lunedì 8 novembre 2021

Tony Pagliuca-“Rosa Mystica”


Tony Pagliuca non ha certo bisogno di presentazioni se si fa riferimento ad un certo ambito musicale, quello del prog italiano, genere di cui fu protagonista e precursore con Le Orme.

Gli accadimenti della vita hanno portato a diramazioni e a cambi di percorso e oggi Pagliuca propone un contenitore sonoro che, se possibile, è ancora più di nicchia rispetto al passato nella band.

La mia impressione da “esterno” è che il nuovo progetto sia figlio della predominanza degli aspetti spirituali nella vita del tastierista pescarese/veneziano, una strada iniziata molto tempo fa e che trova ora un paletto, un punto fisso, che può rappresentare sia l’approdo che la ripartenza verso nuove scoperte o … conferme.

Mettiamo per un attimo da parte la musica e analizziamo il contenuto, con l’aiuto delle note icastiche contenute nell’annuncio ufficiale.

Il titolo del nuovo lavoro è “Rosa Mystica”, ovvero la trasposizione in musica, dei Misteri Gaudiosi del Rosario realizzata con la collaborazione del compianto Maestro Vittore Ussardi, autore della melodia.

Trattasi di una traccia di 33 minuti e 33 secondi (immagino che il numero “33” ripetuto abbia un significato preciso), senza soluzione di continuità, che però pone una suddivisione interna che è la seguente:

 

Mistero della Gioia

1)L'annunciazione dell'angelo a Maria

2) La visita di Maria a Elisabetta

3) La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme

4) La presentazione di Gesù al Tempio

5) Il Ritrovamento di Gesù tra i dottori nel Tempio

 

Provo a fornire per ogni sezione qualche elemento didascalico che sintetizzo, sperando possa essere d’aiuto nel corso dell’ascolto.

La mia convinzione è che la sottolineatura di ciò che sin da bambini siamo abituati a vivere - momenti a cui spesso non si è dato il giusto peso - possa aiutare nell’entrare in sintonia con il creatore del progetto, che abbina la sua musica a concetti carichi di significati.

 

L'annunciazione dell'angelo a Maria

«L'angelo Gabriele fu mandato da Dio a Nazaret, dalla vergine Maria, per annunciarle di essere la promessa sposa di Giuseppe”.

Il significato profondo va ricercato nella preparazione e nel compimento delle promesse.

 

La visita di Maria a Elisabetta

«In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna Arrivata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta e in quel mentre il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: << "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”>>

La "visitazione" di Maria ad Elisabetta diventa così l’incontro di Dio con il suo popolo.

 

La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme

In quei giorni vi fu il primo censimento e anche Giuseppe arrivò a Betlemme per farsi registrare insieme alla sua sposa Maria, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo”.

Gesù è nato nell'umiltà di una stalla, in una famiglia povera; semplici pastori sono i primi testimoni dell'avvenimento. In questa povertà si manifesta la gloria del cielo.

La presentazione di Gesù al Tempio

Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù. Venne il tempo della loro purificazione e portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore e per offrire in sacrificio una coppia di tortore, come prescrive la Legge del Signore”.

La circoncisione di Gesù, otto giorni dopo la nascita, è segno del suo inserimento nella discendenza di Abramo, un atto che è all'origine della tradizione cristiana, quella che prevede la presentazione dei neonati al Signore, chiedendo che egli li benedica sin dalla più tenera età.


Il Ritrovamento di Gesù tra i dottori nel Tempio 

I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo, ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni, lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte”.

Il ritrovamento di Gesù nel Tempio è il solo avvenimento che rompe il silenzio dei Vangeli sugli anni nascosti di Gesù. Gesù vi lascia intravvedere il mistero della sua totale consacrazione a una missione che deriva dalla sua filiazione divina.

 


Ma che tipo di commento è mai questo? Cosa c’entra con il virtuosismo tastieristico a cui Pagliuca ci ha abituato nell’ultimo mezzo secolo di rock progressivo italiano?

L’immagine della copertina rappresenta una splendida rosa che si schiude, emanando quasi il profumo che la caratterizza.

La rosa come simbolo, non solo di bellezza assoluta da tutti riconosciuta, ma anche evoluzione personale e storica, un cambiamento in continua progressione a cui non sempre si abbina positività di pensiero, dove la fede, qualunque essa sia, viene messa a dura prova dagli avvenimenti e dai comportamenti che influenzano il nostro viaggio quotidiano.

Musicalmente parlando troviamo un disaccordo, ideologico e pragmatico, tra il concetto di fruizione tradizionale del rito del rosario e la proposta di Pagliuca, ovvero il superamento del “normale” loop - parole e cantilena - legato al passaggio da un grano all’altro che, in questo caso, appare come un crescendo, un’esplosione caratterizzata dal contrasto tra la sacralità della situazione e un andamento sonoro che trova talvolta momenti ritmici interessanti, intermezzati da passaggi originali non elettrificati disegnati dall’ukulele.

“Rosa Mystica”, per chi ama trovare agganci col passato - del genere musicale e dell’autore -, si può ricollegare alle suite sinfoniche antiche, dove i momenti aulici erano e sono conditi dalla tecnologia che oltrepassa il momento acustico.

Anche l’utilizzo della lingua latina calza a pennello, un idioma universale che aggrega e che ben si presta ad essere musicato.

In questo viaggio complicato Tony Pagliuca - ovviamente alla tastiere - trova ausilio in alcuni collaboratori, come il figlio Alberto al già citato ukulele, Giuseppe Vio alle chitarre, Paolo Vianello alla batteria.

Lascio in coda i “responsabili” degli aspetti vocali, elementi determinanti per la riuscita complessiva, che sono Elisabetta Montino - voce storica del gruppo progressive Quanah Parker - e Andrea Saccoman.

La domanda finale potrebbe essere: chi potrebbe catturare tale musica? Esiste un pubblico particolare che dovrebbe usufruirne?

Sgombriamo il campo da equivoci, non è un album per fedeli osservanti, né atto a promuovere simil cooptazione, ma è soprattutto musica di qualità, adatta a chi ha sempre sentito parlare di abbinamento tra rock e classica e non ne ha mai visto la dimostrazione pratica.

Emozionante! E ora aspetto l’occasione di vedere e sentire Tony Pagliuca and friends, proporsi dal vivo, regalandoci una “Rosa Mystica” vissuta in piena comunione di intenti, con cuore, anima e cervello in totale sintonia.


Estrapolo dal comunicato ciò che non ho potuto verificare personalmente:

il CD è presentato in una elegante confezione cartonata, immaginata e realizzata da OndemediE, con un libretto impreziosito dalle opere realizzate a matita dall’artista romana Beatrice Cignitti.

Prodotto da Tony Pagliuca, realizzato da Vannuccio Zanella per M.P. & Records, il CD é distribuito da G.T. Music Distribution di Antonino Destra.

 

Sito di Tony Pagliuca: www.tonypagliuca.com

Sito della M.P. & Records: www.mprecords.it