giovedì 19 aprile 2012

Nordagust-In The Mist Of Morning


Per effetto del solito tam tam di cui siamo protagonisti noi appassionati di musica, sono venuto  in contatto con i Nordagust e con il loro album “In The Mist Of Morning”.
In questo caso il “colpevole “ è Dalse di Yastaradio, che ha ben pensato che il genere potesse incontrare il mio gusto personale.
Non ho avuto la possibilità di utilizzare la "confezione" per farmi un’idea dell’hardware -che in caso di album musicali si mischia spesso col software- ma sapere che la band è norvegese, dopo aver letto i titoli dei brani, e dopo aver preso nota della strumentazione utilizzata, mi ha fornito le prime indicazioni.
La Norvegia ed il suo popolo si identificano spesso con immagini divenute stereotipi, fatte di favole, racconti popolari, tradizione,  folletti e natura misteriosa, a metà strada tra pericolo e serenità.
E la band riprende tutti questi concetti, con un incitamento a ritrovare se stessi tra i boschi, a contatto con la natura, per recuperare tutta quella saggezza che è rimasta intrappolata tra i sentieri e gli alberi che li popolano, per effetto delle ramificazioni impregnate dagli spiriti del passato; e tale saggezza pian piano si rilascia e contamina i visitatori “convinti”.
Dieci i brani che compongono il disco, dieci le differenti atmosfere che presentano un coinvolgimento immediato.
Una sorta di folk che attinge alla tradizione acustica e utilizza gli strumenti tipici del genere, come flauto, mandolino e dulcimer che si alternano a quelli più tipici del rock.
Ma è un rock che si potrebbe definire sinfonico, con musiche di forte impatto che alimentano la formazione di immagini personali e rafforzano le idee base che si è soliti abbinare a quelle terre un po’ oscure.
Anche la sofferenza timbrica e vocale di Daniel "Solur" Solheim, molto “hammilliana”, contribuisce nel creare quadri musicali inquietanti, ma di indubbio gusto ed impatto, con momenti di estrema solennità che sconfinano nell’angoscia o nella tristezza.
Non mi è dato di sapere se ciò che per me è novità musicale e curiosità verso un’altra cultura specifica, sia in realtà qualcosa di consolidato nel paese di origine, e comunque, in linea di massima,  si è sempre portati a considerare una band e il suo prodotto, di serie A solo se la carta di identità evidenzia una certificazione DOC relativa alla zona di nascita(Inghilterra o America). In realtà gruppi come i Nordagust e terre come la Norvegia, andrebbero esplorate maggiormente, alla ricerca de “l’anima della terra”, come  evidenziato nella home page della band.
L’anima della terra, il nostro passato, lo spirito di chi ci ha preceduto, la necessità di condurre una vita nell’amore e nel rispetto di ciò che ti circonda, traendo spunti per una sorta di serenità quotidiana… questo è ciò che i Nordagust, attraverso le loro atmosfere ariose, mi hanno trasmesso.
Da ascoltare.




In The Mist Of Morning

Tracklist

1)    In the mist of morning 5:58
2) Expectations 5:29
3) Mysterious ways 7:05
4) In the woods 3:52
5) Elegy 8:59
6) Forcing 5:00
7) Frozen 6:20
8) The tide 4:45
9) Make me believe 8:31
10)Elegy epilogue 2:51


Line up

Daniel "Solur" Solheim: Vocal, Guitar, Keyboard, Samples, Kantele, Dulcimer, Mandolin, Sallowflute, Mouthharp, Conch, Axe and Hammer.
Ketil Armand "Bergur" Berg: Drums, Percussion, Kantele, Saw, Accordion, Hammer, Bells, Voices, Grindstone, Kettles and Barrels
Knud Jarle "Strandur" Strand: Bass and business
Jostein Aksel Skjønberg: Keyboard, Voice, Flute
Guro Elvik Strand: guitar, keyboards