sabato 1 marzo 2025

Roger Daltrey: il compleanno e il racconto della sua generazione attraverso un brano simbolo



Il compleanno di Roger Daltrey mi conduce verso uno dei brani simbolo degli Who, "My Generation", un inno generazionale che ha segnato la storia del rock.

Pubblicata nel 1965, "My Generation" cattura lo spirito ribelle della gioventù britannica degli anni '60, in particolare del movimento Mod. Pete Townshend, il chitarrista della band, scrisse la canzone come espressione della frustrazione e del desiderio di indipendenza dei giovani. Il brano divenne un simbolo di rottura con le convenzioni sociali e di affermazione della propria identità.

Dal punto di vista musicale, "My Generation" è caratterizzata da un riff di basso distintivo eseguito da John Entwistle, che fornisce un grande impatto energetico.

La canzone presenta un ritmo incalzante e un suono aggressivo, con la batteria di Keith Moon che aggiunge un elemento di caos controllato. La voce di Roger Daltrey conferisce al brano intensità emotiva e, in particolare, il suo balbettio è stato un elemento che ha reso unica la canzone, elemento nato in modo casuale e poi voluto dal gruppo stesso. Il testo, semplice ma incisivo, riflette i sentimenti di alienazione e di rabbia dei giovani.

La canzone finiva all’epoca con un'improvvisa distruzione degli strumenti, azione che diventerà poi un marchio di fabbrica del gruppo nei loro concerti, per molto tempo.

"My Generation" è considerata una delle canzoni più importanti nella storia del rock, un inno che ha influenzato generazioni di musicisti, capace di definire il suono e l'atteggiamento del rock and roll, aprendo la strada al punk rock e ad altri generi musicali ribelli, diventando un simbolo di gioventù, di ribellione e di desiderio di cambiamento.