Fotografia di Stefano Mantello
Fabio Zuffanti, nonostante la lunga carriera e l’irrisoria distanza
da Genova -la sua città- non aveva mai avuto occasione di suonare a Savona,
città che frequenta e in cui si trova a proprio agio.
Il giorno giusto è
arrivato l’8 maggio scorso, quando
assieme alla sua band, la ZBand, ha presentato un sunto musicale dei suoi
venti anni di carriera al Raindogs House, una location tutta nuova che, per
conformazione strutturale, riporta ai vecchi club londinesi nati a cavallo tra
gli anni ’60 e ‘70.
Alla fine il locale
risulterà sufficientemente carico, il solito pubblico del prog, ma anche volti
nuovi, di passaggio, rimasti concentrati sino alla fine.
E’ questo un aspetto
che va sottolineato, perché contrasta con la concezione di “Club”, luogo in cui
non è prevista la condizione di staticità, ma la musica proposta da Zuffanti
and Friends necessita di una certa applicazione, se si vuole provare a
cogliere alcuni dettagli che la caratterizzano.
Sul palco assieme a
Fabio, i suoi attuali collaboratori: il fiatista Martin Grice, il batterista Paolo
“Paolo” Tixi, il tastierista Giovanni
Pastorino (lui giocava in casa!) e il giovane chitarrista Simone Amodeo, che non avevo mai avuto
occasione di ascoltare.
Nomi noti nel mondo
musicale, soprattutto l’antico Grice, pilastro dei Delirium.
Il concerto ha un
titolo, “Un viaggio lungo 20 anni”, che è
il preludio ad una sinossi musicale che, come si evince dalla “scaletta” a
seguire, tocca alcuni dei progetti paralleli di Zuffanti, da Hostsonaten a Finisterre, da La Maschera
di Cera ad Aries, sino all’opera
rock “Merlin”. La parte di maggior
spessore è quella che è propria della formazione sul palco, e fa riferimento
all’album “La Quarta Vittima”, del 2014.
C’è spazio anche per
una cover, davvero originale: trattasi de La
Traccia Verde, colonna sonora di uno sceneggiato televisivo del 1975, un
giallo cult dell’epoca.
Sono due gli ospiti
presenti: un altro Delirium e MdC, Alessandro
Corvaglia -vocalist in Ode al mare (brano
dei Finisterre), nel suo ruolo di “Merlino” in Madman Sings, ne La guerra
dei mille anni e nel bis La notte
trasparente- e Simona Angioloni,
presente in The moon rises again e La quarta vittima.
Non è musica semplice
quella andata in onda al Raindogs, e mi riferisco agli aspetti compositivi e
propositivi, perché l’ultima “fase Zuffanti” è quella della maturità, della
soddisfazione legata, anche, alla produzione, ancor più che all’esibizione
personale, e guardare il tutto da una visione diversa, in qualche modo
privilegiata, permette di non creare paletti alla propria creatività.
Il concerto era da
gustare, nota dopo nota, il tutto favorito dalla comodità della posizione
davanti al palco, e il pubblico ha risposto con puntualità, apprezzando l’opera
di virtuosi che presentano sfumature a volte non facili da afferrare. L’esperienza
e la qualità di Grice è una garanzia; la forza d’urto e i tempi impossibili di
Tixi sono uno spettacolo nello spettacolo; Pastorino un vero valore aggiunto,
capace di portare novità e tecnologia nel team; Amodeo una bella scoperta,
agile sul manico della sua Fender, ma capace di dosare le note secondo
necessità; che dire di Corvaglia, grande vocalist e frontman… sta vivendo un
periodo d’oro e la sua motivazione produce grandi risultati on stage; Simona
Angioloni è la protagonista dell’unico momento intimistico -creato assieme a
Pastorino e a Zuffanti-, quel The Moon
Rises Again della produzione Aries, che ha permesso di far scoprire a chi
non la conoscesse, una voce ed un talento straordinario.
Ultima citazione per
Fabio Zuffanti, un artista “indiavolato”, nel senso dell’iperattività, che si
traduce in perenne situazione creativa,
tra libri e contenitori musicali di varia natura.
Anche in questa
occasione si dimostra play maker di grande qualità, il fulcro su cui far leva
per alzare l’asticella della qualità.
Divertimento per il pubblico
ma, questa è la mia impressione, anche per tutti i musicisti.
Il Raindogs non nasce
con l’idea del prog, ma una spruzzatina periodica potrà accontentare la nicchia
savonese!
Ecco un sunto video,
meglio delle mie parole…
SCALETTA
Prologue
Non Posso
Parlare Più Forte
La Traccia
Verde
L’interno Di
Un Volto
In Limine
The Moon
Rises Again
La Quarta
Vittima
Ode Al Mare
Madman Sings
La Guerra
Dei Mille Anni
Una Sera D’Inverno
Orizzonte
Degli Eventi
Bis
La Notte
Trasparente