Il 7 Maggio l’incontro tra musica e
beneficenza si rinnova al Teatro Govi di Genova, location testimone di un ricco
e lungo spettacolo di alta qualità.
Sottolineo il “lungo e
ricco”, perché un concerto di giovedì, di questi tempi, poteva anche rivelarsi
un flop, nonostante le nobili motivazioni, e quindi non era certa la risposta
al grande impegno organizzativo profuso, ma… dopo una iniziale affluenza “controllata”,
il pubblico ha assunto una dimensione numerica dignitosissima e soddisfacente.
Completa diretta streaming
su MA1TV,
con Carlo
Barbero in veste di mattatore, oltre
che organizzatore.
Lo spettacolo aveva un
titolo, “Bentornato John Falco”; John,
musicista di lungo corso, dall’immagine musicale significativa, dopo un periodo
non troppo felice legato a problemi fisici, ritorna alla musica attiva, ed era
questa l’occasione per raccogliere attorno a sé un po’ di amici.
Rivisitando le serata
a distanza di due giorni, viene naturale raccontare di un concerto in cui si sono
susseguite diverse realtà musicali, tra queste Falko, che ha esercitato il
ruolo di collante, lasciando spazi e tempi ai compagni di viaggio.
Nel filmato
proposto a fine post, sarà lo stesso John a parlare rapidamente di sé e del suo
attuale mood.
John Falko si
riproporrà a più riprese, con abiti sonori diversificati, ma il comune
denominatore delle sue presenze sarà sempre lo stesso, l’energia sommata
all’originalità della proposta.
E’ stata per me l’occasione
per scoprire un’altra faccia musicale di Genova, con tanti risvolti piacevoli e
sorprese di qualità. Come Bobby Soul
ad esempio, che scalda da subito il pubblico, dimostrando come una voce, una
chitarra (quella di Alessio Corsi) ed un qualsiasi attrezzo ritmico possano
bastare per far nascere la giusta alchimia tra due poli antistanti.
I cambi set sono da
sempre buchi da coprire, ed un valido aiuto per Barbero e Falko è arrivato da Silvia Bazzano, a cui è spettato il
difficile compito di utilizzare il verbo -di solito non troppo amato quando si
è in attesa di una performance live- tra testi comici ed altri impegnati, dimostrando
grande elasticità di repertorio e senso dell’improvvisazione, necessario in
queste situazioni.
Altre sorprese -sottolineo
“per me”- arrivano dal mondo femminile.
DOREMIFLO presenta il suo mix di pop, elettronica e rock, inventando un
quadro originale che realizza un ponte temporale attraverso epoche diverse,
innestando in me la voglia di… saperne di più.
Altra chicca la
presenza di Sabrina Napoleone; parte
letteralmente in sordina, per effetto di un volume vocale da settare, ma col
passare dei minuti sorprende per quello che io ho interpretato come desiderio
di allargare gli spazi, tra testi “seri” e ricerca ed ampliamento dei personali confini, utilizzando
una decisa sperimentazione. Anche in questo caso viene naturale approfondire, e
credo sia questa la corretta curiosità che dovrebbe colpire chi mette da parte
i pregiudizi e… si apre al nuovo.
Arriva poi il momento
di Grazia Quaranta, che fa esplodere
il palco, utilizzando la Joplin, la Turner e Prince, con una voce incredibile
che mi ha provocato qualche sano brivido.
E non oso pensare cosa possa accadere normalmente, quando alla sue
spalle c’è una vera band e non una base su cui cantare. Felice della scoperta.
Il protrarsi della
serata manda fuori tempo l’ultimo set, quello che ha visto sul palco Tiranti, Aldo De Scalzi, Trigona,
Maragliano, Maddalone e Merli: superfluo
il commento!
La loro conclusiva “Somebody to Love” è una chicca, che
oltre a riportarci al mondo dei Queen (ma che bello il duetto tra Tiranti e
Merli!) permette di ricordare come le sofferenze che in modo più o meno pesante
toccano ognuno di noi possono essere ammorbidite, a volte guarite, dalla musica,
che diventa un messaggio d’amore rivolto al mondo circostante… qualcuno da
amare.
John Falco chiosa
simbolicamente “Spara al tuo nemico”:
lui ha ricominciato dal Govi a lanciare pallottole musicali che allontanano il
colore scuro, quell’alone poco piacevole che circonda sempre il pessimismo,
quello sì uno stato d’animo difficile da combattere! E ora suppongo che l’arma di
John potrà sparare, positivamente, a getto continuo.
So di non aver citato
molti dei presenti, che colpevolmente non conosco, ma non posso dimenticare uno
dei registi, il fonico e musicista Ricky
Pelle, ancora una volta a dirigere l’orchestra, in un angolino buio.
Il medley a seguire
fornisce qualche dettaglio di serata, per tutto il resto MA1TV e Carlo Barbero
restano a disposizione, con una importante novità, la prossima, imminente presenza sul digitale
terrestre.