Ogni inizio di giornata presenta un rituale,
un frammento di aggregazione -con altri o con se stessi- prima di partire per
una nuova avventura che, forse, riserverà importanti sorprese, e si rimane nell’incertezza…
meglio un po’ sana routine o il non conosciuto?
THESE RADICAL SHEEP, band
veneta, propone all’esordio discografico un album originale, piacevole, e dai
significati precisi, una sorta di concept che unisce gli otto episodi
attraverso un valido collante, che prova a fissare la quotidianità con
differenti possibili visioni, che diventano inevitabilmente rappresentativi di
una vita.
Non
sono poi molti gli stati d’animo che ci mettono in moto, e i sentimenti non
cambiano, nemmeno con il susseguirsi delle primavere.
“SOUNDTRACK FOR BREAKFAST”,
questo il titolo del disco, rappresenta la colonna sonora delle nostre
esistenze, e l’utilizzo di suoni e parole aumentano l’incisività di un feeling
che spesso resta intrappolato nel nostro intimo. Ma i musicisti hanno qualche
possibilità espressiva in più, rispetto a chi è dedito al mero ascolto.
Prendo un brano a caso, Looking For, che presento a seguire dopo
averlo catturato dalla rete; ho estrapolato alcuni passaggi:
We have nothing to share, we are so different, and it is every day more
true, you like the mountain but I love the sea, you never understand me; I have
to looking for find another way to understand you. I have my habits, you have
your patterns…this is our tragedy, you never understand me. I have to looking
for find another way to understand you.
Storia di incomprensioni, freddezza, incompatibilità apparente però… resta
la voglia di provarci ancora!
Sono questi momenti purtroppo comuni, che una volta presa la via della
musica cambiano aspetto, si percepiscono e si assimilano in modo diverso, e
spesso la negatività diventa poesia.
Frasi come … “I colori
appartengo al sole e tu appartieni alle stelle…”, oppure “felicità è trovare un po’ di tempo da
passare assieme…” sono il risultato della semplicità di sentimenti, quella
cui si dovrebbe sempre ambire, e THESE RADICAL SHEEP disegnano otto affreschi
che sanno di normalità e di eternità.
“In The Middle” è una delle
loro creazioni, e proprio “nel mezzo” mi è venuto spontaneo collocarli sentendo
la loro musica, un folk blues che si piazza a metà strada tra Nashville e Memphis,
due capitali musicali separate da sole tre ore di macchina, capaci di
racchiudere l’essenza, le radici culturali e sonore da cui molti hanno attinto nel corso della maturazione personale.
Band prettamente acustica, abbastanza in controtendenza rispetto alle
giovani proposte attuali, ormai compresse tra rock estremo, rap, e formato talent, i TRS presentano un lavoro davvero pregevole,
raffinato, curato, che lascia l’impronta al primo ascolto. La voce di Daniele
Scarante propone liriche in lingua inglese -e non poteva essere altrimenti- che
permettono il salto a ritroso nel tempo -e nello spazio- e il colore dell’ambientazione
assume un aspetto soffuso che induce a sognare, a viaggiare, e a cogliere le
parti di dobro e banjo come una via da seguire, step by step, per almeno otto
volte.
E se la fase live trovasse corrispondenza con quella “studio”, beh…
complimenti ragazzi!
Daniele Scarante: voce
Andrea Ometto: chitarra
Michele Spagnolo: dobro, banjo
Alberto Zuanon: basso
Marco Zuanon: batteria
Registrato, missato e prodotto nel Dicembre 2014
da Francesco Ambrosini al Vaggimal Studio Recordings
in Lessinia (VR)
Cover Photo: Giulia Perin
CD
Autoproduzione
Contatti:
These Radical
Sheep: these.radicalsheep@gmail.com
Granita
Press: granitapress@gmail.com
Sul Web:
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