domenica 6 ottobre 2024

King Crimson: il 5 ottobre del 1974 usciva "Red", il settimo album in studio dei King Crimson, ultimo dei seventies

 


L’album RED è l'ultimo LP a nome "King Crimson" uscito negli anni Settanta (esclusi raccolte e dischi live). Viene spesso considerato dalla critica uno dei più grandi capolavori del rock progressivo.


Lunedì 1° luglio 1974 i King Crimson tengono il loro ultimo concerto americano a Central Park. Giovedì 4 Robert Fripp rientra a Londra in solitudine e il lunedì successivo il resto della band lo raggiunge agli Olympic Studios per iniziare le registrazioni di “RED”.

L’atmosfera è quella di un gruppo di separati in casa, con David Cross già licenziato all’unanimità eppur presente in “Providence”, e con lo stesso Fripp che annuncia la lavorazione in corso e la volontà di sciogliere la band.

Quest'ultima formazione dei King Crimson ha realizzato uno dei loro lavori più belli, "Red", poco prima di cadere a pezzi. Dopo cinque anni di musica sperimentale tra le più sorprendenti, dal loro straordinario debutto nel 1969 in poi, lungo diversi cambi di linea, i King Crimson morirono di morte improvvisa. In realtà, i King Crimson non sono mai stati un vero gruppo, ma un continuo processo musicale creativo realizzato da una delle menti musicali più brillanti, complesse e raffinate di sempre, Robert Fripp.

Accaddero molte cose prima di arrivare a questa decisione.

Alla fine del 1972 al batterista degli Yes, Bill Bruford, fu chiesto di unirsi a una nuova versione dei King Crimson, dopo che la prima formazione aveva perso il suo spirito. In due anni, il nuovo quintetto dei King Crimson si sviluppò molto rapidamente, e furono realizzati tre album, furono suonati molti concerti e due membri, il percussionista Jamie Muir e il violinista David Cross lasciarono il gruppo. Sebbene Cross abbia avuto un ruolo nella creazione di "Red", l'album è stato ufficialmente pubblicato dal trio Fripp, Bruford e Wetton, come si evince chiaramente dalla copertina. "Red" si è rivelato l'ultimo album in studio dei King Crimson degli anni '70 e sembra essere il preferito di molti fans.

Qualche nota di commento restando in superficie…

La title track apre l'album, ed è quanto di più tipico si possa sperare per questa versione dei King Crimson: un riff iniziale semplice ma potente, che porta avanti la traccia fino in fondo.

"Fallen Angel" presenta una forte linea vocale con il mellotron mixato, mentre il ritornello è molto più pesante ed elettrico.

"One More Red Nightmare" è un altro ottimo esempio di come Fripp abbia potuto usare un trame molto semplice per creare un brano di rock progressivo. L'album contiene anche un pezzo di nove minuti costituito da suoni e rumori apparentemente casuali in "Providence". Tuttavia, tutto passa in secondo piano poiché è in arrivo, forse, la più grande canzone dei King Crimson mai realizzata, "Starless". Pezzo di dodici minuti, è probabilmente la canzone definitiva dei King Crimson in quanto riesce a presentare ogni lato caratteristico del suono e della personalità della band. Inizia come una lenta e meravigliosa ballata intrisa di mellotron con un bellissimo tema principale. Si passa poi a una parte strumentale disarmonica che diventa via via più intensa prima di essere alleggerita da una potente jam in cui Wetton dimostra davvero quanto sia bravo al basso. Ma il vero climax non appare prima della fine, dove si ritorna al tema di apertura della canzone, ma “amplificato” da tutta l’azione della band, un suono maestoso e potente che da solo rende l'album degno di essere ascoltato.

"Red" è considerato uno degli album più importanti nella storia della musica rock progressiva, audace, innovativo, emozionante, un vero e proprio punto di riferimento per il prog.

Ascoltiamolo…


Lato A

Red – 6:20 (musica: Robert Fripp)

Fallen Angel – 6:00 (musica: Robert Fripp, John Wetton)

One More Red Nightmare – 7:04 (musica: Robert Fripp, John Wetton)

Durata totale: 19:24

 

Lato B

Providence – 8:08 (musica: David Cross, Robert Fripp, John Wetton, Bill Bruford)

Starless – 12:18 (musica: David Cross, Robert Fripp, John Wetton, Bill Bruford)