mercoledì 2 aprile 2014

Ritornano Les Trois Tetons-Presentazione nuovo album al Raindogs di Savona, 5 aprile


Les Trois Tetons – “Songs About Lou” (Autoproduzione)
“Dritti al cuore del rock'n’roll” (Rootshighway)

A tre anni di distanza dal precedente “Dangereyes”, esce il quarto album in studio della band ligure. Quindici nuovi brani, registrati presso gli studi del “Punto d’Incontro Italo Calvino” di Loano (SV) sotto la preziosa guida di Alessandro Mazzitelli, e con la partecipazione di Fabio Biale al violino, ospite in tre brani.
Da oltre vent’anni Les Trois Tetons su un palco sono sinonimo di rock and roll, sudato e sanguigno, puro ma contaminato nel ripercorre una strada che parte dal Delta e si spinge fino al CBGB’s, passando per il Marquee. Dove Chuck Berry incontra Tom Waits, The Clash gli Stones di Exile. Ancora una volta in studio abbandonano le follie del live e sfoggiano il loro lato più articolato, declinando la loro idea di rock, intrisa nelle radici del blues e venata di psichedelia, in varie sfaccettature di suono.
Songs About Lou” è un viaggio in due atti e un’ouverture attraverso i dolori e le gioie del rock and roll, per dimostrare i possibili effetti terapeutici delle chitarre elettriche e di un songwriting appassionato.
“You can’t beat 2 guitars, bass, drum” (L. R.)

Una visitazione dell'album verrà pubblicata prossimamente sulla rivista musicale MAT 2020 (www.mat2020.com).

Nell'intervista a seguire, il frontman Zac, parla del nuovo full lenght e di molto altro ancora, nell'attesa dei prossimi appuntamenti, sintetizzati a fine post.
L'album  “Songs About Lou” sarà disponibile dal 7 aprile, reperibile in rete sul  sito di riferimento (o in download digitale dalle principali piattaforme), e naturalmente ai concerti.


L'INTERVISTA

Sono passati tre anni dal precedente album in studio: che cosa è accaduto in questo significativo spazio temporale?

Due anni fa abbiamo dovuto cambiare batterista; questo ha richiesto un certo assestamento, anche se in realtà Davide si è inserito velocemente riuscendo a rimpiazzare degnamente Guido, che è stato il nostro batterista storico per più di dieci anni e l’elemento che ci ha dato la possibilità di crescere realmente come gruppo. Abbiamo continuato a suonare il più possibile in concerto, l’album precedente “Dangereyes” è piaciuto molto, anche dal vivo, e poi ovviamente, soprattutto nell’ultimo anno, ci siamo dedicati a comporre e registrare la musica che è finita su “Songs About Lou”.

Come nasce l’idea del personaggio “Lou”, e come si lega alla figura di Lou Reed?

Lou è il protagonista della prima canzone, quella intorno a cui è nato il concetto del disco; è una canzone scritta da Barbon, in parte autobiografica, ma in realtà l’ispirazione per il nome viene dal personaggio di Louis Chyphre, del film Angel Heart. Si pensava già di usarlo come titolo, poi proprio nel periodo in cui stavamo registrando in studio è giunta la notizia della morte di Reed; è venuto quindi naturale citarlo indirettamente nel titolo e dedicargli il disco. Per la nostra musica è stata una figura gigantesca, senza la sua opera il rock non sarebbe stato lo stesso. Poi anche le sonorità sono volutamente ispirate a certi lavori di Lou Reed, e spero che questo si senta nel risultato finale.

Il disco appare come  lavoro concettuale, fatto inusuale per il genere musicale che amate e proponete: qual è la storia che raccontate? Quale il messaggio?

