mercoledì 16 giugno 2010

Gram Parsons



Ed ecco un'altra scomparsa prematura, un altro “artista maledetto”.
Gram Parsons è per molti versi l'inventore del country-rock, uno dei generi più popolari degli anni '70, e ha esercitato un'influenza enorme sui folksinger degli anni '90.
Gram Parsons (Cecil Connor), cresciuto in Georgia e in Florida, perse il padre e la madre prima di finire l'high school (il padre si suicidò e la madre morì alcolizzata).
A soli sedici anni aveva formato gli Shilos, il cui materiale del 1963-65 é stato raccolto su "Early Years" (Sierra, 1979).
Nel 1965 si iscrisse al corso di Teologia dell'Università di Harvard. Abbandonò presto gli studi e si trasferì al Greenwich Village di New York, dove nel 1966 formò la International Submarine Band.
L'anno successivo il gruppo si trasferì a Los Angeles e registrò” Safe At Home” (LHI, 1968), un'ingenua raccolta di brani tradizionali con qualche originale, in cui per la prima volta il folk-rock interpreta il country, con gran spiegamento di strumenti "taboo" (per il rock), dalla chitarra steel al piano honky-tonk.
Affermatosi nei locali per "redneck" di Hollywood, nonostante certi atteggiamenti da playboy e hippie (che gli valsero l'appellativo "cosmic cowboy"), nell'aprile del 1968 Parsons venne assunto dai Byrds.
Parsons vi rimase soltanto fino all'autunno, ma abbastanza per provocare una sterzata storica, documentata dall'album “Sweetheart Of The Rodeo” che uscì a luglio .
Il country-rock era ufficialmente nato, e tutti, da Bob Dylan ai Grateful Dead, ne sarebbero stati influenzati.
Parsons e Hillman lasciarono i Byrds e formarono Flying Burrito Brothers, appunto per dar libero sfogo alla nuova ispirazione.
Dopo due soli album, Parsons perse il posto, per colpa della vita sregolata che conduceva nell'angelico inferno di Los Angeles cantato dai suoi testi. Traviato dagli amici Rolling Stones, Parsons si diede a una vita opulente e decadente, conteso dalle donne e dalla motocicletta, dall'alcool e dall'amfetamina.
Nel 1972 ricomincia una carriera in proprio, che frutta gli album “G.P.” (Reprise, 1972) e “Grievous Angel” (Reprise, 1973), entrambi con il veterano James Burton alla chitarra, e che si conclude tragicamente con la morte (causata da una combinazione fatale di morfina e tequila) nel settembre 1973 all'età di ventisei anni.
Alla compagna Emmylou Harris, le cui celestiali armonie vocali avevano in qualche modo redento il punk, non resta che diffondere le sue composizioni, intensamente dolorose nello stile di George Jones. "She", "The New Soft Shoe"," How Much I've Lied", "Streets Of Baltimore" sono i classici del primo album, che è però zeppo di insipide cover.
"Grievous Angel", "$1,000 Wedding", "Las Vegas", "In My Hour Of Darkness "e "Brass Buttons "le vignette narrative piu` felici (ovvero infelici) del secondo album.
"Gram Parsons" (WB, 1982) e "Sacred Hearts And Fallen Angels" (Rhino) sono antologie.

E vediamo un insieme di immagini e musica,tributo all'artista scomparso.






1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie per i grandi artisti che proponi...
Stammi bene!!
Pino