Alessandro Leone, di Progressive World, ha incontrato Alberto Radius in occasione dell’uscita
del nuovo album “Banca d’Italia”. Nell’occasione
Radius si racconta e descrive la genesi del nuovo disco, offrendo spunti che
riconducono alla sua strepitosa carriera.
Ecco il risultato della lunga chiacchierata.
Stralci dal comunicato stampa ufficiale…
A distanza di otto anni dall’ultima
sua pubblicazione discografica ecco nuovamente riaffacciarsi sulla scena musicale
il mitico Alberto Radius, un artista senza tempo.Testi attualissimi (grazie al geniale
intuito del compianto Oscar Avogadro), proposti anche da nuovi autori. Le composizioni,
gli arrangiamenti e la realizzazione sono di forte impatto emotivo e curate con
meticolosa attenzione da Radius, mentre la particolare voce che lo contraddistingue
è poi la ciliegina sulla torta che impreziosisce questo lavoro. Uno scrigno da
custodire nel tempo questo cd, pubblicato anche in vinile, che sigilla se ce ne
fosse bisogno il grande talento di Alberto…. un’icona del nostro panorama
musicale nazionale e internazionale. La produzione discografica è a cura di
Beppe Aleo label manager di Videoradio, mentre la presentazione inserita sul cd
e nell’Lp è stata redatta da Red Ronnie.
Biografia
Inizia la
carriera verso la fine degli anni cinquanta in un gruppo chiamato White Booster
e si trasferisce quindi a Milano dove suona con gli inglesi Simon & Pennies
per passare poco dopo al gruppo Quelli dove
è chiamato a sostituire Franco Mussida impegnato a svolgere il servizio di
leva. Con questo gruppo, che poco dopo avrebbe cambiato il nome in Premiata
Forneria Marconi, Radius incide le prime canzoni e sviluppa un suo personale modo
di suonare la chitarra. Rientrato Mussida, Radius abbandona il gruppo e, su suggerimento
dell'impresario Franco Mamone, forma con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi la Formula 3. Dopo l'incontro con Lucio Battisti,
il gruppo debutta con l'etichetta appena fondata dal cantautore, la Numero Uno,
incidendo un brano dello stesso Battisti, Questo folle
sentimento,
che arriva al quinto posto della classifica dei singoli più venduti. Il primo album
Dies irae è del 1970 ed è proprio il suono della chitarra di
Radius a costituire la trama dell'album. Pur continuando a lavorare e a
riscuotere successi con il gruppo, due anni dopo Radius incide il primo album
da solista, Radius, cui contribuiscono alcuni celebri strumentisti della
musica rock italiana degli anni settanta come Demetrio Stratos Giulio Capiozzo
Patrick Djivas (che poco dopo daranno vita agli Area), Franz Di Cioccio e
Giorgio Piazza della Premiata Forneria Marconi, Gianni Dall'Aglio e Vince
Tempera. Nel 1974, dopo lo scioglimento della Formula 3, Radius - insieme a
Mario Lavezzi, Vince Tempera, Gianni Dall'Aglio (ex Ribelli), Bob Callero e
all'altro ex Formula 3 Gabriele Lorenzi- fonda un nuovo gruppo, Il Volo, prodotto dal duo
Mogol-Battisti, che incide due album e che si caratterizza per le sonorità
mediterranee. Dopo lo scioglimento de Il
Volo, nel 1976, Radius incide il suo secondo album solista, Che
cosa sei,
che segna una svolta musicale nella sua carriera. L'anno dopo esce il suo album di maggior successo, Carta straccia, grazie
soprattutto a Nel ghetto intenso brano
rock. In contemporanea inizia un'intensa carriera di session
man che
lo vede al fianco dei maggiori cantanti italiani, spesso anche in veste di
autore e produttore; nel 1978 apre anche un suo studio, lo Studio Radius, in
cui inciderà i suoi album successivi. Nel 1986 costituisce il gruppo
Cantautores con cui partecipa a varie trasmissioni televisive di revival
musicale e con cui incide due album (Cantautores e La
terra siamo noi) in cui convivono vecchi successi e nuovi brani. A cavallo
tra gli anni ottanta e novanta partecipa al programma televisivo di Italia 1 Una rotonda
sul mare,
condotto da Red Ronnie, nella prima edizione come leader e lead guitarist
per
accompagnare i cantanti in gara e nella seconda edizione nella duplice veste di
accompagnatore e di partecipante alla gara come membro del suo vecchio
complesso Formula 3. Per ultimo doveroso ricordare che Radius ha contribuito
nel suo studio alla realizzazione dei grandi successi di Franco Battiato(L'era
del cinghiale bianco, Patriots, La
Voce del Padrone, L'arca di Noè, Orizzonti perduti, Mondi Lontanissimi ecc.) e
ultimamente ha collaborato anche con Gianluca Grignani.
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