venerdì 2 gennaio 2015

OCEANIC - “City of Glass”


Per la seconda volta mi avvicino ad una musica che è il frutto di una cultura lontana - quella israeliana - non tanto per dimensioni spaziali, ma perché gli stereotipi e i luoghi comuni inducono a pensare che il rock - famiglia in cui è possibile inserire molti sottogruppi e generi - possa avere dignità solo se prodotto in certi luoghi specifici.
Sbagliato, è proprio attraverso la musica che certe barriere cadono, e alla fine la possibilità di espressione che essa da è superiore ad ogni linguaggio che si possa ritenere “il più diffuso”.
Dopo aver parlato di Yossi Sassi - presente come ospite in questo album e mentore del gruppo - è oggi la volta di una band al debutto discografico, gli OCEANIC che rilasciano l’album di debutto, “City of Glass”.
Dieci brani suddivisi su 50 minuti che propongono una miscela che viene inquadrata come progressive metal, etichetta che include la tipica “durezza” delle trame metal integrata con atmosfere più classicheggianti, e con un utilizzo delle liriche che conduce verso il legame concettuale.
Gli OCEANIC colgono l’occasione per sottolineare i cambiamenti sociali in atto, ancor più importanti nel loro paese, e descrivono la vita simbolo di chi si trova a vivere un periodo così difficile, cercando di analizzare aspetti intimistici rapportati al mondo esterno.
La voglia di virtuosismo emerge, e appare chiara la mano dell’esperto “produttore” Sossi, che prova - e riesce - a calmierare gli ardori da debutto, cercando la misura in ogni singolo episodio.
Ne esce un album piacevole, che regala qualcosa in più rispetto alla nicchia in cui si auto inserisce, e diventa un disco alla portata di gusti differenti, con alcuni preziosi momenti corali, una potenza fuori dalla norma e una voce che, dal punto di vista timbrico, ricorda quella di Chad Kroeger  dei Nickelback.
A seguire, oltre all’interessante intervista, è possibile fruire dei link che consentono l’ascolto completo e la lettura dei testi.
In attesa di vederli in Italia, dal vivo, ecco cosa ci racconta Idan Liberman…




L'INTERVISTA

Come e dove nasce la band? Ti chiedo un piccolo riassunto per il pubblico italiano.

Gli Oceanic sono nati nel 2009, anche se Idan Liberman cominciò a proporre canzoni con il nome Oceanic già nel 2007. Abbiamo avuto alcuni cambi di formazione nel corso degli anni, ma la line up attuale è ancora la migliore. In passato ci siamo esibiti al ProgStage 2012, primo festival prog-rock internazionale di Israele, e abbiamo aperto per giganti del prog svedese, i Pain of Salvation, nel loro spettacolo israeliano nel 2013. Dal 2012 abbiamo lavorato con il pioniere del rock orientale, Yossi Sassi (membro fondatore degli Orphaned Land), e attualmente stimato solista. Alla fine del 2014 abbiamo pubblicato il nostro primo album, “City of Glass”, e non posso dirti quanto siamo emozionati! Non vediamo l'ora che il pubblico italiano lo possa ascoltare!

Dove nasce il vostro amore per la musica metal-prog?

Beh, ognuno di noi è un fan di diversi stili di rock e metal (ma della musica in generale). Alcuni di noi amano le composizioni altalenanti dei Symphony X, altri preferiscono i viaggi oscuri di Opet, oppure le tessiture di prog band più ”moderne”, come Animals, Leaders e Skyharbor. Credo che sia importante non essere legati ad un qualsiasi specifico insieme di regole. Se la canzone deve avere la semplice durata di 3 minuti… lascia che sia così; se la canzone “ha bisogno” di un viaggio epico di 12 minuti… lascia che sia così. Noi siamo solo servitori della musica!

Qual è l’anima di “City of Glass”, il vostro disco di debutto? Si tratta di un concept album?

Bella domanda! Non è stato ideato come un concept album, ma in un certo modo esiste un filo comune per tutti i brani. Sono tutti riferiti ad un giovane agli inizi del 21 ° secolo. Alcune cose riportano alla fantascienza ed altre rimangono nella realtà; ci sono aspetti che riguardano quello che è in noi ed altri che si riferiscono al mondo “esterno”,  come può capitare a chiunque. Tutto sommato le canzoni parlano di cambiamento - stiamo cambiando, più veloci che mai, e City of Glass è un momento all'interno di tale cambiamento. Creando questo album abbiamo cercato di alzare la testa e dire: "Ciao a tutti, basta guardarsi intorno per un secondo, e sarà facile vedere chi siamo e dove siamo ora, in questo preciso momento!".

Che cosa accade quando vi esibite dal vivo? Come sono i vostri concerti?

Emm ... puoi trovare persone con la bandana in testa, birra, fumo, e ricerca di momenti piacevoli. A volte il pubblico canta con noi i nostri brani!

Che cosa pensi dello stato della musica nel vostro paese, Israele?

Beh, questa è una domanda dolorosa. Israele è ricco di musicisti di talento e buone band, ma sono pochi i posti validi in cui è possibile suonare dal vivo, e la gente tende a rimanere a casa dopo una dura giornata di lavoro. Ma stanno accadendo cose buone, la scena è in evoluzione, un cambiamento lento ma deciso. E poi occorre tenere vivo il mondo del rock, anche se molti se ne fregano. Cos’altro si può fare!?

Possibile vedervi suonare in Italia, nel futuro prossimo?

Lo spero sinceramente. Stiamo iniziando a pensare ad un tour europeo, forse a fine 2015 / inizio 2016. Nel frattempo, per ogni aggiornamento, si può fare riferimento al nostro sito: http://oceanicband.com

Che cosa avete pianificato per il futuro, musicalmente parlando?

Beh, il primo obiettivo è far fluire la nostra musica; ma più in particolare vorremmo ottenere il maggior numero possibile di ascoltatori del nostro album, "City of Glass". Potremmo anche non essere obiettivi, ma pensiamo di aver fatto un buon lavoro. Inoltre, io sto lavorando sulla composizione di nuove canzoni che prevedono accordature di chitarra alternative, per ottenere atmosfere più cupe; e poi vorrei imparare a suonare il banjo, perché anche il banjo possono essere rock'n'roll!


City of Glass
A Scanner Darkly
Wind Up in a Barrel (Tribute to Walter)
South of Heaven
Enter
Clouds
Fish You Shouldn't Eat (Part I)
These Countless Hours
HMS Beagle
Eva the Cat Doesn't Sleep
Oceanic

Oceanic's anticipated debut album "City of Glass," produced by oriental-rock musician Yossi Sassi, formerly of Orphand Land and an acclaimed solo artist in his own right.

CREDITS
released 31 October 2014

Written by Idan Liberman
Produced by Yossi Sassi

Oceanic are:
Gal Shochet – Drums, Percussion, Backing Vocals
Or Lubianiker – Bass, Additional Guitars
Amir Manber – Guitars
Idan Liberman – Vocals, Guitars

Additional Musicians:
Yossi Sassi – Additional Guitars, Backing Vocals, Bozukitara
Idan Harat – Guitars on tracks 1 and 3
Eva the Cat – Meows on track 9

Engineered and Mixed by Liron Shaffer at Bardo Studios, Ramat-Gan, Israel, and Piloni Sound and Vision (Zaza Studios), Tel-Aviv, Israel.

Mastered by Michael Fossenkemper at TurtleTone Studios, NYC, USA.

Photography by Ofir Abe, ofirabe.4ormat.com. Art and design by Adam Nishma, nishma.info.

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