Tony
Pagliuca non ha certo bisogno di
presentazioni se si fa riferimento ad un certo ambito musicale, quello del prog
italiano, genere di cui fu protagonista e precursore con Le Orme.
Gli accadimenti della vita hanno
portato a diramazioni e a cambi di percorso e oggi Pagliuca propone un
contenitore sonoro che, se possibile, è ancora più di nicchia rispetto al
passato nella band.
La mia impressione da “esterno” è
che il nuovo progetto sia figlio della predominanza degli aspetti spirituali
nella vita del tastierista pescarese/veneziano, una strada iniziata molto tempo
fa e che trova ora un paletto, un punto fisso, che può rappresentare sia l’approdo
che la ripartenza verso nuove scoperte o … conferme.
Mettiamo per un attimo da parte
la musica e analizziamo il contenuto, con l’aiuto delle note icastiche
contenute nell’annuncio ufficiale.
Il titolo del nuovo lavoro è “Rosa Mystica”, ovvero la trasposizione in
musica, dei Misteri Gaudiosi del Rosario realizzata con la
collaborazione del compianto Maestro Vittore Ussardi, autore della
melodia.
Trattasi di una traccia di 33
minuti e 33 secondi (immagino che il numero “33” ripetuto abbia un significato
preciso), senza soluzione di continuità, che però pone una suddivisione interna
che è la seguente:
Mistero della
Gioia
1)L'annunciazione
dell'angelo a Maria
2) La visita di Maria
a Elisabetta
3) La nascita di Gesù
nella grotta di Betlemme
4) La presentazione
di Gesù al Tempio
5) Il Ritrovamento di
Gesù tra i dottori nel Tempio
Provo a fornire
per ogni sezione qualche elemento didascalico che sintetizzo, sperando possa
essere d’aiuto nel corso dell’ascolto.
La mia
convinzione è che la sottolineatura di ciò che sin da bambini siamo abituati a
vivere - momenti a cui spesso non si è dato il giusto peso - possa aiutare nell’entrare
in sintonia con il creatore del progetto, che abbina la sua musica a concetti
carichi di significati.
L'annunciazione
dell'angelo a Maria
«L'angelo Gabriele fu mandato
da Dio a Nazaret, dalla vergine Maria, per annunciarle di essere la promessa
sposa di Giuseppe”.
Il significato
profondo va ricercato nella preparazione e nel compimento delle promesse.
La visita di Maria
a Elisabetta
«In quei
giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna Arrivata nella casa di
Zaccaria, salutò Elisabetta e in quel mentre il bambino le sussultò nel grembo.
Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: <<
"Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”>>
La "visitazione" di Maria
ad Elisabetta diventa così l’incontro di Dio con il suo popolo.
La nascita di Gesù
nella grotta di Betlemme
“In quei giorni vi fu il primo
censimento e anche Giuseppe arrivò a Betlemme per farsi registrare insieme alla
sua sposa Maria, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si
compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio
primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non
c'era posto per loro nell'albergo”.
Gesù è nato nell'umiltà di una
stalla, in una famiglia povera; semplici pastori sono i primi testimoni
dell'avvenimento. In questa povertà si manifesta la gloria del cielo.
La presentazione
di Gesù al Tempio
“Quando furono passati gli
otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù. Venne il
tempo della loro purificazione e portarono il bambino a Gerusalemme per
offrirlo al Signore e per offrire in sacrificio una coppia di tortore, come
prescrive la Legge del Signore”.
La circoncisione di Gesù, otto
giorni dopo la nascita, è segno del suo inserimento nella discendenza di Abramo,
un atto che è all'origine della tradizione cristiana, quella che prevede la
presentazione dei neonati al Signore, chiedendo che egli li benedica sin dalla
più tenera età.
Il Ritrovamento di Gesù tra i dottori nel Tempio
“I suoi genitori si recavano
tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici
anni, vi salirono di nuovo, ma trascorsi i giorni della festa, mentre
riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza
che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni, lo trovarono nel tempio,
seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti
quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue
risposte”.
Il ritrovamento di Gesù nel
Tempio è il solo avvenimento che rompe il silenzio dei Vangeli sugli anni
nascosti di Gesù. Gesù vi lascia intravvedere il mistero della sua totale
consacrazione a una missione che deriva dalla sua filiazione divina.
Ma che tipo di commento è mai
questo? Cosa c’entra con il virtuosismo tastieristico a cui Pagliuca ci ha abituato
nell’ultimo mezzo secolo di rock progressivo italiano?
L’immagine della copertina rappresenta
una splendida rosa che si schiude, emanando quasi il profumo che la
caratterizza.
La rosa come simbolo, non solo di
bellezza assoluta da tutti riconosciuta, ma anche evoluzione personale e
storica, un cambiamento in continua progressione a cui non sempre si abbina
positività di pensiero, dove la fede, qualunque essa sia, viene messa a dura
prova dagli avvenimenti e dai comportamenti che influenzano il nostro viaggio
quotidiano.
Musicalmente parlando troviamo un
disaccordo, ideologico e pragmatico, tra il concetto di fruizione tradizionale del
rito del rosario e la proposta di Pagliuca, ovvero il superamento del “normale”
loop - parole e cantilena - legato al passaggio da un grano all’altro che, in
questo caso, appare come un crescendo, un’esplosione caratterizzata dal contrasto
tra la sacralità della situazione e un andamento sonoro che trova talvolta
momenti ritmici interessanti, intermezzati da passaggi originali non elettrificati disegnati dall’ukulele.
“Rosa Mystica”, per chi ama
trovare agganci col passato - del genere musicale e dell’autore -, si può
ricollegare alle suite sinfoniche antiche, dove i momenti aulici erano e sono
conditi dalla tecnologia che oltrepassa il momento acustico.
Anche l’utilizzo della lingua latina
calza a pennello, un idioma universale che aggrega e che ben si presta ad
essere musicato.
In questo viaggio complicato Tony
Pagliuca - ovviamente alla tastiere - trova ausilio in alcuni collaboratori,
come il figlio Alberto al già citato ukulele, Giuseppe Vio alle chitarre, Paolo
Vianello alla batteria.
Lascio in coda i “responsabili”
degli aspetti vocali, elementi determinanti per la riuscita complessiva, che
sono Elisabetta Montino - voce storica del gruppo progressive Quanah Parker - e
Andrea Saccoman.
La domanda finale potrebbe
essere: chi potrebbe catturare tale musica? Esiste un pubblico particolare che
dovrebbe usufruirne?
Sgombriamo il campo da equivoci,
non è un album per fedeli osservanti, né atto a promuovere simil cooptazione,
ma è soprattutto musica di qualità, adatta a chi ha sempre sentito parlare di
abbinamento tra rock e classica e non ne ha mai visto la dimostrazione pratica.
Emozionante! E ora aspetto l’occasione di vedere e sentire Tony Pagliuca and friends, proporsi dal vivo, regalandoci una “Rosa Mystica” vissuta in piena comunione di intenti, con cuore, anima e cervello in totale sintonia.
Estrapolo dal comunicato ciò che non
ho potuto verificare personalmente:
il CD è presentato in una
elegante confezione cartonata, immaginata e realizzata da OndemediE, con un
libretto impreziosito dalle opere realizzate a matita dall’artista romana
Beatrice Cignitti.
Prodotto da Tony Pagliuca,
realizzato da Vannuccio Zanella per M.P. & Records, il CD é
distribuito da G.T. Music Distribution di Antonino Destra.
Sito di Tony
Pagliuca: www.tonypagliuca.com
Sito della M.P.
& Records: www.mprecords.it