giovedì 22 aprile 2010

Hatfield and the North


Il progetto Hatfield and the North nasce nel 1972: i cugini Sinclair, David (tastiere) e Richard (basso e voce), provengono dai seminali Wilde Flowers e dai Caravan, Phil Miller (chitarra) da Delivery e Matching Mole, Pip Pyle (batteria) dai Gong. Nel gennaio 1973 David Sinclair decide di tornare con i Caravan e viene avvicendato alle tastiere da Dave Steward proveniente da Egg e Khan.
Scritturati dalla Virgin incidono nel 1973 l'album d'esordio, omonimo, in puro spirito canterburiano sia nella musica e nei testi che nella copertina.
Armonie complesse, testi ricchi di nonsense, un collage di foto con gli Hatfield insieme ai protagonisti del telefilm "Bonanza" e agli illustri ospiti, ovvero Robert Wyatt, reduce dal triste incidente che lo ha paralizzato (voce in "Calix"), Geoff Leigh (Henry Cow, ai fiati), Jeremy Baines ai campanellini e le Northettes (cori). Singolare fra i ringraziamenti quello a Bob Hope per la notevole compostezza esibita durante il concorso Miss Mondo 1972.
La musica propone al meglio le istanze canterburiane: composizioni fluide, elaborate, sprazzi caotici che si risolvono in inserti godibilissimi, un equilibrio forse unico fra gli aspetti più sperimentali e free di Miller e la dolcezza melodica delle composizioni di Sinclair, fra l'impostazione classica di Stewart e le complicate figure ritmiche jazzy di Pyle.
L'anno successivo nel novembre 1974, esce uno dei più bei singoli del progressive comprendente "Let's eat (real soon)" e la magica "Fitter Stoke has a bath" con splendido assolo finale di chitarra di Miller. I due brani sono inclusi nella versione su cd del primo album. La voce di Richard Sinclair, leggera e malinconica, si conferma una delle più belle del progressive.
Il "loro DJ favorito" John Peel organizza per il 13 aprile 1974 un concerto allo storico Roundhouse di Londra (dove il 15 ottobre 1966 avevano suonato Pink Floyd e Soft Machine nel concerto-happening per l'inaugurazione della rivista di controcultura IT, uno dei primi grandi eventi della nascente era psichedelica) con Lol Coxhill, Geoof Leight, Jeremy Baines, Alan Gowen, Steve Miller, Jimmy Hastings, Robert Wyatt e le Northettes, in pratica la "crema" di Canterbury.
Il cd relativo è "Hatfield & the North & friends".
Nel marzo 1975 esce "The rotter's club" che sfodera come guest stars di rilievo: Jimmy Hastings (flauto, sax soprano e tenore), Mont Campbell (che aveva anche fornito una linea melodica al primo album, al corno francese), Lindsay Cooper (oboe) e Tim Hodgkinson (clarinetto) entrambi Henry Cow, e di nuovo le Northettes (Amanda Parsons, Barbara Gaskin, Ann Rosenthal) con i loro inconfondibili cori. La musica è ancora più raffinata e con incremento del bel cantato di Sinclair (ma le melodie sono tutt'altro che banali).
Il 16 marzo 1975 gli Hatfield partecipano al concerto per la chiusura dello storico teatro Rainbow dove ricevono pochi applausi e molti fischi da un pubblico impreparato (cd "Cheap phylosophy"). Di lì a poco lo scioglimento. Miller e Stewart fondano i National Health, raggiunti in seguito da Pyle mentre Richard Sinclair fallisce nel proposito di continuare l'avventura degli Hatfield ("Richard Sinclair & the South") per poi militare brevemente nei Camel.
Nel 1979 esce "Afters" antologia con inediti, questi ultimi riproposti nella versione su cd di "The rotter's club".
Nel 1990 una reunion con relativo tour ("live1990").
(Rottersclub)

 Alberto Sgarlato mi ha fatto conoscere il brano seguente utilizzando queste parole:
Una canzone che amo - direi morbosamente - da quando ero ragazzino. Per me l'esempio perfetto di come si "costruisce" una canzone: equilibrata, coinvolgente, geniale nelle melodie, elegantemente jazzata..."