Grande scoperta Ainur.
Lunghe note biografiche per loro e oceanica intervista
nel prossimo post.
Da ormai più di 70 anni le opere intramontabili di J.R.R.Tolkien affascinano
e influenzano generazioni intere di artisti. Da “Il Signore degli
Anelli” sono state tratte opere musicali, cinematografiche,
letterarie, teatrali, pittoriche e molto altro: l’autore ha creato un intero
mondo, ricco di personaggi, storie, luoghi e colori del tutto
verosimile, un mondo in cui una volta entrati difficilmente se ne esce… Gli Ainur sono
un progetto nato e cresciuto all’interno di questo mondo. In origine Luca
Catalano, Gianluca Castelli e Marco Catalano avevano pensato di
realizzare un contributo musicale di brani originali ispirati alle storie
narrate ne “Il Silmarillion”, libro padre de “Il Signore degli
Anelli”, in cui sono contenuti pressoché tutti i miti e le leggende
dell’universo tolkieniano. Il progetto ha preso corpo ed alle prime
composizioni tematiche sui singoli personaggi sono seguiti brani su
intere vicende tratte dal libro dai toni decisamente orchestrali:
così se in principio era prevista la realizzazione di alcuni brani
rappresentativi, attualmente il gruppo è fermamente convinto di trasporre
in musica l’intero contenuto del libro, dalla genesi tolkieniana (La
Musica degli Ainur, da cui il gruppo prende appunto il nome) lungo tutto lo
svolgersi dei Giorni Antichi, seguendo Tre Ere del
mondo, fino alla Guerra delle Guerre che porrà fine al mondo.
Immediatamente si sono aggiunti due elementi che
condividono diversi progetti con Luca, Marco e Gianluca: Giuseppe
Ferrante al basso e Alessandro Armuschio alle
tastiere (ed in seguito alla voce), entrambi musicisti rock dell’area torinese
con molta esperienza alle spalle. Il contributo letterario è
sempre risultato determinante all’interno del progetto: l’idea stessa de “La
Musica degli Ainur” è nata all’interno del neonato Circolo Letterario
Eärendil, luogo d’incontro degli appassionati tolkieniani di Venaria e
dintorni. Wilma Collo, professoressa di lingua straniera, autrice
di tutti brani originali del progetto è stata coinvolta in questa sede, data la
sua straordinaria padronanza dell’inglese (lingua di cui Tolkien
era cultore e studioso) ed i prestigiosi contributi da lei apportati a numerose
riviste del settore. Anche il contributo di Chiara Neirotti, attiva
studiosa di Tolkien di fama nazionale (sovente interviene in dibattiti durante
l’annuale ritrovo de “La Società Tolkieniana Italiana”) è stato
determinante nella creazione delle parti in prosa ad accompagnamento delle
musiche.
Per realizzare il progetto sono stati chiamati diversi
cantanti ad interpretare talvolta singoli personaggi delle storie
narrate nel libro e talvolta semplicemente a dar voce alle canzoni. I cantanti
appartengono a diverse estrazioni del panorama musicale
piemontese e non: Simone Del Savio è un importante
bass-baritono d’orchestra di estrazione puramente classica, Federica
Guido, Urania Pinto e Elena Richetta hanno alle spalle repertori che
variano dal rock al folk, al blues e al jazz, Massimiliano Clara ha
radici più metal ma non disdegna il canto blues, Barbara Bargnesi invece
è un soprano d’orchestra dell’area ligure. Nel corso delle composizioni è
emersa sempre più l’esigenza d’inserire strumenti provenienti dal mondo
classico e l’organico del gruppo ha visto l’allargamento a ben 19
elementi fissi: Cecilia Lasagno all’arpa, Carlo Perillo alla viola, Luca
Marangoni al violino, Daniela Lorusso al violoncello, Chiara Marangoni al Corno
francese e Corno da caccia, Chiara Garbolino al flauto, Alberto Paolillo al
clarinetto.
Il debutto Live avviene il 13
Gennaio 2005 al Teatro La Concordia di Venaria Reale: gli Ainur
suonano alcuni brani (quasi tutti finiranno poi sul primo disco della band “From
Ancient Times”) preparati in studio tutti incentrati sulle vicende dei
Tempi Antichi de “Il Silmarillion”: si configura subito uno spettacolo
diverso dal solito concerto poiché l’approccio è basato su musica
e video curati da Marco e Luca Catalano. Il pubblico gradisce ed il
gruppo replica a maggio nello stesso posto ed anche in altri contesti torinesi
mentre nel gennaio 2006 arriva il primo concerto a Milano in
occasione di Tolkieniana I. La svolta accade nel maggio 2006:
sebbene insperato, giunge un contatto discografico con l’Electromantic
Music di Beppe Crovella, etichetta indipendente di stampo Progressive dell’area
torinese che si è dimostrata entusiasta del progetto. Il primo CD esce in
Italia a novembre 2006 e si affaccia nel mercato
giapponese, europeo e statunitense a fine anno.
