Lo scorso anno
scrissi su “contrAPPUNTI”, trimestrale prog
del CSPI, di come il
concerto di Alba rappresentasse una sorta di adattamento musicale alla parola
“globalizzazione”, realizzando che ciò che avevo visto sul palco era il sunto
della “mia” musica totale, e traeva spunto dall’opera di artisti vari, italiani
e stranieri:
Se la serata di Alessandria è stata da “otto”, questa ha raggiunto il
massimo con lode. Vari motivi.