giovedì 7 gennaio 2021

La Seconda Genesi


La Seconda Genesi fu un gruppo della provincia di Viterbo diventato celebre tra gli appassionati del prog italiano per uno dei più costosi (e ricercati) LP del genere, “Tutto deve finire” (Picci Records - Roma), pubblicato nel 1972 in sole 200 copie - tutte con copertina diversa -, che ha avuto una ristampa in vinile solo trent'anni dopo la sua prima uscita.

La band, fondata dal chitarrista Paride De Carli nel 1971, era formata da cinque elementi: oltre a De Carli, il tastierista e cantante Alberto Rocchetti, il fiatista Giambattista Bonavera (entrambi ex “Rokketti”), il bassista Nazzareno Spaccia e Pier Sandro Leoni alla batteria.

Interessanti le note di copertina del disco che spiegano il nome della band:

E se la notte e il grande silenzio cadessero ad un tratto su un mondo privo di qualsiasi forma di vita? E se il tempo trascorresse per millenni? E se infine l’ira di Dio si placasse e la sua mano tornasse a far risplendere il sole, ricreando ancora esseri umani fiori ed animali? Così fantasticando Paride De Carli e i suoi amici hanno trovato il nome col quale battezzare il loro gruppo, cioè: Seconda Genesi”.

Registrato presso gli studi Titania di Roma, l'album conteneva otto brani, tutti firmati da Bonavera e dai produttori Cassia e Lucchetti.

Era piuttosto breve (poco più di mezz’ora) e fu il risultato di un'unica session di otto ore in presa diretta in cui pare che durante certi passaggi il batterista non riuscisse neppure a sentire il resto della band. Una corsa al risparmio che però fu fortunatamente compensata da un eccellente resa acustica, e soprattutto da una veste grafica che fece epoca.
Nonostante la produzione non eccellente l'album è molto bello, con ottimo uso di flauto, organo hammond e chitarra in primo piano.



Lo si può considerare uno dei dischi più rari del progressivo italiano, quotato oggi sul mercato del collezionismo oltre 1100 euro, con una copertina che rappresentò il primo esempio prog dell’applicazione discografica di una classica tecnica underground che, opponendosi idealmente alla mercificazione seriale dell’arte, prevedeva per ciascuna stampa la smaltatura manuale di un cartoncino bianco in Kromekote con inchiostri di colore casuale e diverso, generando così esemplari unici e differenti l’uno dall’altro.

Negli anni ’90 è stato riscoperto e ristampato in CD e diffuso anche fuori dall'Italia, ottenendo un buon successo soprattutto in Giappone.

Nella breve storia il gruppo partecipò ad alcuni festival pop, tra cui quello di Villa Pamphili in cui presentò l'intero album, ma furono penalizzati da una promozione modesta e tornarono rapidamente nell’anonimato.

Ascoltiamolo...


Tracce:

Ascoltarsi nascere - 5:35
L'urlo - 4:41
Se Ne Va Con Noi - 2:36
Vedo Un Altro Mondo - 3:38
Dimmi Padre - 8:02
Breve Dialogo - 1:14
Giovane Uomo - 1:54
Un'infanzia Mai Vissuta - 3:25