Per la seconda volta mi avvicino ad una musica che è il frutto di una cultura lontana - quella israeliana - non tanto per dimensioni spaziali, ma perché gli stereotipi e i luoghi comuni inducono a pensare che il rock - famiglia in cui è possibile inserire molti sottogruppi e generi - possa avere dignità solo se prodotto in certi luoghi specifici.
Sbagliato,
è proprio attraverso la musica che certe barriere cadono, e alla fine la
possibilità di espressione che essa da è superiore ad ogni linguaggio che si possa
ritenere “il più diffuso”.
Dopo
aver parlato di Yossi Sassi -
presente come ospite in questo album e mentore del gruppo - è oggi la volta di
una band al debutto discografico, gli OCEANIC che rilasciano l’album di debutto, “City of Glass”.
Dieci
brani suddivisi su 50 minuti che propongono una miscela che viene inquadrata
come progressive metal, etichetta che include la tipica “durezza” delle trame
metal integrata con atmosfere più classicheggianti, e con un utilizzo delle
liriche che conduce verso il legame concettuale.
Gli
OCEANIC colgono l’occasione per
sottolineare i cambiamenti sociali in atto, ancor più importanti nel loro
paese, e descrivono la vita simbolo di chi si trova a vivere un periodo così
difficile, cercando di analizzare aspetti intimistici rapportati al mondo
esterno.
La
voglia di virtuosismo emerge, e appare chiara la mano dell’esperto “produttore”
Sossi, che prova - e riesce - a calmierare gli ardori da debutto, cercando la
misura in ogni singolo episodio.
Ne
esce un album piacevole, che regala qualcosa in più rispetto alla nicchia in
cui si auto inserisce, e diventa un disco alla portata di gusti differenti, con
alcuni preziosi momenti corali, una potenza fuori dalla norma e una voce che,
dal punto di vista timbrico, ricorda quella di Chad Kroeger dei Nickelback.
A
seguire, oltre all’interessante intervista, è possibile fruire dei link che
consentono l’ascolto completo e la lettura dei testi.
L'INTERVISTA
Come e dove nasce la
band? Ti chiedo un piccolo riassunto per il pubblico italiano.
Gli Oceanic
sono nati nel 2009, anche se Idan Liberman cominciò a proporre canzoni con il
nome Oceanic già nel 2007. Abbiamo avuto alcuni cambi di formazione nel corso
degli anni, ma la line up attuale è ancora la migliore. In passato ci siamo
esibiti al ProgStage 2012, primo festival prog-rock internazionale di Israele,
e abbiamo aperto per giganti del prog svedese, i Pain of Salvation, nel loro spettacolo
israeliano nel 2013. Dal 2012 abbiamo lavorato con il pioniere del rock
orientale, Yossi Sassi (membro fondatore degli Orphaned Land), e attualmente stimato
solista. Alla fine del 2014 abbiamo pubblicato il nostro primo album, “City of Glass”, e non posso dirti quanto
siamo emozionati! Non vediamo l'ora che il pubblico italiano lo possa
ascoltare!
Dove nasce il vostro
amore per la musica metal-prog?
Beh,
ognuno di noi è un fan di diversi stili di rock e metal (ma della musica in
generale). Alcuni di noi amano le composizioni altalenanti dei Symphony X, altri
preferiscono i viaggi oscuri di Opet, oppure le tessiture di prog band più
”moderne”, come Animals, Leaders e Skyharbor. Credo che sia importante non
essere legati ad un qualsiasi specifico insieme di regole. Se la canzone deve avere
la semplice durata di 3 minuti… lascia che sia così; se la canzone “ha bisogno”
di un viaggio epico di 12 minuti… lascia che sia così. Noi siamo solo
servitori della musica!
Qual è l’anima di “City
of Glass”, il vostro disco di debutto? Si tratta di un concept album?
Bella
domanda! Non è stato ideato come un concept album, ma in un certo modo esiste
un filo comune per tutti i brani. Sono tutti riferiti ad un giovane agli inizi
del 21 ° secolo. Alcune cose riportano alla fantascienza ed altre rimangono nella
realtà; ci sono aspetti che riguardano quello che è in noi ed altri che si
riferiscono al mondo “esterno”, come può
capitare a chiunque. Tutto sommato le canzoni parlano di cambiamento - stiamo
cambiando, più veloci che mai, e City of Glass è un momento all'interno
di tale cambiamento. Creando questo album abbiamo cercato di alzare la testa e
dire: "Ciao a tutti, basta guardarsi intorno per un secondo, e sarà
facile vedere chi siamo e dove siamo ora, in questo preciso momento!".
Che cosa accade quando
vi esibite dal vivo? Come sono i vostri concerti?
Emm ... puoi
trovare persone con la bandana in testa, birra, fumo, e ricerca di momenti
piacevoli. A volte il pubblico canta con noi i nostri brani!
Che cosa pensi dello
stato della musica nel vostro paese, Israele?
Beh,
questa è una domanda dolorosa. Israele è ricco di musicisti di talento e buone
band, ma sono pochi i posti validi in cui è possibile suonare dal vivo, e la
gente tende a rimanere a casa dopo una dura giornata di lavoro. Ma stanno
accadendo cose buone, la scena è in evoluzione, un cambiamento lento ma deciso.
E poi occorre tenere vivo il mondo del rock, anche se molti se ne fregano. Cos’altro si può fare!?
Possibile vedervi
suonare in Italia, nel futuro prossimo?
Lo spero
sinceramente. Stiamo iniziando a pensare ad un tour europeo, forse a fine 2015
/ inizio 2016. Nel frattempo, per ogni aggiornamento, si può fare riferimento
al nostro sito: http://oceanicband.com
Che cosa avete
pianificato per il futuro, musicalmente parlando?
Beh, il
primo obiettivo è far fluire la nostra musica; ma più in particolare vorremmo
ottenere il maggior numero possibile di ascoltatori del nostro album, "City of Glass". Potremmo anche non
essere obiettivi, ma pensiamo di aver fatto un buon lavoro. Inoltre, io sto
lavorando sulla composizione di nuove canzoni che prevedono accordature di
chitarra alternative, per ottenere atmosfere più cupe; e poi vorrei imparare a
suonare il banjo, perché anche il banjo possono essere rock'n'roll!
City of Glass
A Scanner Darkly
Wind Up in a Barrel (Tribute to Walter)
South of Heaven
Enter
Clouds
Fish You Shouldn't Eat (Part I)
These Countless Hours
HMS Beagle
Eva the Cat Doesn't Sleep
Oceanic
Oceanic's anticipated debut album "City of
Glass," produced by oriental-rock musician Yossi Sassi, formerly of
Orphand Land and an acclaimed solo artist in his own right.
CREDITS
released 31 October 2014
Written by Idan Liberman
Produced by Yossi Sassi
Oceanic are:
Gal Shochet – Drums, Percussion, Backing Vocals
Or Lubianiker – Bass, Additional Guitars
Amir Manber – Guitars
Idan Liberman – Vocals, Guitars
Additional
Musicians:
Yossi Sassi – Additional Guitars, Backing Vocals,
Bozukitara
Idan Harat – Guitars on tracks 1 and 3
Eva the Cat – Meows on track 9
Engineered and Mixed by Liron Shaffer at Bardo
Studios, Ramat-Gan, Israel, and Piloni Sound and Vision (Zaza Studios),
Tel-Aviv, Israel.
Mastered by Michael Fossenkemper at TurtleTone
Studios, NYC, USA.
Photography by Ofir Abe, ofirabe.4ormat.com. Art and
design by Adam Nishma, nishma.info.
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