martedì 26 ottobre 2010

Concerto di Flavio Emilio Scogna a Cairo Montenotte(Savona), con la presenza di Ugo Pagliai

Non è usuale per me parlare di eventi come quello a cui si potrà assistere il 6 novembre a Cairo Montenotte, in provincia di Savona. Non è usuale perché preferisco esprimermi su cose che ritengo di conoscere, e la musica classica, con tutte le sue ramificazioni, ha per me molti lati oscuri, pur subendo l’enorme fascino dell’elemento “immortalità”.
Ma dietro a questo concerto c’è molto di più, per me ovviamente, e ho il desiderio di rendere pubblico qualche piccolo retroscena, qualche storia antica, sperando che il Maestro Flavio Scogna accetti il mio sentimentalismo, stato d’animo che si è accentuato con la raggiunta maturità, e di cui non mi vergogno.
Ho ritrovato Flavio Scogna qualche mese fa, per una serie di coincidenze, e nell’occasione ho scoperto che Flavio non era più quel musicista prog che guardavo con ammirazione negli anni 70( componente del gruppo “La Corte dei Miracoli”), a Savona, sua città d’origine, ma era diventato un Compositore e Direttore d’Orchestra di fama internazionale.
Il termine “ritrovato” vale solo per me, perché la conoscenza era solo unilaterale e visiva. Ma questo non ci ha impedito di entrare in immediata sintonia.
In maniera più o meno evidente è emersa la sua amarezza per non aver mai potuto portare “la sua musica” nella sua città. Quali i motivi? Apparentemente un alto cachet, motivazione che poco si concilia con la futura esibizione a Cairo M., piccolo paese della Val Bormida, che nell’occasione può “permettersi il lusso” di presentare, oltre a Flavio Scogna, l’attore Ugo Pagliai, considerato l’erede di Vittorio Gassman.
Io ho provato a tastare il terreno, nella speranza di abbattere, almeno nell’occasione, l’antica affermazione “Nemo propheta in Patria”, ma evidentemente non è solo un problema economico e dopo qualche tiepido tentativo mi sono fermato.
Ma qualcosa è accaduto, un piccolo miracolo frutto della casualità e di una conoscenza comune, Guillermo Fierens, chitarrista argentino, ex allievo di Segovia, e abitante di Cairo Montenotte, a 25 chilometri da Savona. Da molti anni non si sentivano e fungendo da mediatore ho favorito il contatto e, involontariamente, l’evento che presento nelle prossime righe.
Cairo non è Savona, ma poco importa, l’aria di casa è assicurata, e sono certo che lo spostamento degli amanti delle buona musica e dei curiosi, dalla città all’entroterra, è garantita.
Ironia della sorte, io mancherò perché sarò proprio nel luogo in cui Flavio Scogna vive, Roma, città da cui manco da molti anni e dove si celebreranno i 40 anni del “prog italico”, quello da cui Flavio è partito.
Sarà per entrambi un ritorno alle radici, anche se in direzioni opposte, ma sono certo che un momento di incontro lo troveremo. Accade sempre di incontrarsi quando lo si ritiene un bene reciproco.


Concerto del 6 novembre al Teatro di Cairo Montenotte (h. 20,30)

NOVA AMADEUS CHAMBER ORCHESTRA

Ugo Pagliai

voce recitante

Flavio Emilio Scogna

direttore


Programma


J. SIBELIUS

(1865-1957)

Andante festivo

E. GRIEG

(1843-1907)

Due melodie elegiache op. 34

C. CARRARA

(1977-viv.) la esecuzione assoluta

Mater (per voce recitante e archi) su "Il Risorgimento" di Giacomo Leopardi

A. PIAZZOLLA

(1921-1992)

Five tango sensations (per bandoneon e orchestra d'archi)

Mario Muccitto: bandoneon


Flavio Emilio Scogna

Si è formato culturalmente e musicalmente nelle città di Genova, Bologna e Roma compiendo gli studi di composizione, direzione d’orchestra e conseguendo la laurea in Discipline della Musica (Università di Bologna). Nel 1982/83 è stato allievo per la direzione d’orchestra di Franco Ferrara e, tra il 1984 e il 1988 ha collaborato con Luciano Berio.

Le opere di Scogna vengono eseguite nelle sedi più prestigiose, tra cui, l’Accademia Nazionale di S.Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale di Firenze, Biennale di Venezia, Centre Pompidou di Parigi, Konzerthaus di Vienna, Auditorium Nacional di Madrid, , incise dalla RCA, BMG Ariola e diffuse dalle maggiori emittenti europee, tra cui RAI, BBC, RNE, BRT e RadioFrance. Nel 1998, con l’opera radiofonica “L’Arpa Magica” su testo di E. Sanguineti ha rappresentato la RAI al Prix Italia. Ha tenuto conferenze e seminari sulla propria musica in Europa e in diverse università degli Stati Uniti.

Nell’Ottobre 2002 è stata rappresentata con enorme successo La memoria perduta con la regia di Pier’Alli, opera commissionatagli dal Teatro dell’Opera di Roma.

Parallelamente alla composizione, dal 1990 conduce una carriera internazionale di Direttore d’Orchestra sia nel repertorio tradizionale e operistico (con la riscoperta di importanti lavori del passato: Pergolesi, Boccherini, Rossini), sia nel repertorio della musica del Novecento e Contemporanea con un numero impressionante di prime esecuzioni (viene considerato oggi uno dei direttori di riferimento dei maggiori compositori viventi) e del Novecento storico (Satie, Rota, di cui ha inciso la prima registrazione mondiale dell’opera I due timidi).

Ha diretto importanti orchestre sinfoniche internazionali tra cui, l’Orchestra Sinfonica della RAI, l’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Spagnola RTVE, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra Sinfonica di Stato Ungherese, Raanana Sinfonietta di Israele, l’Orchestra Filarmonica di Kiev, L’Orchestra Sinfonica di Islanda, L’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra A.Toscanini, unitamente a prestigiosi ensembles quali Alternance di Parigi, l’Accademia Bizantina e L’Ensemble Scaligero. Nel 1995 ha diretto il concerto inaugurale delle celebrazioni per il centenario del Festival Internazionale di Musica della Biennale di Venezia.

Il suo catalogo discografico è molto ricco e comprende incisioni per BMG (RCA Red Seal), Curci, RicordiMediastore, FonitCetra, Dynamic, Tactus e Bongiovanni. Il suo Cd con opere di Schnittke (Dymanic S 2030) ha ottenuto nel 2000 la classificazione 10 dalla prestigiosa rivista Répertoire.

Ha ricoperto il ruolo di Direttore Ospite principale presso alcune orchestre, tra cui la Icelandic Symphony Orchestra e la Fondazione Cantelli.

Nel 2006 è stato nominato Direttore dell'Ensemble Contemporaneo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia .

Dal 2009 è Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Bari e Direttore Artistico dell’Orchestra Rossini di Pesaro.

(Per gentile concessione di CASA RICORDI-Universal Music Publishing Ricordi Srl)