martedì 24 marzo 2015

ReaGente 6-"LIVE!


ReaGente 6 propone un album live, registrato nell’Ottobre del 2013 alla Casa del Jazz, a Roma. Titolo appropriato… Live!.
Fabio Di Biagio è il leader di un progetto ad ampio respiro, che prevede coinvolgimenti dai nomi altisonanti, come il chitarrista Amit Chatterjee, a lungo compagno di viaggio di Joe Zawinul, e David Jackson, il mitico fiatista dei Van der Graaf Generator, sempre a suo agio sui palchi italiani, felice di interagire con artisti locali.
L’ascolto del disco, e la lettura delle note disponibili, rilasciano un messaggio pesante, attuale, e come da sempre accade la musica -senza distinzione tra sonorità e liriche- si propone come mezzo efficace e utile per rappresentare concetti che sono alla base del comune vivere e di uno sviluppo sereno e intelligente della nostra civiltà, capace di afferrare al volo le evoluzioni e i cambiamenti in atto.
Utilizzo alcune strofe del brano “Black Swan’s Dance” per sintetizzare le idee e i concetti che sono alla base del team di ReaGente 6: “ La diversità è una grande ricchezza, la diversità aiuta ad allargare gli orizzonti della gente, la diversità ti fa sentire vivo e bisogna essere sempre orgogliosi della propria differenza”.
Nella realtà esistono macigni  da rimuovere per chi ha testa pensante, e iceberg da sciogliere per chi ha la sensibilità per riflettere… e che siano sempre di più gli esseri umani in grado di farlo!
La musica proposta è la logica conseguenza: otto tracce che guidano l’ascoltatore per circa settantotto minuti, singoli periodi lunghi che sono il frutto della libertà tipica della fase live, soprattutto se uno degli argomenti  in gioco è la libertà, in questo caso di tipo espressivo.
Sul palco trova posto una squadra multi etnica, dove ai due già citati - Chatterjee indiano e Jackson inglese- si aggiungono gli italiani -Di Biagio, Anselmi, Mazzenga, Chiantese e Fortuna-,  il libico Alì Mhagag e il tunisino Marwan Samer.
Parte “Piattabanda” e inizia un viaggio che non conosce ne barriere ne confini, dove le culture si miscelano e gli spazi si accorciano, una nave da crociera -immagine davvero attuale- che attracca in mille porti differenti, e ad ogni sosta si lascia andare, immergendosi in acque dal colore cangiante, contaminando ma, soprattutto, lasciandosi contaminare, perché non c’è niente e nessuno da colonizzare, ma risulta urgente e naturale l’opera di integrazione. E’ una musica che non ha schemi ed etichette, dove il jazz si miscela al funk, dove i ritmi si trasformano in odori, e le melodie in colori variopinti.
La tecnica e il talento degli artisti in gioco è sopraffina, ma è questo il caso lampante in cui il tutto è maggiore della somma delle parti, perché ciò che emerge è un’immagine globale fatta di gioia e serenità, e in questa picture viene naturale inserire anche il pubblico presente, che non si può immaginare passivo e concentrato, ma piuttosto una parte dello spettacolo stesso.
Una piccola nota relativa al mio amico Jackson, che continua a stupirmi, non tanto per le sue riconosciute skills, ma per la capacità di mettersi sempre -e umilmente- al servizio della musica, riuscendo a dare caratterizzazione musicale qualunque sia il genere che lo vede protagonista, e anche in questo caso, i suoi passaggi contribuisco ad impreziosire un album davvero importante. E poi lui è particolarmente adatto al topic, perché da tutta la vita si adopera per far sì che la diversità diventi una risorsa da cui ripartire.
Grande valore ricoprono solitamente le immagini e la linea grafica, e spesso la cover, primo elemento di un disco con cui si entra in contatto, racconta e anticipa ciò che sarà il focus; in questo caso la continuità è marcata, tanto che la mera -ma attenta- osservazione diventa lo start di un contenitore musicale che già si avverte nell’aria: magia dell’art work!




Voto alto per questo LIVE! e per ReaGente 6, una band da ascoltare e da vedere, possibilmente da una posizione privilegiata, quella che solo nel corso di un concerto si può assumere.


LINE‐UP
Fabio Di Biagio‐keyboards
Esharef Alì Mhagag‐vocals
Giacomo Anselmi‐guitar
Marwan Samer‐oud, vocals
Mario Mazzenga‐bass
Daniele Chiantese‐drums
Ivano Indralal Fortuna‐percussion
Special guest: Amit Chatterjee and David Jackson