sabato 19 gennaio 2013

Ci ha lasciato Nic Potter...


Aldo Pancotti/Wazza Kanazza mi ha inviato queste righe che raccontano di una scomparsa prematura.

Periodaccio per i nostri beniamini, ci ha lasciato il 17 gennaio, all'età di 61anni, Nick Potter, bassista del primo periodo dei Van Der Graaf Generator.

Rimasto nella compagine di Peter Hammill (se pur a fasi alterne) per quasi tutti gli anni 70, Potter ha saputo arricchire il suono della band con una timbrica morbida e avvolgente.
In precedenza aveva fatto parte di un gruppo chiamato The Misunderstood nel quale conobbe il batterista Guy Evans, assieme al quale decise di unirsi ai Van Der Graaf, in tempo per prendere parte alle registrazioni del terzo album (The Least We Can Do Is Wave To Each Other).
Irrequieto e creativo, si scontrò spesso con la personalità debordante di Hammill e durante le registrazioni del successivo (H to He) lasciò la band, dopo aver contribuito a brani immortali come Killer, The Emperor in his War Room e Lost). 

In realtà Peter Hammill aveva unaltissima considerazione di Potter (che lui chiamava Mozart) e finì col volerlo spesso nelle session di moltissimi dei suoi album solisti, oltre che a richiamarlo a gran voce di ritorno nei VDGG attorno al 1977.

Il suo modo elegante di accompagnare la ritmica resterà sempre un tratto distintivo della musica di Hammill, che dalla sua pagina ufficiale scrive un toccante saluto all’amico scomparso (Im so sorry to have to announce that the great Nic Mozart passed away in hospital last night. Deeply, deeply missed).

Oltre a numerose collaborazioni con altri musicisti (tra cui anche gli italiani Tony Pagliuca e Tolo Marton ex membri de Le Orme) Potter ha firmato una nutrita serie di album solisti.
Se n’è andato ieri, dopo una lunga malattia, all’età di 61 anni.