Nel momento di maggior
densità demografica dell’intero anno, il Comune
di Noli - uno splendido paese sulla costa ligure, in provincia di Savona -
regala ai villeggianti un paio di eventi musicali di alta qualità.
Prosegue la
collaborazione con MusicArTeam, che
nell’occasione conduce a due concerti -
gratuiti - di prestigio, quelli di Eugenio Finardi e di Zibba & Alma Libre
E’ il 13 agosto il giorno scelto per portare
on stage “Parole e Musica”, ovvero
la versione acustica del nuovo progetto di Finardi, che racconta la sua vita
utilizzando le canzoni, come ovvio che sia, ma cercando differenti bridges tra
un brano e l’altro, descrivendo gli
episodi significativi di una lunga carriera, tra “professione” e vita privata.
Eugenio è un maestro,
di suoni e di racconti, e la combinazione inventata - probabile proseguimento
di quanto accadeva lo scorso anno in occasione della presentazione del suo book -
riesce ad evidenziare in modo impeccabile le sue caratteristiche migliori.
Al suo fianco il
pianista Paolo Gambino e il giovane
chitarrista Giovanni Maggiore (Giuva Zza), co-artefici del risultato
della serata.
Piazza Chiappella è il
fulcro delle attività concertistiche, e presenta una sorta di anfiteatro che
permette di unire ai numericamente considerevoli posti a sedere in muratura un
cospicuo set di sedie, che mai come in questa occasione sono state oggetto di
civile contesa, vista l’affluenza incredibile di pubblico.
Si sa, Finardi attira
un pubblico trasversale, perché come lui dice esiste una sua canzone per ogni
situazione possibile, ma solo quando scendiamo dall’ auto il sogno di qualcuno
diventa realtà, e una simpatica signora, riconoscendolo, chiosa: “… ma alllora c’è lui in persona! Pensavo ci
fosse una cover band che riproponeva la sua musica!”.
Soundcheck rapido e
occasione per il giovane fonico Mirco Piludu di affrontare l’impegno più arduo
della sua breve carriera, ma terrà testa alla professionalità di
Finardi e a fine concerto arriveranno le gratificazioni opportune.
Due ore di musica per
raccontarsi, riproponendo alcuni dei brani più significativi - Non è nel cuore, Patrizia, E se Dio fosse uno di
noi, Diesel (dedicato al factotum Andrea Pintaldi), Le ragazze di Osaka, Oggi ho imparato a volare, Un uomo… - dando ulteriore prova della innata capacità di entrare in sintonia con l’audience.
Il sunto del suo stare
sul palco, nel 2013, potrebbe risiedere nella sua frase iniziale che più o meno
suona così: “ Quando ero un giovane
arrogante pensavo che il pubblico dovesse ringraziarmi per le mie performance….
ora che sono “antico” - e quindi saggio - giudico un vero privilegio il poter
suonare per chi decide di dedicare ore della propria vita all’ascolto della mia
proposta”.
Finisce in un
tripudio, con un lungo bis a cui segue un bagno di folla a cui Eugenio non si
sottrae perché il "successo" - quel participio passato di qui lui parla dal palco
- conduce al contatto diretto con chi aspetta con ansia la fotografia o la
firma sul CD, azioni da cui lui non si sottrae, anzi, caldeggia.
Bravissimi gli altri
musicisti sul palco, Gambino e Giuva Zza, ma è risaputo che il coinvolgimento
dei giovani di talento è sempre stata una missione, seppur con numerose
delusioni, di Eugenio Finardi.
Tutti soddisfatti alla
fine, spettacolo indimenticabile.
Dopo quattro giorni
cambiano I protagonisti - ma non la location - e Zibba arriva a Noli in nutrita
compagnia.
Nelle pianificazioni iniziali
era previsto il trio, con Stefano Ronchi
alla chitarra e Stefano Cecchi al
basso, ma una modifica degli ultimi giorni aveva visto l’ulteriore
coinvolgimento di Stefano Riggi ai fiati e del prestigioso percussionista Caldero; sfortunatamente un problema
familiare ha allontanato Ronchi dal palco dopo il soundcheck e il gruppo è
stato costretto a ridistribuire i compiti, problema rilevante per la band, non
certo per il pubblico, ignaro degli accadimenti tecnico-umani.
I concerti di Zibba
sono sempre una sorpresa, col superamento dell’immagine tradizionale del
cantautore, consolidata dalla qualità della musica, che non è la mera cornice ai testi e alla poesia, ma elemento trascinante, e non potrebbe essere
diversamente vista la qualità dei musicisti di cui si circonda.
Lui parla, intrattiene,
suona, canta, guida, contesta - in molti hanno gradito il suo … stupore da
prezzi di un locale vicino! - e interagisce con la folla che apprezza
incondizionatamente.
Un altro successo, e alto coinvolgimento, non solo del pubblico
giovane che da sempre lo segue, ma anche di chi ha trovato in Piazza Cappella la
sosta obbligata e casuale di questo 17 agosto, un giorno in cui è nata
l’occasione per scoprire le doti di un giovane cantautore ormai affermato,
musicista, compositore e buon comunicatore.
Anche per lui alla
fine bagno di anime e gratificazioni ulteriori che arrivano da chi si è
presentato alla firma di rito con in mano un vinile.
Anche per Zibba &
Almalibre un filmato di ricordo.