A settembre dello stesso anno il gruppo viene chiamato
a Milano per una presentazione live del disco ed è in quest’occasione che Luca
Catalano, Elena Richetta e Katia Schira presentano i nuovi costumi
progettati su misura sullo spettacolo. Nel contempo la componente
video del live si arricchisce di girati nuovi e di sequenze
programmate ai brani e nel complesso la resa migliora di gran lunga. Inoltre
per l’occasione il live viene ripreso digitalmente da un sistema di otto
telecamere (il materiale verrà poi inserito nel DVD di
“Children of Húrin”) e l’audio viene registrato in multitraccia. Nel corso del
2007 il gruppo esegue diverse presentazioni del disco presenziando a Milano, in
occasione del 2° Festival Tolkieniana di Buccinasco, un evento
di dimensioni europee, il 1 maggio, anche se i lavori per la realizzazione del
secondo disco continuano incessanti: “Narn I Chîn Húrin” (trad.
dall’elfico: “Children of Húrin”) doveva esserne il titolo essendo
completamente incentrato sul libro di J.R.R.Tolkien “Children of Húrin”, che
per un fortunato caso, dopo anni di lavoro da parte del figlio
Christopher, era prossimo all’uscita. Nell’ambiente tolkieniano si
è mormorato spesso circa l’uscita di questo disco in concomitanza con l’omonimo
libro e non sempre è stata vista di buon occhio tale coincidenza. In realtà già
nel 2004 Gianluca Castelli, Luca e Marco Catalano avevano cominciato la trasposizione
in musica di 3 grandi opere tolkieniane assumendosi ciascuno la
responsabilità di una delle tre e precisamente: Gianluca sarebbe stato il
principale compositore di “Children of Hurin”, Luca di “Lai
of Leithian” (noto maggiormente come il “Lai di Beren &
Luthien”) e Marco si sarebbe occupato dell’epopea di “Fall of Numenor” assumendosi
ognuno l’onere della realizzazione. In realtà la vastità del progetto ha
consentito a tutti e tre i compositori di cimentarsi in ognuna delle opere
anche se l’impronta del principale è rimasta in maniera molto profonda.
Nel frattempo avvengono anche alcuni cambi di
formazione: Urania Pinto viene sostituita da Eleonora Croce alla
voce, Cristiano Blasi (che negli anni ha sviluppato diversi
talenti nel suonare i flauti etnici) diventa il nuovo flautista al posto di
Chiara Garbolino e Alberto Paolillo lascia il posto a Leonardo Enrici
Baion al clarinetto. A dicembre 2007 la prima di queste tre opere ha
visto la luce: “Children of Hurin”, secondo disco ufficiale della
band, (il gruppo ha poi optato per il nome in inglese e non per l’originale
elfico) è stato ufficialmente presentato e interamente suonato dal vivo il 15
dicembre presso il Teatro la Concordia di Venaria (TO), città dove vivono molti
degli Ainur. Vista l’occasione speciale dell’uscita simultanea dell’omonimo
libro di J.R.R.Tolkien, il gruppo ha realizzato il disco in 2 edizioni:
una con solo il disco singolo ed una confezione Deluxe che contiene oltre al CD un DVD ed
un Libro Illustrato da Dino Olivieri, artista che da molto
tempo collabora con la band. Nel DVD compaiono alcuni filmati di concerti oltre
a documentari sulla storia degli Ainur e diversi contributi musicali, letterari
ed artistici sull’opera del gruppo e di J.R.R.Tolkien.
Alla fine del 2009, dopo un lungo lavoro
di orchestrazione e di rifinitura, esce il terzo disco degli Ainur: è Lays
Of Leithian – Lays Of Beleriand Part II. Ancora una volta con la
prestigiosa Electromantic di Beppe Crovella, il disco mette in
scena una rivisitazione del racconto di Beren & Luthien,
l’immortale e contrastata storia d'amore tra l’umano Beren e
l’elfa Luthien che avrà poi un forte riflesso nella Terza Era,
durante la guerra dell’Anello, tra Aragorn e Arwen. Per raccontare
in forma musicale un’opera di ampio respiro come questa gli
Ainur hanno pubblicato addirittura un doppio CD in cui
s’intrecciano i temi di Beren, Luthien, Finrod, Sauron, Morgoth ed
altri personaggi già presenti nei precedenti lavori della band. L’opera,
scritta interamente da Luca Catalano, Marco Catalano, Alessandro
Armuschio, Wilma Collo e Simone Del Savio, prevede l’ormai consolidata formazione
a 19 elementi oltre ad ospitare la prestigiosa Orchestra da
Camera “I Musici di San Grato” diretta da Edoardo Narbona in alcuni brani,
Alessandro Cammilli del Teatro Regio di Torino all’oboe, Ferdinando Catalano
alla voce e Alan Brunetta alle percussioni.
Discografia:
“From Ancient
Times”, 2006 Electromantic Music;
“Children of
Húrin” (Ed. Singola), 2007
Electromantic Music;
“Children of
Húrin” (Ed. Deluxe), 2007
Electromantic Music;
“Lay of Leithian –
Lays of Beleriand Part II”, 2010
Electromantic Music.
Formazione:
GIANLUCA CASTELLI - Tastiere, organo, piano
LUCA CATALANO - Chitarre, voci
MARCO CATALANO - Batteria, percussioni, voci
MASSIMILIANO CLARA - Voce
SIMONE DEL SAVIO - Voce Baritono
ELEONORA CROCE - Voce Soprano
FEDERICA GUIDO - Voce
ELENA RICHETTA - Voce, ballo
BARBARA BARGNESI - Voce Soprano
CECILIA LASAGNO - Arpa
GIUSEPPE FERRANTE - Basso
CHIARA MARANGONI - Corno
LEONARDO ENRICI BAION - Clarinetto
CRISTIANO BLASI - Flauto traverso
ALESSANDRO ARMUSCHIO - Tastiere, voce
CARLO PERILLO - Viola
LUCA MARANGONI - Violino
DANIELA LORUSSO - Violoncello
Ainur: www.ainur.it
Electromantic
Music: www.electromantic.com
Info stampa:
www.snpress44.com