Jethro Tull-Crest of a Knave
Chrysalis-1987
“Crest of a Knave” è considerato dai seguaci dei Jethro Tull come l’album della rinascita, arrivato a tre anni dal
precedente “Under Wraps”, culmine
dell’innamoramento elettronico di Ian Anderson, influenzato dalla presenza del
compositore Peter-John Vettese.
È un “punto e a capo”
che passa attraverso una diversa line up, che vede oltre al sacro vate Ian - è
lui che nell’occasione si occupa della parte tastieristica - e all’immancabile
Martin Barre alla chitarra, Dave Pegg al basso e il doppio drummer, con
l’esperto “fairportiano” Gerry Conway pronto ad alternarsi con il giovane
americano Doane Perry, futura colonna portante dei Tull per il ventennio a
seguire. Da segnalare la presenza di Ric Sanders al violino nel lungo “Budapest”, il brano più amato da
Anderson. In realtà lo stacco rispetto al passato lascia alcuni strascichi di rigidità
tecnologica - “Steel Monkey” e “Dogs In The Midwinter” -, ma è indubbio
il cambio di direzione, o meglio, un ritorno al suono caratteristico della
band, dove l’elemento acustico prevale in ogni contesto. Il brano di maggior
visibilità è “Said She Was a Dancer”, aiutato
da un video che leva ogni dubbio sul vocalist: è Ian Anderson e non Mark
Knopfler!
Se “Raising Steam” profuma ancora di corso
precedente, l’equilibrio - e il nuovo orizzonte - si ristabilisce con la
bellissima “Farm on the Freeway”, la
dinamica “Jump Start”, la
drammaticità atmosferica di “Mountain Men”
e la compassata e affascinante “The
Waking Edge”. Le liriche di Anderson sono lo specchio delle riflessioni
derivanti dal suo momentaneo allontanamento dalla scena, immerso nel lavoro “industriale”,
giorni in cui è stato più facile, forse, pensare alle diversità sociali e agli
aspetti ambientali del mondo contemporaneo.
Una curiosità, nel 1989 il disco vinse sorprendentemente il Grammy Award per il miglior prodotto hard rock/heavy metal davanti a nomi più autorevoli nel genere: i fans dei Metallica non gradirono la scelta!
Una curiosità, nel 1989 il disco vinse sorprendentemente il Grammy Award per il miglior prodotto hard rock/heavy metal davanti a nomi più autorevoli nel genere: i fans dei Metallica non gradirono la scelta!