sabato 29 maggio 2010

Dennis Hopper RIP


Appena "catturato" da un articolo sul Corriere Sera online:

Addio a Dennis «Easy Rider» Hopper

Simbolo della generazione hippy americana

L'attore regista, 74 anni, aveva un tumore alla prostata

Addio a Dennis «Easy Rider» Hopper

Simbolo della generazione hippy americana

NEW YORK - Aveva compiuto da poco 74 anni Dennis Hopper, l'attore e regista simbolo della generazione hippy americana, deceduto sabato nella sua casa di Venice, in California. Hopper era da tempo ammalato di tumore alla prostata. «È morto circondato dai suoi cari», ha detto l'amico Alex Hitz. I suoi ultimi giorni sono stati particolarmente duri: pesava appena 45 chili e non era in grado di sottoporsi a chemioterapia. Per questo motivo non si era presentato al tribunale di Los Angeles per essere ascoltato nell'ambito della causa per il divorzio dalla moglie Victoria che, a suo dire, gli impediva di vedere la figlia Galen di 6 anni.

Il suo nome resterà per sempre legato a Easy Rider (1969), film simbolo della ribellione giovanile degli anni Sessanta di cui era sia attore (insieme a Peter Fonda e Jack Nicholson) che regista, ma la sua carriera era inziata molto prima, addirittura nel 1955 con una parte in altri due film-mito: Gioventù bruciata e Il Gigante, entrambi con James Dean. Indimenticabile poi il suo personaggio del fotografo pazzo alla corte di Marlon Brando-Colonnello Kurtz in Apocalypse Now

Easy Rider

Easy Rider è un film del 1969, diretto da Dennis Hopper.

Interpretato dallo stesso Hopper e da Peter Fonda, nonché da uno straordinario Jack Nickolson, narra il viaggio attraverso l'America di due motociclisti, in totale libertà. Il film esprime una apologia della cultura e del mondo Hippy. Alcune sequenze sono girate in 16 mm e poi ingrandite e sgranate.

È considerato da molti critici il film simbolo della New Hollywood. Ha vinto il premio per la miglior opera prima a 22° Festival di Cannes e ha guadagnato due nomination all' Oscar come Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore non Protagonista.

Film importante perché si inserisce nel contesto culturale di quegli anni, cultura di controtendenza e voglia di evasione - libertà da una società medio borghese. Il tema del viaggio percorre e traccia le linee generali del film.

Celebre la colonna sonora, composta da canzoni rock del periodo fine anni sessanta, e diventata un disco di grande successo che si tramanda tra le generazioni. Molti dei brani della colonna sonora sono stati raccolti nell'album dei Byrds “Ballad of Easy Rider”.

Nel 1969 è stato insignito del premio Camera d’or al Festival di Cannes. Nel 1988 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti..