Mauro Selis ha ricostruito una bella serata, dopo la presentazione del libro "Cosa Resterà di me?"
La piazza
del Comune illuminata a giorno per un Natale ormai prossimo è il campo base da cui partire per una serata
che si preannuncia “gustosa” e succulenta non solo perchè si andrà a cena tutti
insieme ma soprattutto per la “portata” degli ospiti musicisti, artisti a 360
gradi: Silvana Aliotta e Marcello Capra.
Da Piazza
Sisto IV°, quella del Comune, uno dei 2 papi “Savonesi” della storia, la scena
si sposterà in un’altra piazza, quella dedicata a Fabrizio De Andrè situata in
zona porto (darsena di Savona) e luogo del locale di ristoro preventivamente
prenotato da Athos.
Per passare dal sacro del Papa rinascimentale alla laicità
anarcoide del 900’ di Faber il cammino è gradevole anche per la temperatura
assai mite dato il periodo, solo una leggera brezza marina accarezza i volti
sorridenti.
Durante la
passeggiata di dieci minuti verso il porto mi viene in mente la strofa finale
di Bocca di Rosa “si porta a spasso per
il paese l'amore sacro e l'amor profano”,
qui è l’amore per la musica che passa comunque, da una piazza “Sacra” ad una
“Profana”, da una piazza che ha visto la presentazione presso il palazzo
Comunale di una splendida iniziativa benefica (Il Libro “Cosa Resterà di me?” di Massimo
e Athos con foto e cd musicale
incluso) ad una che vedrà una aggregazione tramite il cibo , naturale alimento
ed elemento d’unione per eccellenza.
Una pizza in
piazza dunque e inizia la ricerca del sesto dito di Marcello, una persona non
può suonare la chitarra così bene con sole cinque dita! Ma questo sesto dito non lo
vedo subito, e mi
accorgerò solo durante la
serata che è in lui, è la sua sensibilità e disponibilità… è quello il
suo sesto dito, la
capacità di mettere in musica le emozioni, sia che siano fotografie sia che siano argomenti
spinosi come il gioco d’azzardo, e pensare che da ragazzino faceva il
portiere della Juventus e ambiva di essere come Anzolin (il portiere bianconero
dell’epoca), ma per
fortuna ha incontrato i Beatles ed è diventato chitarrista!
Gli occhi di
Silvana sono fari nella sera, occhi intensi come la sua voce; anche qui
cerco la sua seconda ugola ove trovare quelle corde vocali speciali perchè non
è possibile che abbia quella vocalità
meravigliosa, rimasta intatta e addirittura per certi versi migliorata dai
tempi dei Circus 2000 e, come
d’incanto, scopro che è nella sua grande spiritualità in quel suo piccolo corpo
che la rende davvero unica ed eccezionale… che portento di donna!
Gli altri
commensali sono un gustoso contorno, ma d’altra parte sono Silvana e Marcello i
catalizzatori con foto e firme di
autografi sui loro dischi.
Davanti a me
Pino
“Black Widow” che non è solo un discografico ma anche un eccellente
fotografo, poi più lontani i “creativi”Athos e Massimo e quel “magmiano” di Revo, ma anche la parte femminile è fondamentale, sono le nostre
compagne di vita che ci “sopportano” e “supportano” in una dedizione affettiva
possente, bella tavolata per davvero, risate ed allegria in due orette di
leggerezza e profondità, un incontro semplice e spontaneo tra persone che
sembrava davvero che si conoscessero da tempo tanta era l'umanità delle
conversazioni e la naturale empatia, ed invece era la prima volta che ci si
vedeva realmente dopo i fitti scambi di messaggi via internet.
Niente
capita per caso e come dice Marcello “siamo gente che si doveva comunque
incontrare “.