Anche se di solito il concept è legato più al genere progressive, che è un po’ lontano dai nostri punti di riferimento, tutti abbiamo ascoltato e amato dischi come Ziggy Stardust o Tommy, per cui abbiamo pensato che anche con il nostro grezzo rock and roll potevamo provare a cimentarci con un discorso più articolato, dove si potessero inserire anche canzoni cortissime, introduzioni strumentali e narrazioni estese. La storia di Lou è quella di un uomo che è a disagio con la realtà che lo circonda, entra in crisi e decide di lasciare tutto, partire, e vivere una serie di avventure che – forse – lo ricondurranno vicino al punto di partenza. Lou potrebbe anche essere una parte di ognuno di noi – più o meno nascosta, a seconda di quanto le permettiamo di emergere.

Cosa mi dici degli ospiti?

L’ospite in realtà è uno solo - anche se Alessandro Mazzitelli, oltre a svolgere egregiamente il suo ruolo di fonico, ha dato il suo tocco con uno strumento esotico su “Wide Mouth” - ovvero Fabio Biale. Lo conosciamo da anni, e oltre ad avere già collaborato al nostro primo disco nel 2005, avevamo anche suonato sul palco del BCC, e io personalmente in altre situazioni, ed è venuto spontaneo sfruttare la sua immensa bravura e musicalità su almeno tre brani. Per chi segue la scena musicale Fabio non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum è vastissimo e il suo lavoro è meritatamente apprezzato su più fronti.

Ritorno un attimo alla line up: come procedono le cose con il nuovo innesto, valido aiuto anche in fase di realizzazione art work?

Come ti dicevo prima, Davide si è inserito molto bene da tutti i punti di vista, e oltre ad abbassare considerevolmente l’età media di un gruppo che ormai è in giro dal secolo scorso, ha dato un valido contributo anche alla parte visiva, disegnando la cover e curando la grafica, nonché tutto ciò che è legato a foto e video. Siamo stati molto fortunati a incontrarlo.

Come promuoverete l’album? Sono previsti live in Italia e oltre?

Ovviamente la promozione si basa per noi principalmente sui live, anche se proporremo video e passaggi in radio, cercando anche di ricavarci degli spazi sul web. La serata di presentazione sarà il 5 aprile al Raindogs House di Savona, con Fabio come ospite, poi sempre ad Aprile abbiamo concerti ad Alessandria, Milano, Genova, sperando di estendere il più possibile il nostro raggio di azione. Per settembre invece è già programmato un breve tour in Germania.

Un’ultima cosa: dopo venti anni di attività, si possono tirare le somme di quanto realizzato?

Dopo più di vent’anni per noi è stupefacente guardarci indietro e aver realizzato cose a cui non avremmo mai pensato quando abbiamo iniziato. Siamo sempre stati una piccola band che pensa in piccolo, e a questo punto avere inciso quattro dischi di canzoni scritte da noi, avere suonato in diverse parti d’Italia e anche fuori dai confini nazionali, avere conquistato l’apprezzamento di appassionati, di ottimi musicisti, di addetti ai lavori, ha ancora dell’incredibile ai nostri occhi. Abbiamo persino una schiera di seguaci in Germania, paese in cui ci esibiamo regolarmente ogni anno ormai dal 2010; pensa che l’anno scorso una ventina di tedeschi sono venuti addirittura qui in Italia per due nostri concerti. Direi che non si può chiedere di più.

Anteprima del disco


INFO


I prossimi appuntamenti:

Giovedì 3 Aprile

 intervista a Radio Skylab, ore11:00

Sabato 5 Aprile

Presentazione ufficiale dell'album al Raindogs House di Savona, con proposta integrale del nuovo lavoro, e con Fabio Biale, ospite anche suk palco.

Martedì 8 Aprile

 intervista a Radio Lombardia, ore 20:00

Giovedì 10 Aprile

live at Mag Mell, ALESSANDRIA 22:00

Venerdì 11 Aprile

 Item MILANO, 22:30

Sabato 19 Aprile

Quaalude Club, GENOVA dopo mezzanotte

Giovedì 24 Aprile

 Mr. Drake, Varazze (SV) 22:30