Leonardo
è un cantautore, giovane ma non giovanissimo e sottolineo questo aspetto per
evidenziare una buona gavetta alle spalle.
Ho
ascoltato alcuni dei suoi brani, nudi, senza arrangiamenti, perché è in questo
modo che Leonardo concepisce
presentarsi, senza trucco ne belletti, ma tanta sostanza.
Questo
tipo di approccio obbliga colui che ascolta -e valuta- ad una concentrazione
superiore, perché spesso un “prodotto” colpisce per aspetti che non sono
“l’essenziale”. Nel caso di un musicista che crea e propone la propria
musica, il succo è rappresentato dal contenuto, dall’unione di esso con il giro
armonico, dalle caratteristiche della voce, dalla personalità, e dalla ricerca
di qualche traccia di originalità.
Devo
basare il mio giudizio su soli due brani - uno presentato a fine post- ma
risultano sufficienti per creare l’immagine del musicista, la sua impronta, le
sue argomentazione e le sue potenzialità.
Una
voce atipica, tra la vocalizzazione melodica e la chiarezza cristallina…
liriche intimistiche capaci di racchiudere un mondo in poche frasi… una giuste
dose di spleen che conduce ad ambienti solitari, al convivere con la natura…
sono questi aspetti che ho colto e che ritengo da sottolineare positivamente.
Leonardo
mi appare come un cantastorie dai modi antichi e dalla proposta moderna,
miscela possibile quando cultura e scuola si mischiano dosandosi alla
perfezione.
E
chissà cosa può accadere di magico quando Leonardo si pone davanti al pubblico
e, incurante della tipologia di audience, si lascai andare raccontando le sue
storie.
L’INTERVISTA
Leggendo le tue note
biografiche si capisce quale sia stato il momento in cui ti sei appassionato
alla musica. Esiste però un artista, una band, un evento che hai assunto come
modello e che in qualche modo ti ha ispirato nel tuo cammino pluriennale?
Nella mia famiglia ho respirato da subito
l'aria della musica, suonava mio nonno, suonava mio padre; ricordo che nelle
prime band come riferimento avevo i LITFIBA, TIMORIA, che non ascolto più
perché con il tempo ho cercato e cerco sempre qualcosa di nuovo; e poi il
periodo DE ANDRE' ha lasciato il segno, con l'importanza del
"pensiero". Direi che queste sono state le basi iniziali, poi la
curiosità mi ha portato lontano.
Un cantautore non può ovviamente prescindere da un testo, da un idea, da una sensazione musicata. Riesci ad esprimerti con soddisfazione personale senza l’utilizzo di una lirica, ma solo col mondo dei suoni?
Questa è
una bella domanda… non ho una grande capacità strumentale, ne sono consapevole,
ma unendo voce e chitarra cerco di creare qualche emozione; non mi attira il
virtuosismo, e come detto prima punto all'emozione di una nota semplice,
provando grande soddisfazione.
Io credo che la voce sia uno strumento aggiunto, il più prezioso perché naturale. Che cosa è per te la voce?
La voce è
uno strumento delicatissimo e difficile da usare, la voce è collegata alla tua
anima, ti rende visibile, nudo davanti agli occhi di chi ti ascolta e non ti
puoi nascondere; ogni emozione, ogni vibrazione uscirà sotto forma di suono,
priva di qualsiasi barriera o maschera; più semplicemente la posso definire
VITA.
Come descriveresti il
tuo iter compositivo… prima il testo… prima la musica? E quali le fonti di
ispirazione maggiori?
Nasce da
un giro di accordi, poi invento un motivetto, cerco di sviluppare il tutto,
dando un senso, una stesura logica; il testo arriva dopo, nasce da un libro,
una foto, e se noto qualcosa di affascinante inizio a lavorarci sopra.
I tuoi riferimenti
musicali sono molti e differenti tra loro, da De Andrè a Iron Maiden a Tommy
Emanuel. Quanto è rock il tuo animo?
Non lo so
quanto sia rock il mio animo, cerco comunque di mettere in ogni brano la giusta
rabbia.
Che idea ti sei fatto
del businnes che gira attorno alla musica e delle possibilità fornite da
internet?
Il
businnes ha reso quest'arte una semplice " COSA " togliendone il
fascino; internet aiuta la ricerca della buona musica, ma spero che con il
tempo tutto si baserà sul vero LIVE, dove si può notare la vera validità di un
artista; il resto, l'apparenza, non conta nulla, non credo sia un grande
problema vestirsi alla moda, ma nei vari reality ( X-factor e cavolate
varie...) studiano questo, e fanno capire alle persone comuni che l'importante
è apparire. Rispondendo ad altra tua domanda direi che… nei miei live arrivano
emozioni, almeno questo dicono.
Ti poni mai, quando componi, il problema dell’originalità, della diversità rispetto a stereotipi esistenti?
L'originalità
è fondamentale, ma ti posso dire che puoi affrontare lo stesso pensiero, magari
già scritto mille volte, ma rimarrà comunque un tuo pensiero diverso da altri.
