giovedì 11 agosto 2011

Tanti auguri a... "L'Uomo"





Wazza Kanazza, sempre lui, mi scrive ricordandomi un felice anniversario.

Il 10 agosto 1971 usciva "L'Uomo", primo lp degli OSANNA (Fonit Cetra 1971).
Compie quindi 40 anni uno dei capolavori della musica progressive italiana
Ecco qualche aneddoto raccontato da Lino Vairetti, ancora oggi leader del gruppo, tratto da un'intervista su "Raro" del 2001, in occasione del trentennale della band.
Sugli esordi : "Iniziai a Napoli quindicenne, al liceo artistico con degli amici; era il periodo del beat e in Italia dominavano l'Equipe 84, mentre all'estero i Beatles e i Rolling Stones erano i nomi più rappresentativi. Io però avevo un amore folle per i Kinks. Successivamente entrai nei Volti di Pietra, insieme al bassista Enzo Petrone (che ritoveremo negli Osanna di Suddance), e il chitarrista Lino Ajello (fondatore del Balletto di Bronzo). Nei Volti di Pietra militò pure Gianni Leone, tastierista della seconda formazione del Balletto di Bronzo: un " bambino prodigio", un vero "mostro". In seguito formai Città Frontale, con Danilo Rustici alla chitarra, Massimo Guarino alla batteria, Gianni Leone alle tastiere e Lello Brandi al basso.Qualche tempo dopo, uscito Leone, Elio D'Anna, che proveniva dai disciolti e già famosi Showmen, trovò noi al Quick, locale di via Cilea, al Vomero. Rimase colpito dall'originalità del nostro repertorio: alla fine dei sessanta non era facile che musicisti italiani proponessero solo composizioni proprie! Si unì a noi senza cercare nuovi musicisti. A lui non piaceva Città Frontale, così decidemmo di cambiare nome e scegliemmo Osanna, sul finire del 1970".

Perchè Osanna: "Uscì fuori dal vocabolario. Massimo Guarino, sfogliando le pagine dopo interminabili discussioni e numerose proposte, tutte regolarmente bocciate dall'uno o dall'altro componente, s'imbattè in questo nome che fu l'unico a venire accettato immediatamente".

Nell "L'Uomo" ascoltiamo persino l'accenno a Bandiera Rossa: "Danilo fu segretario regionale del Partito Comunista Marxista Leninista della Campania e amava Hendrix, incondizionatamente. Jimi suonò l'inno americano a Woodstock è così lui, marxista convinto, volle fare un omaggio al chitarrista di Seattle e al movimento comunista. D'Anna, invece,che veniva da tradizioni di opposto segno contestava l'atteggiamento. Durante il festival di Caracalla, davanti a 50.000 spettatori, Danilo se ne fregò di Elio e intonò Avanti Popolo con il wah-wah... tutte le persone alzarono il pugno e fecero un'ovazione incredibile; allora Elio scese dalla pedana è disse : "Guagliò, è troppo forte, l'amma a mette anche dinto o' disco". Elio era un pò così, approfittava di tutti gli elementi per prendere la scena e, per ottenere ciò, passava sopra a qualsiasi implicazione ideologica. Ammetto di non avere mai avuto tanta simpatia per Elio, anche se lo ringrazio perché contribuì a formare l'immagine del gruppo, però se non avesse avuto un gruppo come noi non avrebbe combinato nulla dopo gli Showmen"

Piccoli aneddoti per annusare l'aria che si respirava a quei tempi, e un disco che non deve mancare in una seria raccolta di rock nostrano.
Tanti auguri agli Osanna è al "mitico" Lino Vairetti
WK

I brani contenuti ne "L'Uomo" sono stati recentemente rivisitati con successo. Tuttavia, l'ascolto dell'originale non fa trasparire i segni dell'età, presentando una "freschezza" invidiabile che lo proietta nella zona della musica senza tempo.