ReaGente 6 propone un album live, registrato nell’Ottobre del 2013 alla Casa del Jazz, a Roma. Titolo appropriato… Live!.
Fabio Di Biagio è il leader di un progetto ad ampio respiro, che prevede
coinvolgimenti dai nomi altisonanti, come il chitarrista Amit Chatterjee, a lungo compagno di viaggio di Joe
Zawinul, e David Jackson, il mitico
fiatista dei Van der Graaf Generator, sempre a suo agio sui palchi italiani, felice
di interagire con artisti locali.
L’ascolto del disco, e la lettura delle note disponibili, rilasciano
un messaggio pesante, attuale, e come da sempre accade la musica -senza distinzione
tra sonorità e liriche- si propone come mezzo efficace e utile per
rappresentare concetti che sono alla base del comune vivere e di uno sviluppo sereno
e intelligente della nostra civiltà, capace di afferrare al volo le evoluzioni
e i cambiamenti in atto.
Utilizzo alcune strofe del brano “Black Swan’s Dance” per sintetizzare
le idee e i concetti che sono alla base del team di ReaGente 6: “ La diversità è una grande ricchezza, la
diversità aiuta ad allargare gli orizzonti della gente, la diversità ti fa
sentire vivo e bisogna essere sempre orgogliosi della propria differenza”.
Nella realtà esistono macigni da rimuovere per chi ha
testa pensante, e iceberg da sciogliere per chi ha la sensibilità per riflettere…
e che siano sempre di più gli esseri umani in grado di farlo!
La musica proposta è la logica conseguenza: otto tracce che guidano l’ascoltatore
per circa settantotto minuti, singoli periodi lunghi che sono il frutto della libertà
tipica della fase live, soprattutto se uno degli argomenti in gioco è la libertà, in questo caso di tipo
espressivo.
Sul palco trova posto una squadra multi etnica, dove ai due già citati
- Chatterjee indiano e Jackson inglese-
si aggiungono gli italiani -Di Biagio,
Anselmi, Mazzenga, Chiantese e Fortuna-, il libico Alì
Mhagag e il tunisino Marwan
Samer.
Parte “Piattabanda” e inizia un viaggio che non conosce ne barriere ne
confini, dove le culture si miscelano e gli spazi si accorciano, una nave da
crociera -immagine davvero attuale- che attracca in mille porti differenti, e ad
ogni sosta si lascia andare, immergendosi in acque dal colore cangiante,
contaminando ma, soprattutto, lasciandosi contaminare, perché non c’è niente e
nessuno da colonizzare, ma risulta urgente e naturale l’opera di integrazione.
E’ una musica che non ha schemi ed etichette, dove il jazz si miscela al funk,
dove i ritmi si trasformano in odori, e le melodie in colori variopinti.
La tecnica e il talento degli artisti
in gioco è sopraffina, ma è questo il caso lampante in cui il tutto è maggiore della somma delle parti, perché ciò che emerge
è un’immagine globale fatta di gioia e serenità, e in questa picture viene
naturale inserire anche il pubblico presente, che non si può immaginare passivo
e concentrato, ma piuttosto una parte dello spettacolo stesso.
Una piccola nota relativa al mio amico
Jackson, che continua a stupirmi, non tanto per le sue riconosciute skills, ma
per la capacità di mettersi sempre -e umilmente- al servizio della musica,
riuscendo a dare caratterizzazione musicale qualunque sia il genere che lo vede
protagonista, e anche in questo caso, i suoi passaggi contribuisco ad
impreziosire un album davvero importante. E poi lui è particolarmente adatto al
topic, perché da tutta la vita si adopera per far sì che la diversità diventi
una risorsa da cui ripartire.
Grande valore ricoprono solitamente le
immagini e la linea grafica, e spesso la cover, primo elemento di un disco con
cui si entra in contatto, racconta e anticipa ciò che sarà il focus; in questo
caso la continuità è marcata, tanto che la mera -ma attenta- osservazione diventa
lo start di un contenitore musicale che già si avverte nell’aria: magia dell’art
work!
Voto alto per questo LIVE! e per
ReaGente 6, una band da ascoltare e da vedere, possibilmente da una posizione privilegiata,
quella che solo nel corso di un concerto si può assumere.
LINE‐UP
Fabio Di Biagio‐keyboards
Esharef Alì Mhagag‐vocals
Giacomo Anselmi‐guitar
Marwan Samer‐oud, vocals
Mario Mazzenga‐bass
Daniele Chiantese‐drums
Ivano Indralal Fortuna‐percussion
Special guest: Amit Chatterjee and David Jackson