Il 16 gennaio del 2016 è il giorno scelto
per la prima apparizione genovese dei The New Trip di Pino Sinnone,
gruppo che propone l’eredità di Joe
Vescovi & friends attraverso l’uomo "bridge" che è stato protagonista dei
primi due album, e che si è ora contorniato di musicisti di valore per
mantenere vivo il ricordo di una band seminale all’interno del modo prog,
proponendo al momento il materiale esistente, ma con la concreta possibilità
che venga creata nuova musica, non necessariamente legata in modo rigido al
filone conosciuto, viste le esperienze e tendenze dei “giovani” sul palco.
Non è un mistero che
Sinnone abbia raggiuto l’età della… piena maturità, ma è questo motivo
d’orgoglio, che lui sventola ai quattro venti chiosando: “Ho la stessa età di Paul Paul McCartney!”: certo è che picchiare le
pelli per un paio di ore è dimostrazione di estrema freschezza, o di… rilascio
dell’energia accumulata nei 35 anni di inattività.
Per celebrare questo
passaggio generazionale la Black Widow
Records realizza e propone un album dei Trip dal vivo registrato nel 1972, una specie di bootleg ufficiale
che immortala una storica performance del gruppo - l’ultima con Sinnone che
sarà poi sostituito da Furio Chirico
- quella del 28 giugno al Piper Club di
Roma, nel contesto di “Controcanzonissima”.
Una confezione
fantastica per gli amanti del genere, un vinile con annesso
booklet fotografico e poster ricordo, non certo un’impeccabile registrazione,
ma il recupero effettuato da nastri antichi non concede spazio all’alta
qualità, mentre diventa materia succulenta per i collezionisti.
Da registrare
all’interno dell’album la voce recente di Joe Vescovi, circa sei minuti audio
in cui Joe regala un paio di aneddoti importanti, in particolare il primo, che
permette di fornire una particolare chiave di lettura relativa allo “sdoganamento”
del prog in Italia.
L’intervista risale al 2013,
ed è stata effettuata in occasione della realizzazione di un numero speciale di
MAT 2020 dedicato al Piper di Viareggio.
E veniamo alla serata, che prevedeva l’apertura ad opera dei genovesi Jus Primae Noctis (JPN),
“…uno dei gruppi storici del rock
progressivo genovese, in attività sin dal 1991, hanno portato avanti un proprio
percorso compositivo e musicale, culminato con l'autoproduzione di diversi CD,
un DVD, due spettacoli teatrali e il riconoscimento come miglior band emergente
genovese.
La loro storia, relativamente complessa se si pensa a
modifiche della line up, è fruibile nel sito di riferimento:
Non ho potuto assistere all’intera esibizione, ma il filmato
a seguire fornisce elementi significativi sull’attuale direzione della band, che mi è parsa
molto più di un ensemble di musicisti, piuttosto un insieme di artisti che
riuniscono arti e skills differenti, tra musica, letteratura e teatro, con un
particolare sguardo al sociale. Mi ha particolarmente colpito il brano “Quarto” - di cui non ho purtroppo
testimonianza - che affronta il problema del disagio sociale di chi un tempo
era “ospite” in quelli che venivano definiti “manicomi” - e nel quartiere di
Quarto, a Genova, ce n’era uno - esseri umani e non “matti” come apostrofati nel
parlare comune del tempo!
Mi ripropongo di approfondire e presentarli degnamente.
E arriva il momento
dei The New Trip che propongono la
seguente formazione:
Andrea Ranfa alla voce, Tony
Scantamburlo (Peocio) alla chitarra, Paul
Silver alle tastiere, Fabio Gremo
al basso e, ovviamente, Pino “Caronte”
Sinnone alla batteria.
Questa la scaletta
proposta nelle quasi due ore di musica...
Un contenitore che
pesca soprattutto nei primi due album - quelli in cui Sinnone è presente - con
alcuni singoli comparsi in raccolte dell’epoca e un brano tratto da “Atlantide”, “Analisi”.
Il piglio è molto più
rockettaro rispetto agli ultimi Trip, ed è questa una diversificazione che
caratterizza il nuovo corso; le motivazioni vanno ricercate nell’apporto di
musicisti come Gremo - non solo il bassista de Il Tempio delle Clessidre ma
anche dedito al “metallo pesante” -, Andrea Ranfa, vocalist e frontman con
importanti esperienze rock metal, Tony Scantamburlo, chitarrista che ama il
virtuosismo e il movimento on stage.
Altrettanto amante
dello spettacolo è Paul Silver, hammondiano di altri tempi, che miscela gli
elementi classici - dovuti forse a studi iniziali - alla propensione per la ritmica e l’improvvisazione.
A fare da regista Pino
Sinnone, il fratello maggiore di un pugno di artisti che pare divertirsi sul
palco de La
Claque, teatro situato nel centro storico genovese.
Certo, esistono
sbavature e imprecisioni, come lo stesso Sinnone evidenzia a fine concerto, ma
occorre dire che le occasioni per mettere in sintonia musicisti che vivono in
città lontane tra loro non sono molte, e in fondo la perfezione tecnica non è il
primo obiettivo di una performance live, almeno quando si parla di rock, e la completa quadratura del cerchio arriverà!
Piacevole serata, divertimento assicurato per il folto pubblico che ha dimostrato gradimento, e per chi volesse ascoltare i The New Trip si presenta una nuova occasione il 19 febbraio, quando si proporranno allo SPAZIO 211 di Torino.