In questo tuo
complicato(come per tutti) percorso musicale e di vita, hai trovato sempre
qualcuno che ti ha incoraggiato o c’è stato chi ti ha aperto gli occhi verso un
mondo che, mai come adesso, separa qualità da vendibilità del prodotto?
I miei
genitori sono in prima linea e mi spingono; a volte passo periodi negativi, ma
credo fino in fondo nella mia musica; io cerco la qualità, per la
vendibilità... è un tema che sto affrontando in questo periodo, ma non ho la
risposta.
Prova a sognare. Cosa
vorresti ti capitasse , musicalmente parlando, nei prossimi tre anni?
Chiedo di vivere di musica, chiedo il giusto,
non sogno contratti milionari perché se arrivano tanti soldini il tuo sogno
passa in secondo piano; ripeto, il "GIUSTO", una parola che
manca da tempo nel mondo.
Dice di se Leonardo…
La passione per la Musica credo sia nata il 18/08/1982,
praticamente quando sono nato io; il SUONO mi ha sempre attratto fin da piccolo
e ho sempre cercato di creare qualche ritmo o melodia con ogni tipo di oggetto;
la prima chitarra mi è stata regalata a sei
anni; non avevo nessuna possibilità di frequentare lezioni o di essere seguito
da qualcuno, ma non m’importava, io cercavo il SUONO e senza avere la minima
conoscenza di accordi o della musica in generale riuscivo nel mio piccolo a
sentirmi realizzato. Con il tempo ho studiato da autodidatta; le prime
timide esperienze le ho fatte con vari gruppi della zona, per poi arrivare a
prendere delle vere lezioni di chitarra. Pensavo di entrare al Conservatorio,
ma questa strada mi portava lontano dalle altre passioni che tenevo
dentro, scrivere e cantare, così ho abbandonato l’idea iniziando a
scrivere le prime canzoni, registrando i primi demo, partecipando a vari
concorsi, come la GONDOLA D’ORO di Venezia, CASTROCARO, e altri.
Dopo queste esperienze, ho capito che la Musica va studiata bene…“ PASSI L’INTERA VITA A STUDIARLA “ e non puoi pensare di affidarti totalmente all’ISPIRAZIONE perché Lei ti tocca per un istante dopo di che se non hai una base musicale rischi di bloccarti, di perdere un pochino la fiducia in te stesso, e così sono arrivato al C.P.M di Milano, mi sono diplomato in canto, dando più concretezza alla mia passione, e lì ho avuto una sorpresa, la VOCE, sì … la Voce intesa come vero e proprio strumento; ho seguito dei corsi sul metodo ESTILL VOICECRAFT, che non è un vero metodo di canto, ma insegna ad usare la voce, e mi è servito per avere più consapevolezza dello strumento.
Dopo queste esperienze, ho capito che la Musica va studiata bene…“ PASSI L’INTERA VITA A STUDIARLA “ e non puoi pensare di affidarti totalmente all’ISPIRAZIONE perché Lei ti tocca per un istante dopo di che se non hai una base musicale rischi di bloccarti, di perdere un pochino la fiducia in te stesso, e così sono arrivato al C.P.M di Milano, mi sono diplomato in canto, dando più concretezza alla mia passione, e lì ho avuto una sorpresa, la VOCE, sì … la Voce intesa come vero e proprio strumento; ho seguito dei corsi sul metodo ESTILL VOICECRAFT, che non è un vero metodo di canto, ma insegna ad usare la voce, e mi è servito per avere più consapevolezza dello strumento.
E arriviamo al presente. I brani che hai ascoltato fanno
parte delle mie ultime fatiche; sono delle demo registrate nello studio di
Pietro Nobile; ho tenuto solo chitarra e voce perché alla fine un brano deve
rimanere in piedi da solo, per arrangiarlo c’è sempre tempo e comunque servono
le persone giuste; sto cercando di FARMI NOTARE PER
REALIZZARE IL MIO PROGETTO, ma non è semplice; l’unica cosa
certa è che non voglio fare altro nella mia vita, perché credo fino in fondo in
quello che faccio. Ovviamente per mantenere tutto questo divido la mia vita in
due, tra lavoro e Musica; attualmente scrivo cose nuove e osservo il mondo… ha
così tanto da raccontare!
Ascolto qualsiasi cosa: SIGUR ROS DAVE MATTHEWS, JOHN LENNON, DE
ANDRE’, BATTIATO, CAPOSSELA, NORAH JONES, ARVO PART, METALLICA, IRON MAIDEN,
TOMMY EMMANUEL, PAT METHENY, BEN HARPER, BATTISTI, AREA, DEMETRIO
STRATOS, JEFF BUCKLEY, ERIC CLAPTON, AL JARREAU, BOBBY MC FERRIN, ANNIE
LENNOX, GABER, KURT ELLING, JOSE GONZALEZ ecc…, un bel “casino” di generi
diversi, ma non ho nessun mito, solo tanta ammirazione per le varie emozioni
che hanno saputo dare questi artisti.