Nella Pietra e nel Vento è il neonato album di Aldo Tagliapietra,
ex voce delle ORME.
Prima di affrontare gli elementi oggettivi e di fornire le
mie impressioni di ascoltatore, devo
sottolineare un aspetto di carattere generale che potrebbe alimentare ore di
sane discussioni. E’ estremamente difficile trovare musicisti affermati,
italiani e stranieri, operanti in un settore un po’ di nicchia come il prog e
le sue derivazioni, che abbia recentemente realizzato un album con brani
inediti.
Non ricordo un solo concerto visto nell’ultimo anno (e ne
vedo moltissimi) dove il musicista fornito di passato glorioso abbia osato,
portando alla ribalta materiale ancora vergine. In pochi ci provano e pochi
pare abbiano voglia di ascoltare. Se i motivi si possono spiegare, e
comprendere in modo intuitivo, operazioni come questa di Aldo assumono un
valore che incrementa quello intrinseco fornito dalla proposta musicale.
Provo a interpretare, e mi riserbo di cercare la verità
assoluta al prossimo incontro.
Nella Pietra e nel Vento è un mosaico formato da dieci
pedine. Percepisco molta spiritualità, molta voglia di raccontarsi e di fissare dei punti inamovibili. La creazione stessa, un’autoproduzione guidata da Aldo e dal
figlio Davide, con la gestione organizzativa delle figlia Gloria, ha un forte
significato simbolico (anche se essere autosufficienti è diventata ormai una
necessità).
Metafore e viaggi, con e tra le parole, raccontano una
saggezza che solo a un certo punto della vita si può possedere, e quando
diventa un saldo patrimonio personale il
minimo che si può fare è provare a condividerla, senza essere troppo
invadenti, ma sperando che i più giovani siano così sensibili da capire in
anticipo.
In alcuni momenti mi sono commosso, trovandomi in bilico tra
liriche e armonie ricercate…
“Il tempo stende un
velo di magia sui ricordi e sulla nostalgia… poi succede che all’improvviso,
guardandoti allo specchio dirai: Di chi è quel viso? Non è il mio, non c’è un
sorriso!” (Nella pietra e nel vento)
oppure : “ Cosa resterà del mondo quando
il cielo si aprirà? Resterà il tuo sorriso, una stella sul tuo viso, nel
silenzio dell’immensità” (Silenzi)…
e ancora:” Dentro al mio paradiso non
c’è solo il sorriso, c’è anche un piccolo fuoco acceso, c’è una vita dentro
me…”(C’è una vita).
La voce di Aldo non è mutata nel tempo, e resta un segno
indelebile che riporta a giorni antichi che sono patrimonio di tutti gli amanti
della musica, frequentatori occasionali compresi. Uno degli elementi
caratterizzanti -e vincenti- delle ORME, anche nel loro momento più
avanguardistico, è stato l’utilizzo di melodie “morbide”, se confrontate agli schemi
molto più rigorosi a cui il “prog medio” si rifaceva, e tale caratteristica
rimane immutata anche oggi che la musica di Tagliapietra si rivolge-ed è
adatta- a tutti.
Le liriche dei dieci brani, lette senza musica, potrebbero
stimolare lunghe discussioni e riflessioni.
Le trame musicali potrebbero essere “godute” senza necessità
di usare la parola.
L’unione delle due cose rende Nella Pietra e nel Vento
un gioiellino unico.
Per la realizzazione dell’album Aldo Tagliapietra si è avvalso della collaborazione di Aligi Pasqualetto, Andrea De Nardi, Matteo
Ballarin e Manuel Smaniotto, un
vero animo prog testimoniato dal progetto Former
Life -gli ultimi tre- uno dei più interessanti in circolazione.
Incredibilmente bello l’art work, anche se la prossima uscita
del vinile saprà maggiormente evidenziare il genio di Paul Whitehad.
Paul, già collaboratore
delle ORME, ha legato il suo nome a famose cover di album seminali degli
anni ’70 (Genesis, VDGG), e in questa occasione realizza
un’opera ispirata all’amico Aldo, ritraendolo in un atto manuale-lo
scalpellino/tagliapietra-che rappresenta forse il tentativo quotidiano di
costruire la propria strada, che appare molto lontana all’orizzonte presentato
con tinte tenui, mentre il labirinto che gli si pone davanti è ancora più
complicato del solito, essendo posto in verticale, e la ricerca della verità-e
della conoscenza totale-appare sempre più difficile da raggiungere. L’impegno
quotidiano e la semplicità dei gesti potrà forse essere d’aiuto.
Nella Pietra e nel
Vento è un
contenitore pieno storia e storie, di sentimenti, di amore, di voglia di
condivisione, di fede e di nobili pensieri. Molti messaggi sono palesi, ma
lasciarsi andare alle interpretazioni leggendo un testo, o osservando con
attenzione l’immagine “dello scalpellino”, può riservare qualche sorpresa
supplementare.
“Siamo Luce, siamo
parte di te. Lo sai, siamo stelle, siamo ciò che non è, in un mondo diviso tra
silenzio e rumore. E’ così che si vive, tra la gioia e il dolore. Siamo polvere
spinta dal vento in un calso deserto; siamo onde del mare, di questo mare…
siamo acqua che scende dal cielo… ritrovati e perduti tra la gioia e il dolore.
Siamo figli di un grande universo che nasce e che muore nel gioco infinito tra
il bene e il male. Nascerò, crescerò, morirò, questo è il mio destino…”(Tra
il bene e il male).
Tracklist
1- Nella pietra e nel vento
(5:10)
2- Silenzi (5:00)
3- Il santo (4:04)
4- La cosa più bella (4:00)
5- Un grande giardino (3:20)
6- Sette passi (4:36)
7- C'è una vita (4:27)
8- Tra il bene e il male (4:11)
9- Dio lo sa (3:37)
10- Il sutra del cuore (3:14)
Il cd è disponibile nei
negozi in Italia e all’estero e si può acquistare anche on line direttamente
dal sito del distributore www.self.it/ita/details.php?nb=8019991874950&tc=c
.
E’ inoltre presente in digitale
nei principali siti di download a pagamento.
A marzo è prevista l’uscita di una edizione limitata in vinile (999 copie).