Il volo record di Phil Collins: sul
Concorde incontra Cher, ignara dell'evento che sta per cambiare la storia della
musica
Il 13 luglio 1985, giorno del Live Aid, il batterista e cantante britannico Phil Collins tentò
l'impresa più folle della storia del rock. Dopo aver suonato davanti a 72.000
persone allo stadio di Wembley (Londra), Collins aveva un solo
obiettivo: salire sul palco anche al JFK Stadium di Filadelfia,
dall'altra parte dell'Atlantico.
Per compiere questa missione, Collins si affidò al mezzo più
veloce disponibile: il leggendario aereo supersonico Concorde.
Una volta a bordo per il volo transatlantico, stanco ma
adrenalinico, Collins si ritrovò in compagnia di una figura iconica del pop: Cher.
L'incontro fu subito surreale. Durante la conversazione,
Collins raccontò entusiasta che era nel mezzo di una performance mondiale per
raccogliere fondi contro la fame in Africa. La reazione di Cher lasciò il
musicista a bocca aperta:
"Ero seduto sul Concorde e parlavo con Cher, e lei
mi chiese: 'Cosa fai in giro?' Io le risposi: 'Sto andando a suonare al Live
Aid!' E lei ha replicato: 'Cos'è il Live Aid?'"
Cher, una delle star più grandi del pianeta, non era a
conoscenza dell'evento benefico del secolo.
Collins, incredulo, le spiegò l'importanza dell'evento e la
spronò a unirsi. Cher, colpita dalla portata della manifestazione, accettò
immediatamente l'idea di partecipare.
"Le dissi: 'Beh, vai a Filadelfia!'" ha
raccontato Collins. "E lei: 'Ok, vado."
Una volta atterrato in America, Collins, dopo un
trasferimento in elicottero, completò il sua tour de force: suonò la batteria
per Eric Clapton e poi per la (poco riuscita) reunion dei Led Zeppelin.
Stremato e deluso dall'ultima performance, decise che per lui la giornata era
finita.
Mentre Collins si ritirava per il meritato riposo, accese la
televisione proprio mentre il concerto americano si concludeva con la celebre
performance corale di "We Are the World".
Con grande sorpresa, Collins vide sul palco, in piedi accanto a star del calibro di Lionel Richie e Tina Turner, proprio Cher che cantava. La donna che poche ore prima non sapeva cosa fosse il Live Aid, era lì, protagonista del gran finale. In un'amara ironia del destino, Cher prese parte al momento in cui l'uomo che l'aveva informata di tutto aveva scelto di non esserci.
Epilogo sarcastico: l'aneddoto in salsa
ligure
Questa epica vicenda è stata rievocata in chiave comica e
locale da Angelo De Negri, co-autore del
libro “LIVE AID – Il juke-box globale compie 40 anni”,
scritto assieme ad Aldo Pedron.
Durante una presentazione a Savona, in un ambiente familiare e rilassato, il racconto dell'incontro tra Collins e Cher è uscito con una verve sarcastica che, spontaneamente, ha preso la forma di un dialogo "quasi in dialetto genovese" tra due personaggi tipici liguri, trasformando l'evento storico in un esilarante sketch da cabina di un traghetto.
Qui di seguito potete trovare la versione video di Angelo che racconta, con sarcasmo e un tocco ligure, l'incontro tra Phil Collins e Cher sul Concorde...

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