lunedì 8 agosto 2011

Andrea Vercesi Project a Frabosa Soprana


Fotografia di Marcello De Gregorio


Ho assistito ad un concerto di Andrea Vercesi (e la sua band), un amico del "mondo tulliano". Nella seconda parte del filmato a seguire si può ascoltare un brano... conosciuto.

Frabosa Soprana è un luogo di villeggiatura e lo scopo dell'animazione estiva è, naturalmente, l'intrattenimento di uomini, donne e bambini, senza distinzione di età. La musica ha come sempre largo spazio, con eventi organizzati nell'ottica dell'accontentare tutti i gusti, passando dal liscio al Karaoke, dal rock al "moderato". A volte basta una chitarra per riempire una piazzetta, ma con un minimo di organizzazione si possono presentare serate all'insegna della qualità musicale.
Il 6 di agosto era di scena "Andrea Vercesi Project", ovvero Andrea Vercesi con la sua nuova band formata da giovani e valenti musicisti.
Conosco Andrea da molto tempo e l'averlo visto sul palco assieme ad elementi che hanno fatto la storia del rock (non esagero!), e che hanno contribuito alla realizzazione dei suoi album, era per me garanzia di riuscita dell'evento.
Il tempo mutevole, elemento caratteristico dei paesi di montagna, ha lasciato in sospeso la location, in bilico tra sistemazione esterna e teatro al coperto.
Alla fine si è deciso per il palco maggiore che, se da un lato è gratificante per chi suona, presenta il rovescio della medaglia, che è rappresentato dalle dimensioni della piazza che risulta sempre "vuota", nonostante le potenziali molteplici presenze.
Già... nonostante un tempo poco incoraggiante, circa 200 persone erano inizialmente in attesa sulla piazza e, dato confortante, molte di loro hanno assistito alle 2 ore di concerto.
Chiarisco quello che potrebbe sembrare un paradosso.
Ad un normale evento musicale ci si va perchè si sceglie di essere presenti. In questi casi, al contrario, si "subisce" ciò che viene proposto che, nonostante tutti i buoni propositi, potrebbe non essere di completo gradimento. Vercesi ha invece incollato alla sedia, tra i tanti, anche persone non più giovanissime, che hanno dimostrato interesse verso un genere che... deve piacere.
Ma di che tipo di musica sto parlando?
La serata era presentata come "Rock-Folk", contenitore nel quale si possono inserire diversi ingredienti.
Larga parte della "scaletta" prevedeva brani tratti dall'ultimo album di Andrea, quel "Mad Fallen Leaf" che, come già citato, può contare sulla presenza di musicisti incredibili, uno su tutti Clive Bunker (uno che può dire di aver suonato all'isola di Wight).
Ma per un pubblico variegato e non di nicchia, era necessaria una proposta ad ampio respiro e sono quindi arrivati brani più conosciuti, pescati dal repertorio di Cat Stevens e dei Led Zeppelin, con un incursione nel mondo dei Creedence Clearwater Revival sino a quello della PFM.
La voce di Andrea è caratterizzante, non comune, e sarebbe sufficiente, assieme ad una sei corde, per catturare l'attenzione di un'audience sensibile. Ma il gioco di squadra fornisce qualcosa in più e così si scopre che la sezione ritmica, formata da Manuel Pili (basso) e Giulio Balice (batteria) svolge un egregio lavoro, non semplice se si pensa alle atmosfere rarefatte create da Vercesi. Altra bella sorpresa il tastierista/chitarrista Mauro Mugiati, che emerge anche in alcuni momenti solistici che ne fanno apprezzare maggiormente le qualità.
Tanta musica, tra il nuovo e "l'antico", sino alla sopresa finale, un trittico tra acustico ed elettrico targato "Jethro Tull", con l'apoteosi di "Aqualung".
Alla fine tutti soddisfatti, con alcuni spettatori immediatamente in confidenza con i titoli dell'album di Vercesi, e i musicisti consci di aver conquistato una fetta di attenzione da parte di persone non proprio "dentro alla musica".
Fantastico il Service, senza il cui lavoro sarebbe stato impossibile "costruire" con successo l'evento.
Fantastica anche la Proloco che ha creduto in una proposta non certo di comodo.
Un' ultima immagine: dal palco la vista è completa; a sinistra un campo da bocce sempre affollato, al centro un grande spazio culminante col palazzo delle Poste e a destra un grande Hotel... anche Frabosa Soprana, con la musica giusta, almeno per una sera può essere il centro del mondo!


http://www.andreavercesi.com/