sabato 27 luglio 2024

Osanna a Finale Ligure il 25 luglio- Open act Missing Ink-Commento alla serata

Il 25 luglio scorso una delle band seminali del prog rock italiano ha fatto tappa a Finale Ligure, cittadina della Riviera del Ponente ligure, che in questa parte dell’anno raccoglie un pubblico naturale fatto, anche, di passanti per caso.

Il gruppo in questione è quello degli OSANNA, di cui racconterò le mie impressioni relative alla performance, ma per andare in ordine cronologico mi soffermo su quello che un tempo era definito “gruppo spalla”, in questo caso i locali Missing Ink, freschi di album di esordio, “Undrawn”, prodotto e distribuito dalla Ma.Ra.Cash. Records di Massimo Orlandini.

Ho immaginato la loro emozione nell’anticipare un pezzo di storia di casa nostra, ma la loro grinta e scioltezza è stata premiata dal gradimento del pubblico.

I Missing Ink sono, in ordine alfabetico: Gloria Berra (voce solista), Antonio Capezio (basso e cori), Elia Colnaghi (chitarre e cori), Gabriele Sbarra (batteria) e Diego Sgarlato (tastiere e cori).

Propongono buona parte dell’album, come dimostrano i brani inseriti nella set list:

The Blood of Liars

Prophets of Sarax

Changing World

Time Machine pt.1 - Boombox

New Deal 

Tanta energia e la ricerca di idee nuove da miscelare con gli ingredienti obbligati del prog, con la front woman che tiene il palco con sicurezza, con l’impressione che il top della loro carburazione sia arrivato al momento del passaggio di consegne. Poco male, per ascoltarli in modo più completo basterà aspettare poco più di un mese e il Festival di Veruno darà loro una chance ancora più completa.

Per dare un’idea di quanto accaduto propongo un medley, di scarsa qualità, ma utile a fornire un esempio della loro proposta musicale.


Il clou era ovviamente rappresentato dagli OSANNA, band di cui ho scritto in ogni modo possibile, ascoltata un paio di volte alle origini della loro storia, e moltissime altre nel nuovo millennio, quello caratterizzato da un nuovo nucleo di musicisti che accompagnano il vate Lino Vairetti.

Per me assistere ad un loro concerto non rappresenta mai un’incognita, so perfettamente cosa possono fornire dal vivo, sia nella formazione basica che con l’aggiunta di guest importanti, come accade con David Jackson o Gianni Leone.

Musica di grande qualità, ensemble di musicisti eccezionali, scenografia di forte impatto visivo, rispetto totale di amici e “colleghi”, musica contaminata che, partendo dall’amore per il prog, unisce elementi di cultura locale e aspetti teatrali.

Li ho trovati al tavolo della cena e a fine serata ho avuto la sensazione che la serenità che si percepisce all’impatto si trasferisca poi sul palco, dove il pubblico comprende la loro essenza, venendo catturato dal mix di gioia e musica.

Tra i gruppi di genere, soprattutto tra quelli storici, credo che gli OSANNA siano quelli più impattanti dal vivo, capaci di catturare un pubblico trasversale, non necessariamente conoscitore del prog.

E anche questa volta ho trovato conferma alle mie usuali impressioni.

Pazzesco il loro approccio al palco, tra storia e attualità, tra rock puro e contaminazione, tra virtuosismo e melodia.

Non si dimenticano mai gli amici, c’è sempre spazio per Luis Bacalov e Danilo Rustici e per tutta una serie di gruppi a cui sono legati nomi conosciuti, il tutto raccolto, in questo caso, in un medley prog, che unisce Francesco Di Giacomo e il suo BANCO, la PFM, gli Area e Demetrio Stratos. Lascio per ultimo il ricordo dedicato a Vittorio De Scalzi - la cui dipartita si è ricordata in questi giorni -, omaggiato nella sua terra, su suggerimento di Franco Vassia, con un brano simbolo dei New Trolls, “Una miniera”.

Il mattatore è l’antico Lino Vairetti (voce, chitarra e armonica), coadiuvato alla perfezione dal figlio Irvin (voce e synt), con Gennaro Barba alla batteria, Sasà Priore alle tastiere, Enzo Cascella al basso e Pasquale Capobianco alla chitarra.

Ci sarà spazio per tutti, perché oltre all’ovvio team work sono queste le occasioni in cui è possibile mettere in mostra le skills personali, quelle tanto amate dal pubblico, per cui arriva sempre il momento per l’assolo di batteria di Barba, per la messa in mostra delle abilità tecniche di Priore e Cascella (perché il basso può essere qualcosa in più della metà della sezione ritmica!), per gli assoli chitarristici di Pako e per il grande apporto vocale del giovin Vairetti, che disegna col padre duetti godibilissimi.

Lino è un animale da palcoscenico, e mixa l’esperienza al talento e, soprattutto, riesce sempre a trovare la sintonia col pubblico.

Non importa se ci sono vuoti di tecnologia, a volte anche un semplice telo gestito a quattro mani può diventare uno schermo su cui proiettare la storia, cosa avvenuta un paio di volte nel corso di serata.

La scaletta proposta ripercorre la storia della band dal ’70 ad oggi ed è la seguente…

 

L’UOMO

INTRO ANIMALE SENZA RESPIRO

MIRROR TRAIN

TAKA BOOM

IN UN VECCHIO CIECO

VADO VERSO UNA META

CE VULESSE

PRELUDIO

THERE WILL BE TIME

PRELUDIO (reprise)

‘A ZINGARA

NON SEI VISSUTO MAI

ANTOTRAIN

UOMO DEL PROG

TU

PROG GARDEN MEDLEY

FUJE ‘A CHISTU PAESE


Un set senza tregua, dove anche il rito del bis viene eliminato, perché non c’è tempo da perdere, le note sono preziosissime, nessuna deve andare persa!

Anche in questo caso propongo un po’ della loro musica, catturata da un telefonino e quindi di bassa qualità.



Alla fine, grande festa dietro il palco, con Lino e i suoi ragazzi che non si fanno pregare per lasciare a tutti un ricordo, perché i divi da queste parti hanno vita breve, mentre gli OSANNA sono… la storia della musica italiana.

Che dire, se non li avete mai visti suonare non perdete tempo e cercate il loro prossimo concerto, sono certo che concorderete con me che … ne valeva la pena!

Un ringraziamento agli organizzatori, in particolare a Marco Traverso e tutto lo staff del Raindogs.