lunedì 28 dicembre 2015

Marchesi Scamorza-"Hypnophonia"


Circa tre anni fa riportai in questo spazio il mio pensiero relativo al disco di esordio dei Marchesi Scamorza, giovane band ferrarese che, subito dopo l’avvio del progetto - avvenuto nel 2009 - decise di impostare un percorso fatto di impegno, di nuove realizzazioni, con l’intento di costruire un modello personale, riconoscibile all’impatto, un vero marchio di fabbrica.
Il primo risultato tangibile fu l’album La Sposa Del Tempo, rilasciato a fine 2012, un lavoro che ricordo con piacere, la cui comparazione con il presente permette sottolineature… banali, perché evidenziare che la musica attuale dei M.S. presenta le tracce della maturità è chiosa scontata: il fluire del tempo cambia uomini e “paesaggio” circostante.
L’avvicinamento al nuovo Hypnophonia prevede una tappa intermedia, la partecipazione al progetto collettivo Decameron di Boccaccio, guidato dalla Colossus Project e Marco Bernard - consiglio uno sguardo attento al “suo” The Samurai Of Prog -, uno step che conduce i Marchesi ad un modus operandi inedito: “Partecipare al disco Decameron con il singolo “Teodoro l’armeno” è stata un’esperienza utile sia per spezzare il ritmo tra l’uscita del primo album e la composizione del secondo, sia per misurarsi per la prima volta con la scrittura di un brano a tema”.
E arriviamo al presente, la realizzazione di un lavoro prodotto in “ambiente analogico”: solo in questo modo si può collaborare con il Prosdocimi Studio di Mike 3rd, convinto assertore della registrazione su nastro magnetico, legato a filo doppio con Ronan Chris Murphy che ha seguito la masterizzazione al Veneto West di Los Angeles.
Ne consegue che il profumo vintage è quello preponderante.
Il termine “Hypnophonia” è una sorta di crasi che unisce le parole psiche e suono, un punto di incontro e successivo accompagnamento tra conoscenza/stati mentali/esperienze con trame musicali sognanti che riportano alle origini del prog, alla lezione seventies, rafforzata in questo caso dall’utilizzo della tecnologia regina del passato.
E il mood di quei giorni collega gli oltre 41 minuti di percorso sonoro, suddiviso tra due lunghe suite (Il cammino delle luci erranti e La via del sognatore) e tre tracce più contenute (1348, Campi di Marte e L’uomo col fiore in bocca), un viaggio che potrebbe per taluni trasformarsi in catarsi, un’immersione nell’acqua limpida capace, forse, di ricondurre alle radici per opera del nuovo che avanza, una contraddizione in termini solo apparente.
Avrei voluto chiedere ai Marchesi Scamorza che cosa sia stato pianificato per il domani, ma la risposta è nota: ancora un singolo da realizzare per la chiusura del ciclo del Decamoron, sempre con la guida della Colossus Project, e chi meglio del Prosdocimi Studio potrebbe fornire il ponte tra passato e presente, tra musica e arti ad essa collegate?!

La strada intrapresa dai M.S. non potrà che portare a grandi soddisfazioni professionali…



MARCHESI SCAMORZA bio

Nel maggio 2009, nella campagna ferrarese, Lorenzo Romani (chitarra elettrica), Alessandro Padovani (batteria), Paolo Brini (basso), Chiara Scaglianti (tastiere), Enrico Bernardini (voce e chitarra acustica), tutti provenienti da esperienze musicali completamente diverse, decidono di intraprendere un progetto unico nell’ambiente musicale locale. Nascono i Marchesi Scamorza.
Dopo un’estate passata tra cover e grandi classici, decidono di ricercare una propria identità musicale con la stesura del loro primo brano originale L’Uomo Dall’Ombra Lunga. All’inizio dell’estate 2010 la tastierista Chiara lascia la band, facendo subentrare, a stagione concertistica iniziata, Enrico Cazzola, che fa immediatamente ingranare la quarta alla band; a settembre si contano tre brani originali, di un livello decisamente alto.
Nel febbraio 2012 iniziano le registrazioni di quello che sarà un altro inizio: l’album La Sposa Del Tempo. Il lavoro è lungo, la musica evolve in modo repentino, come è tipico del genere, facendo impazzire tutti quelli che aiutano i Marchesi in questo pazzo quanto soddisfacente progetto. I brani sono 8, più un Intro ideato per contestualizzare l’album. L’estate continua a essere amica dei Marchesi, che trionfano nel concorso San Patrizio Rock, portando a casa il primo premio e il trofeo per l’originalità dei brani. Nel contesto ferrarese emergono discretamente, affermandosi a pieni voti tra le preferenze locali. Dopo la pubblicazione del disco arrivano recensioni e commenti positivi dall'Italia e dall'estero. Nell’ottobre 2012 in seguito alla pubblicazione fisica e web dell’album, iniziano le riprese del primo videoclip della band pensato per il brano finale Autunno.
I Marchesi iniziano un'avventura europea nel 2013 grazie a Colossus Project e Marco Bernard, che contattano i ragazzi per la realizzazione di un brano per il progetto collettivo Decameron di Boccaccio. Il vero salto di qualità arriva a novembre 2014 con le registrazioni del secondo disco presso il Prosdocimi Studio di Mike3rd. Le sonorità sono più mature e il livello compositivo è decisamente più alto. Dopo l'uscita della raccolta Colossus Project, vengono ricontattati nel 2015 per la chiusura del ciclo del Decameron e realizzano un ultimo singolo per il progetto, che segna un perfetto connubio tra musica e letteratura. Per questo ritornano all'immancabile Prosdocimi Studio.



Line up
Enrico Bernardini (voice)
Lorenzo Romani (guitar, choirs, mandolin, keyboards)
Enrico Cazzola (keyboards)
Paolo Brini (bass)
Alessandro Padovani (drums)

INFO

Maracash Records:

Ufficio stampa Synpress44: