In occasione
dell’arrivo del Natale
mi viene sempre voglia di abbracciare tutti i miei conoscenti, quelli con cui
ho qualcosa in comune, quelli a cui sono
legato da un rapporto che non posso certo chiamare “ amicizia”, ma “legame
disinteressato”.
Idealmente
vorrei trovarmi con tutti, per una lunga serata piena di serenità, tra musica,
elementi materiali -vedi cibo adeguato-
e un po’ di spiritualità, per miscelare al meglio gli ingredienti su cui
fondiamo il nostro quotidiano.
Quando
scrivo in prima persona ho sempre il timore che le mie parole vengano scambiate
per retoriche, cosa che non gradisco, ma essendo palese che da questo post non
posso trarre alcun beneficio personale, mi lascio andare a ruota libera.
Il mio 55°
anno di età, il 2011, mi ha regalato un concentrato di situazioni positive come
mai mi era capitato in passato, e da marzo a dicembre ho annotato sul taccuino
almeno sei episodi super significativi, di quelli da ricordare per sempre, cose
che mai avrei potuto immaginare di realizzare.
E ora sono
in attesa di vedere … cosa c’è dietro l’angolo, quale sarà la contropartita,
cosa mai dovrà accadere di così terribile da controbilanciare tanti momenti
significativi! Forse sarà vero che la fine del 2012 porterà verso qualcosa di
tragico? Forse la situazione sociale degenererà a tal punto da renderci
disperati? Speriamo che le previsioni di
maghi e streghe siano errate.
Ma a chi
possono interessare le mie vicende private?
Il mio modo di concepire le cose prevede
sempre un grande coinvolgimento, una condivisione illimitata e, magari
marginalmente, un piccolo aiuto, riesco a fornirlo. Solo per questo mi…
sbilancio.
Registro un
bel giudizio ricevuto, a cui ho dato il premio 2011 :” … il tuo entusiasmo è contagioso!”
Ecco di cosa
abbiamo bisogno, di un po’ di entusiasmo, di solito generato dalla
soddisfazione, dalla motivazione, dalla voglia di fare delle cose insieme.
Non posso
certo dimenticare il momento storico in
cui viviamo, e la cosa frustrante è che non so nemmeno contro chi imprecare, o
meglio lo intuisco, ma sono talmente tanti coloro a cui farei passare il resto
della loro vita in miniera che starei ore a battere i tasti del PC.
Però sento
che abbiamo tutti delle chance, e questo mio “folle sentimento” trova conforto
in ciò che ho avuto la possibilità di “registrare” pochi giorni fa (cercare nel
menu a destra)a Genova, a Piazza Adriatico, una delle zone colpite
dall’alluvione di novembre. La forza di uomini e donne uniti negli intenti, se nulla può contro il volere divino, riesce invece a contrastare e
prevalere sul’ingordigia, stupidità e cattiveria dei propri simili. La
fregatura è che il nostro enorme potenziale emerge spesso nei momenti di
disperazione, e non in forma… preventiva.
La musica,
come sempre dico, ha una funzione largamente superiore a quello che la gente
pensa, perché non conosco niente di più aggregante di un evento live, e se non
c’è di mezzo il businnes -anche quello della musica è un mondo pieno di
pescecani-un concerto regalerà momenti di vera felicità che supereranno le due
ore di palco e coinvolgeranno una moltitudine di persone.
Ed è alla
musica che mi aggrappo per terminare con le mie considerazioni, ed è con la
musica che spero di continuare a convivere per i mesi a venire.
Un sincero
Buon Natale a tutti voi.