lunedì 28 ottobre 2024

Sex Pistols: il 28 ottobre del 1977 usciva “Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols”


Il 28 ottobre del 1977 usciva per Virgin Records “Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols”, unico album in studio dei Sex Pistols.

L’album è considerato uno dei più influenti e controversi della storia del rock. Pubblicato in piena era punk, sconvolse l'establishment musicale e sociale, dando voce a una generazione di giovani arrabbiati e disillusi.

“Never Mind…” debuttò direttamente al primo posto della Official Albums Chart, guadagnando in breve tempo il disco d'oro nel Regno Unito. Nel 2013 è stato certificato doppio disco di platino dalla British Phonographic Industry. La rivista Rolling Stone nel 2004 lo ha inserito alla posizione n. 41 nella lista dei 500 migliori album di sempre. Nel 2006 l'album è stato selezionato dalla rivista Time come uno dei 100 migliori dischi di sempre. Nel 2016 Rolling Stone lo inserisce al terzo posto dei migliori 40 dischi punk della storia.


Cosa c’è alla base di band e album?

La musica dei Sex Pistols è caratterizzata da una semplicità quasi brutale. I riff di chitarra sono essenziali, la batteria martella ritmi incessanti e il basso fornisce una solida base ritmica. La voce di Johnny Rotten è rabbiosa, graffiante e carica di un'energia che trascina l'ascoltatore in un vortice di emozioni contrastanti.

I testi delle canzoni sono un vero e proprio attacco all'establishment, alla monarchia, alla società consumistica e ai valori borghesi. Brani come "God Save the Queen" e "Anarchy in the U.K." sono diventati inni per una generazione che si sentiva esclusa e disillusa.

L'uscita di "Never Mind the Bollocks" scatenò una vera e propria rivoluzione culturale. Il disco ha ispirato la nascita di numerose band punk in tutto il mondo e ha influenzato generi musicali come il post-punk, il grunge e l'alternative rock. La copertina provocatoria e i testi espliciti hanno generato scandalo e polemiche, ma hanno anche attirato l'attenzione dei media e dei giovani.

A distanza di decenni rimane un disco fresco perché i temi affrontati dai Sex Pistols sono ancora oggi molto attuali e la loro musica conserva tutta la sua energia e la sua potenza.

Sintetizzando "Never Mind the Bollocks" è un album fondamentale per capire la storia del rock e la cultura giovanile degli anni '70, un disco che ha sfidato le convenzioni, ha dato voce a una generazione e ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica.

Non resta che ascoltarlo (cliccare sul titolo) per avere un’idea precisa di un movimento che, con la sua entrata in scena, mandava momentaneamente - e rapidamente - in pensione la musica progressiva.

 

Lato A

Holidays in the Sun – 3:19

Bodies – 3:01

No Feelings – 2:48

Liar – 2:39

God Save the Queen – 3:20

Problems – 4:09

 

Lato B

Seventeen -2:01

Anarchy in the U.K. - 3:31

Submission - 4:10

Pretty Vacant - 3:15

New York - 3:03

E.M.I. - 3:09


Formazione

Johnny Rotten - voce

Steve Jones - chitarra, basso, seconda voce

Glen Matlock - basso in Anarchy in the U.K.

Sid Vicious - basso in Bodies e Holidays in the Sun

Paul Cook - batteria