
avesse una logica a noi comprensibile.
Ma non basta, a pochi metri dal luogo della performance,
giganteggiava un enorme proposta di “Nuda”, la famosa copertina -
apribile in tre parti - che Guido Crepax
ideò per il primo album dei Garybaldi, una delle più belle in assoluto del
panorama italiano.
Bambi ci ha lasciato molto giovane, 65 anni, ma la sua figura
continuerà ad accompagnarci attraverso scorribande e ragionamenti musicali, e
sono certo, in questo caso, di non cadere nella retorica.
Tanto per ricordare… questo è l’album “Nuda”….