Oggi è il 19 dicembre, data che segna l’anniversario della nascita di Alvin Lee, nato a Nottingham nel 1944. Considerato uno dei chitarristi più influenti della sua generazione, Lee ha legato indissolubilmente il suo nome alla storia del rock grazie alla sua velocità esecutiva e al sodalizio con i Ten Years After.
Cresciuto in una famiglia appassionata di jazz e blues, Alvin Lee iniziò a suonare la chitarra a tredici anni. La sua formazione musicale, influenzata da giganti come Chuck Berry e Scotty Moore, emerse chiaramente nel suono dei Ten Years After, la band con cui raggiunse la fama internazionale alla fine degli anni Sessanta. Il gruppo si distinse per una miscela di blues rock e jazz, sorretta dalla tecnica virtuosistica di Lee.
L'evento che trasformò Alvin Lee in un'icona globale fu il festival di Woodstock nel 1969. L'esibizione del brano I'm Going Home rimane uno dei momenti più celebri del documentario dedicato all'evento. In quell'occasione, Lee utilizzò la sua Gibson ES-335 rossa, soprannominata "Big Red", decorata con simboli pacifisti, dimostrando una velocità e un'energia che gli valsero il soprannome di "chitarrista più veloce del West".
Nonostante il successo commerciale, Lee cercò spesso di distanziarsi dall'etichetta di "velocista", preferendo esplorare sonorità più vicine al rock’n’roll classico e al country rock. Dopo lo scioglimento dei Ten Years After, intraprese una carriera solista che lo portò a collaborare con artisti del calibro di George Harrison, Ronnie Wood e Mylon LeFevre. La sua discografia successiva riflette il desiderio di mantenere un approccio più essenziale e radicato nelle tradizioni musicali americane.
Alvin Lee è scomparso il 6 marzo 2013, all'età di 68 anni, a causa di complicazioni insorte dopo un intervento chirurgico di routine. La sua eredità rimane custodita in una vasta produzione discografica e nell'influenza esercitata su generazioni di chitarristi, che continuano a guardare alla sua tecnica e alla sua capacità di fondere generi diversi come a un punto di riferimento fondamentale per il rock moderno.
